Missioni Consolata - Giugno 2007
Le isole infelici delle grandi metropoli IL PIANETA BIDONVILLE Più di un miliardo di persone vive oggi nelle sovraffollate periferie urbane delle megalopoli di tutto il mondo. Un fenomeno in folle crescita, destinato a raddoppiare nei prossimi 15 anni, rendendo totalmente insostenibile la vita delle nostre città e, di riflesso, del nostro pianeta. S iamo di fronte a una delle principali svolte della storia dell'umanità: per la prima volta, nel 2007, la popolazione urbana del pianeta avrà superato la popolazione rurale. Di fatto, vi– sta l'imprecisione delle statistiche che riguardano il terzo mondo, forse questa transizione storica è già awenuta. Il processo di urbanizzazione del globo è progredito ancor più rapi– damente di quanto non avesse pre– visto il Club di Roma nel suo fa– moso rapporto: «I limiti della cre– scita». Nel 1950, esistevano al mondo 86 agglomerati con oltre un milione di abitanti. Oggi sono 400 e nel 2015 saranno almeno 550. A partire dal 1950, i centri urba– ni hanno assorbito quasi due terzi dell'esplosione demografica mon– diale e, ogni settimana, il dato au– menta di un milione di persone, tra neonati e nuovi immigrati. In que– sto momento la popolazione ur– bana (3,2 miliardi di abitanti) è più numerosa di quanto non fosse l'in– sieme della popolazione mondiale nel 1960. Le previsioni indicano che il 95% di questa crescita finale dell'uma– nità avrà luogo nelle zone urbane dei paesi in via di sviluppo. Secon– do queste stime, la popolazione di queste aree dovrebbe raddoppia– re per raggiungere quasi 4 miliar– di di abitanti nel corso della pros– sima generazione (il dato aggre– gato della popolazione urbana di Cina, Indiae Brasile oggi è quasi al- Nairobi. Un oceano di tetti di lamiera nello slum di Kibera. lo stesso livello di quello di Europa e Nord America). L'esito più spet– tacolare di questa evoluzione sarà il moltiplicarsi delle metropoli con oltre 8 milioni di abitanti e, più in– credibile ancora, sarà l'impatto delle megalopoli con oltre 20 mi– lioni di abitanti (dato che corri– sponde all'intera popolazione ur– bana del pianeta all'epoca della Ri– voluzione francese). Nel 1995, solo Tokyo aveva rag– giunto questi livelli. Secondo la «Far Eastern EconomieReview», at– torno al 2025, nel solo continente asiatico saranno già presenti una decina di conurbazioni di queste dimensioni, tra cui Giacarta (24,9 milioni), Dacca (25 milioni) e Kara– chi (26,5 milioni). Di Fabrizio Floris La popolazione dell'immensa metro-regione fluviale di Shangai, la cui crescita è stata bloccata du– rante i decenni della politica maoi– sta di sotto-urbanizzazione, po– trebbe raggiungere 27 milioni di abitanti. Le previsioni per Bombay indica– no una popolazione di 33 milioni di abitanti, benché nessuno sia in grado di sapere se una concentra– zione così colossale di povertà sia biologicamente ed ecologicamen– te sostenibile. Se le megalopoli sono le stelle più brillanti del firmamento ur– bano, tre quarti della crescita della popolazione urbana awerrà in agglomerati più piccoli, zone urbane secondarie praticamente ---------------------------------------------------------------------- MC GIUGNO 2007 ■ 31
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