Missioni Consolata - Giugno 2007
DOSSIER . - - - - - - - - - - - - - - - - - - ~ - - - - -- - - - - - - - - - - - - - - Senza lavoro e senza casa K ibera è una delle più estese e popolate bidonville africane. Alle 6 del mattino chi si piazza alle entrate della baraccopoli può assistere alla versione keniana dell'esodo biblico. Un oceano di formiche umane si scrolla di dosso la notte africana e inizia la lunga mar– cia verso le strade caotiche della capitale.Alle 7 di sera è nuovamente in fila per compiere il percorso inverso, carico delle frustrazioni accumulate in 12 ore di «scuola di sopravvivenza» nella grande città. Succede così, giorno dopo giorno,fintanto che il sole continua a sorgere e filtrare fra i tetti di lamiera delle baracche fa– tiscenti in cui vivono, compresse come sardine, quasi 800mila persone.Migliaia di storiediverse,tutte appa– rentemente insignificanti, ma tutte in- dice di un dato tanto inquietante quanto incontrovertibile: la popola– zione urbana sta crescendo a dismi– sura e presto, molto presto, supererà per numeroquella rurale. L a migrazione dalle campagne alle città è un fenomeno che ha accompagnato la storia dell'uomo nel corso dei se– coli: carestie, guerre, epide– mie hanno sempre provo– cato movimenti di per– sone dalle zone rurali a quelle urbane, ma mai, come in questo ultimo se– colo, il fenomeno ha as– sunto proporzioni così consistenti. Viene da chie– dersi seriamente se il flusso così imponente di persone verso le città sarà sostenibile da un puntodi vista sociale e am– bientaleo se questa realtà sarà de– stinata a implodere con conse– guenze che vanno al di là delle possibili previsioni. Ciò che già sembra certo è che il convergere così velocemente e in forma tanto massiccia negli spazi urbani sta cam- biando radicalmente il volto delle città. Insediamenti urbani di me– die dimensioni stanno diven– tando autentiche metro– poli, mentre le metropoli di un tempo si stanno tra– sformando in megalopoli con valori demografici su– periori a quelli di tanti stati del pianeta. S lum, baraccopoli, bidonville, inse– diamento informale sono alcuni dei nomi, ormai tutti entrati nell'uso cor- rente, per definire un'unica realtà: il ~ posto infame dove, in città, vanno a vivere o dove cercano di sopravvivere i più poveri della terra. Oggi, un sesto de- ------------------------- 30 ■ MC GIUGNO 2007 gli abitanti della terra vive in uno slum;ciò significa che circa un miliardodi persone vive in ambienti sovrappo– polati e malsani, con un abitato che idocumenti defini– scono eufemisticamente «informale», ma che do– vrebbe essere etichettato invece come «indegno di qualsiasi essere umano». N el suo recente saggio «Città Ombra: viaggio nelle periferie del mondo», Robert Neuwirth scrive: «Ho cominciato a interrogarmi sulla moralità di un mondo che nega alle persone un posto di lavoro nella zona dove abitano, e poi gli nega un'abitazione nella zona dove sono arrivati per ottenere un lavoro. Eho comin– ciato a riflettere sulla mia responsabilità». La «mia» re– sponsabilità. Questo appello alla moralità e alla re– sponsabilità dovrebbe toccare un po' tutti, ma soprat– tutto coloro che, per scelta o vocazione, dedicano la loro vita ai poveri, primi fra tutti i missionari. È impor– tante continuare ad essere inseriti nelle comunità che abitano le baraccopoli per condividere il desiderio che le persone hanno di uscire dal fango e dare alla loro vita una dignità perduta e un futuro diverso. È impor– tante insistere nell'appoggiare progetti di soste– gno, solidarietà e promozione umana. È però an– che importante «dar voce» a chi non ce l'ha, fa– cendo rete e protestando contro quelle politi- che economiche inique dei paesi sviluppati che continuano a considerare i paesi in via di sviluppo come terre da conquistare, coloniz– zare e spolpare,incuranti dei danni umani e so– ciali che tali politiche provocano. Una re– sponsabilità verso le periferie del mondo che soprattutto chi vive al centro e vive bene può e deve in coscienza assu– mere. UgoPozzoli ' ' - ' , : - ' ' . ' ' I I ------------------------------
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=