Missioni Consolata - Giugno 2007
rivista@missioniconsolataonlus.it sembra aver ottenuto qualche risultato (vedi M.C. maggio 2007 p.3). Soprattutto, la Tv fa parte del «primo areopago mo– derno» da evangelizzare (Redemptoris missio 37). Il cuore dellamissio– ne Cari missionari, mi capita spesso che la let– tura di Missioni Consolata mi provochi l'amarezza di non trovare in essa un aiu– to alla mia vita, a ciò in cui credo. Faccio un piccoloesem– pio. ~editoriale del numero di aprile del nuovodiretto– re, come in tantealtre oc– casioni, dopoalcune consi– derazioni sulla violenza in Colombia chearriva a ucci– dere anche i missionari, ri– pone la speranza di una so– luzione in strategieetico– sociali, pur necessarie e alle quali non puòmancare il contributo di tutti, anche di chi è impegnato diretta– mente o meno nell'azione missionaria, ma che non rappresentano, a mio avvi– so, il cuore della missione. Da una rivista missiona– ria mi aspetterei che mi ri– cordasse sempre le ragioni della missione, il nesso concreto tra la fede e l'im- V orrei esprimere i miei complimenti per la qualità della rivista che, senza dover ricorrere necessariamente a confronti, non sfiguracerto paragonataad altredi maggior fama efortuna. Scrivoacommentodel dossiersullatelevisione, direi ne– cessarioe riuscito.Nellamiafamiglia non abbiamoTv,enon nesentiamo lamancanza;premettoche la sceltaèavvenu– ta per caso: appena sposati e trasferiti,tra le tante cose da fare «la» abbiamo lasciata fra le ultime necessità.Poi ci sia– mo accorti che anche «senza di lei» il tempo per fare tutto ciòacui avremmotenuto scarseggiava,senzacontare la ne– cessitàdi sacrificarle unospazio incasa.Con l'arrivodei figli tempo e spazio si sono ridotti in loro favore e, pur non e– scludendone l'acquisto, questoviene rimandato aquando «ce ne sarà bisogno». Non rifiutiamo i Dvd di film,cartoni e i tanto invocati do– cumentari; ma lo schermo del Pc, non collegato a internet, non troneggia come un grande idolo al centro di ogni luo– godi vita domestica - cucina,camerada letto- nédoveven– gono ricevuti gli ospiti. O ra, un interrogativo che aleggia inespresso nel vostro dossier,machenonèstatoformulato:si puòfare ame– nodi passareore incollati allo schermo?Vivere senza le fic– tion, i reality, gli aggiornamenti quotidiani sugli amori dei divi,è possibile? E soprattutto senza comprare laTv? Spessomi vienechiesto comefaccia ainformarmi.lochie– dodi definire l'informazione.Sapere che,ad esempio, in In– donesiasi è rovesciatounautobus,causandodecinedimor– ti, è importante per la mia «informazione»? Ma anche nel– l'ambito nazionale,che importanza ha sapere,a distanza di anni dal fatto oltretutto, se effettivamente la perizia psi– chiatrica fatta e rifatta ha finalmente stabilito sequel deter– minato assassino era pazzo veramente, o fingeva soltanto, unavolta portato in tribunale?Opprimere il nostrocuoredi sciagure (in tempi evidentemente altrettantoduri, qualcu– no ha detto«il bene è tanto,ma non fa notizia») è informa- pegno quotidiano sia dei missionari in paesi lontani, sia del mioqui, dove vivo. Vorrei che mi venisse confermata la speranza che dà sensoal mio sforzo di «servo inutile». «Mia for– za emio canto è il Signore: egli mi ha salvato» si prega nella liturgia delle Lodi con le paroledell'Esodo. Di questa non corri– spondenza mi dispiace, perché i missionari della Consolata sono anche par– te della mia famiglia. Spe– ro e prego che lo Spirito, che certamente ha mosso il Fondatore, possa traspari- re con sempremaggiorchia– rezza dallepaginedella rivi– sta, come accade, ad esem– pionellostesso numerodi a– prile, nellapresentazione dellafigura della beata ma– dre Laura Montoya Upegui. CarloViscardi Via e-mail Siamoconvinti anche noi che lemotivazioni di fede edi speranza sonoal– la basedell'azionemissio– naria ecostituiscono«il cuoredellamissione», an– che se moltevolte ledia– mo perscontateotroppo sottintese. VIVERE SENZA Tv... 51 PUÒ zione? Sapere,o formarsi questa impressione, che in Italia vivonopersonechenonaspettanoaltroche escadi casa per truffarmi, cominciando dai comuni che operano false rac– colte differenziate dei rifiuti, mi aiuta a proteggermi o ali– menta l'emulazione dei disonesti e la sfiducia nel sistema? D ieci anni or sono il monopolio televisivoera del calcio, fra partiteeapprofondimenti pre-durante-post.Oraci sono i reality. Nulla di grave da parte di chi li produce,me– glio per chi vi partecipa,gravee colpevole è chi li alimenta: chi èdisposto a rinunciare al proprio tempo libero in favo– re della demenzialità,chi si porta sempredietro conduttori epartecipanti,chi li elegge amodelli. Sepoi l'invocatodocumentarioèun modopoco faticoso pertentare di colmare lacune liceali,dandoci l'impressione di sapere oaffinché l'uomodella strada possa discutere dei «quanti»mi fermo a riflettere anche sulla sua utilità. Ma spessoosservochetra la demenzialità,per non diredi peggio, televisiva e quella cartacea c'è poca differenza. li «buon libro» quale sarebbe? Anche la carta stampata pre– dilige il bestsel/er da spiaggia all'opera ricercata, è massifi– cata, le porcherie dello schermo arrivano in romanzi scritti maleeviceversa;nellacarta patinata le rivistepseudoscien– tifichedanno l'impressionedi sapere senza doverfare la fa– tica di imparare. Non credo che oggi i tempi siano più duri, per la Cultura,di secoli or sono:Machiavelli era famoso nel– la suaepoca perduecommedie (Mandragola e Clizia) sboc– catee sciatte,dalla trama volgare, non certo per il DePrinci– patibus; edel Decameron ci ricordiamo solo BrunoeBuffal– macco, che ordiscono truffe ai danni del più debole e sprovveduto Calandrino. Senza perdere la speranza, il vostro richiamo a rimanere sempre vigili è utilissimo,ma domando:fra i teledipenden– ti che anelano ai muscoli o alle linee perfette, quanti a– vranno letto il vostro dossier? GionataVisconti J Via e-mail MC GIUGNO 2007 ■ 1
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