Missioni Consolata - Giugno 2007
- ■ ISRAELE ■■ ■ ■ ■■ ■■ ----------------------------------------------- --------- -- ----------------------------------------- -- ------ I Soldati israeliani in pattuglia di perlustrazione. rireal patto con Dio,t rasferendosi in Israele.Ma non era abbastanza:del resto,mentre il suo popolo soffriva gli orrori del nazismo prima di tor– nare nellaTerra promessa, lui era al sicuro in America.Adesso sentiva di dover ripagare.«Laminaccia araba era sempre viva.Dovevoessere pre– sente laddove c'era più bisogno. Nelle nostre terreancora in mano nemica: il fronte della guerra».Owe– ro quel territorio che la linea verde tracciata dopo la Guerra dei Sei gior– ni assegnava ai palestinesi: la Ci– sgiordania. Era qui che sorgevano gli avamposti contro la «minaccia a– raba», lecolonie. UN PO' DI STORIA Finoal '67, lecolonieerano l'emble– ma stesso di un popolo che aveva trasformato una terra ostile in un giardino. Persino unostatista laico come David BenGurion vedeva nel– le prolifiche famiglie di coloni, arri– vati come profughi dall'Europa o dal resto del MedioOriente, il simbolo dell'identità ebraica: un'identità che si era vista negare per secoli il pos– sesso della terra e che,finalmente, tornava a quella menzionata nella Bibbia.Dopo laGuerra dei Sei Gior– ni, però,il termine cominciò a riferir– si agli insediamenti situati al di là della linea verde e considerati ille– gali dal diritto internazionale. Era la fine dell'epopea del colonoe l'iniziodella principale ipoteca sulla pacenel MedioOriente. Inoltre,le co– lonie, come ha dimostrato il disim– pegnoda Gaza nel 2005, sono una ' ferita aperta nella società israeliana. «Una ferita infetta per gli stessi israe– liani», la definisce Ronnie Barkan, un obiettoredi coscienza e attivista del- 1' organizzazione pacifista New Profile. «Sono una potente lobby che tiene in scacco il governo,contro gli interessi dell'intero Paese». Proprio Hebron è il luogo in cui la questionedelle colonie è più scot– tante. Ospita le tombe dei patriarchi, e la sinagoga in pietra in cui si svol– gono le principali celebrazioni e– braiche, il Machpela, è l'edificio an– cora attivo più antico del mondo. Una parte è adibita amoschea.Gli ingressi,presidiati da soldati israelia– ni e protetti dai metal detector,sono due,ma entrambi conduconoallo stesso sarcofago:quello di Abramo, il padre delle grandi religioni mono– teistiche. Eppure Hebron è una città in guerra.È l'unica in Cisgiordania a presentare,al suo interno,colonie e– braiche e, per leassociazioni filo-pa– lestinesi israeliane e internazionali,si tratta dei coloni ultraortodossi più violenti.Nella città vecchia,Tel Ru– meida, fino a vent'anni fa cuore del– la vita di Hebron, i coloni sono circa 400,armati e protetti da un migliaio di soldati.Secondo i volontari inter- ' nazionali, però,sono i palestinesi ad aver bisogno di protezione. «Le violenze contro le famiglie a– rabe sono all'ordine del giorno»,di- ce Abigail, un'attivista dei Christian PeacemakerTeam (Cpt),organizza– zione americana per i diritti umani. «I palestinesi hanno le inferriate alle finestre perché erano puntualmente presea sassate dai coloni. I soldati dovrebbero intervenire,ma si limita- • no a raccogliere a voce le denunce». Spiccano le stelle di David tracciate sulle imposte serrate per indicare la proprietà d'lsraele,gli uomini in ne- ro dellemilizie volontarie che scivo– lanovia con mitragliatori Ml 6 a tra– colla, i militari in marcia nella strada deserta.I bambini che escono da --------------------------------------------------------------------------------------------- 58 ■ MC GIUGNO 2007
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