Missioni Consolata - Giugno 2007
DOSSIER Soweto: il Centro comunitario. nel fatto che non esiste nessun documento legale che garantisca la proprietà del terreno su cui sor– ge lo slum. Il terreno appartiene al governo, mentre ci sono molti proprietari di baracche che vivo– no al di fuori dello slum e alle qua– li la gente deve pagare un affitto, talvolta molto alto. Il cammino in– trapreso è stato quello di fondare una sorta di cooperativa che rap– presenti tutti gli abitanti di Sowe– to e a cui venga ceduta collettiva– mente la proprietà della terra». Peter Kamau, è il segretario del– la comunità. Spetta a lui fornire i dati tecnici del lavoro che si sta portando avanti. «Attualmente siamo alla prima fase del proces- Padre Franco Ce/lana con una famiglia di Soweto. Mamo Esther e i membri del Comitato davanti a una nuova unità sanitaria. so di miglioramento dello stan– dard di vita di Soweto. Il primo grosso impulso è stato dato dall'installazione di un gran– de palo della luce in grado di illu– minare a giorno le buie notti nel– lo slum. Il lampione, alto 40 me– tri, ha di fatto cambiato la vita della comunità, rendendo le stra– de sicure e la comunità molto più tranquilla. Sebbene Soweto non abbia mai avuto i problemi di criminalità che si presentano in altri slum della città, il cambio è stato radicale. Se di giorno si poteva camminare an– che prima relativamente sicuri per le strade, di notte si verificavano episodi di criminalità, anche con una certa frequenza. Oggi si può vivere e dormire tranquilli, senza più paura di aggressioni, furti o accoltellamenti». L a prima fase di migliora– mento dello slum prevede innanzitutto l'ampliamento di quattro strade per poter per– mettere di raggiungere con un veicolo il centro dell'abitato. Questo è un passo avanti fonda– mentale. SL'attuale rete viaria del quar– tiere non consente la circolazione su quattro ruote, rendendo im– possibile l'intervento di un'am– bulanza o dei pompieri in caso di emergenza. Inoltre, in questi mesi sono sta– ti costruiti cinque complessi sani– tari e tre depositi per l'immondi– zia, un tempo ammassata ai lati delle abitazioni e causa di malat- tie e infezioni fra gli abitanti. «Questi depositi devono servire anche al recupero di materiali che possono essere riciclati, dando così un ' opportunità di lavoro ad alcuni abitanti dello slum. Inoltre - continua Peter - è stato costrui– to il Resource Centre, sede del Co– mitato per la ristrutturazione di Soweto e salone comunitario mul– tifunzionale. Infine, si è anche ini– ziata la ristrutturazione di alcuni degli attuali spazi abitativi. La pri– ma fase prevede la sistemazione di 130 strutture delle 304 (su 676 totali) che si prevede di mettere in ordine». Il lavoro di ampliamento delle strade, di messa a punto di alcu– ne abitazioni e di costruzione del– le unità sanitarie e dei depositi di immondizia non è stata un'im– presa facile. Molte famiglie hanno dovuto esser ubicate altrove e al– cuni proprietari delle strutture si sono inizialmente opposti all'ini– ziativa vedendo toccati i loro in– teressi. A questo riguardo è stata fon– damentale l'opera attuata dal Co– mitato della comunità. Alcuni in– caricati si sono fatti carico di re– sponsabilizzare gli abitanti, cercando di far loro intendere i benefici derivanti da uno sforzo collettivo per il bene comune. «Del resto - ha aggiunto il se– gretario - la gente ha iniziato a ve– dere un cambiamento in atto. La gente si è convinta e ora è con– tenta perché tocca con mano il miglioramento che si vuole dare al posto dove viviamo. La speran– za diventa più forte quando si ve- ~-------------------------------------------------------------------- 44 ■ MC GIUGNO 2007
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