Missioni Consolata - Giugno 2007
MISSIONI CONSOLATA ■■ ■■ ■■■ ----------------------------------------------------------------------------------------------------------- da tutto il mondo in un posto esoti– co. Enon mancava un pizzico d'av– ventura: il giovane stato israeliano usciva da appena dueanni dall'en– nesima guerra con i vicini paesi ara– bi, più sicurodi sé ma,allostesso tempo,più consapevoledella mi– naccia che locircondava. «Si respirava un'aria tesa ma entu– siasmante», ricorda oggi David dal suo ufficio di Hebron.«Si stava rea– lizzando qualcosa d'importante,tut– ti insieme.Eio mi sentivo acasa, per la prima volta». David sta sisteman– do al computer alcune foto che ha scattato in giornata.<<Devomandar– le in Russia entro stasera»,dice scu– sandosi. Le foto ritraggono un grup– po di uomini,donne e tanti bambini, in posa davanti aun massiccioedifi- Sinistra: Gilo, colonia in rapida espansione tra Gerusalemme e Betlemme. Sotto: Hebron, pattuglia di militari scorta un gruppo di coloni durante una celebrazione religiosa privata. cio di pietra.Ai bordi delle foto s'in– travedono soldati con il corpettoan– tiproiettile ma anchecivili con l'M16 (fucilemitragliatore di fabbricazione Usa, ndr) atracolla. In altre, il drap– pello è in cammino per leviuzze di una città, sotto archi di pietra, lungo le imposte serrate di legno dei ne– gozi. Non c'è nessun altro in giro,se non questi uomini e bambini con la kippa e i soldati armati. Su alcuni muri si scorgono delle stelle di Da– vid tracciate col gesso. RISCOPERTA DELLE RADICI «Iniziai a interessarmi ai fondamenti dell'ebraismo»,continua David. «Ma, soprattutto, conobbi molti scampati alla Shoah. Per buona parte della mia vita,come tanti in America, non avevo sentito l'entità della tragedia. Ma qui, per la prima volta, realizzai un fatto:tutto il mondosapeva quelloche stavaaccadendo ma non aveva mosso un dito.Significa– va che anessuno interessava del po– polo ebraico.Dovevamo impararea difenderci nella nostra terra». Alle sue spalle,appesa al muro,c'è una mappa del MedioOriente. Tutti i paesi sono bianchi tranne Israele, che è rosso. Sotto l'immagine,una scritta recita in inglese:«! Paesi arabi non hanno già abbastanza terra?». Era questa la domanda che frulla– va nella testa di tanti israeliani all'in– domani della guerra delloYom Kip– pur. Eche, inevitabilmente,finì an– che in quella di David. Era una domanda che si caricava di rabbia quanto più si avvicinava alle Scrittu– re. «C'era una profonda ingiustizia nella negazione di questa striscia al popolo ebraico. È stato Dio stesso ad affidarci le terre tra il Giordano e il mare.Rinunciarvi significa tradire il patto con Lui». Nell'arco di due anni, aveva fatto le sue scelte: era diventato religioso, si era sposato e aveva deciso di ade- ·---------------------------------------------------------------------------------------------- MC GIUGNO 2007 ■ 51
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