Missioni Consolata - Giugno 2007

MISSIONI CONSOLATA ■■ ■■■ ■■ ------------------------------------------------------------------------------------------------------------ d'accordoche ladiminuzionedell'età perseguibile non risolverebbe il pro– blema dellaviolenza causata da ragaz– zini eadolescenti. La questione èannosa econtrover– sa, perché una qualsiasi soluzione de– vetenere inconto i parenti dellevitti– medellaviolenza minorilecheesigo– nogiustizia e,con indignazione, rifiutanotutto ciò chetutela i giovani che si macchianodi crimini anche or– rendi. Alcuni casi in particolaresuscita– novivaci dibattiti in senoall'opinione pubblica.Unodi questi,particolar– menteodioso,si èverificatodi recente aRio deJaneiroeha riguardato la mortedel bambinoJoaoHelio,di ap– pena 6anni,rimasto impigliatonella cintura di sicurezzadell'automobile di sua madre,alla qualealcuni banditi stavano rubando la vettura.Tutti gli occupanti del veicoloerano riusciti a scendere,mentre il piccoloJoao non ce l'aveva fatta ed era stato trascinato per 7 chilometri. Unodei banditi aveva 18 anni al mo– mentodell'aggressione:la pena deten– tiva che loattendepuòvariare da20a 30 anni di reclusione;il suocomplice sedicenne,invece,potrà rimanerede– tenuto al massimo per 3 anni,secondo quantoprevede l'attuale legislazione. Movimenti per i diritti civili eOng continuanoafare pressione,esigendo che allemisure repressive in ambitodi ordinepubblico,vengano associate misure preventive in ambitosociale.li 1O aprilescorso si è realizzata unamo– bilitazione nazionaleche haattirato l'attenzionedella società brasilianae dei mezzi di comunicazione sulla ne– cessità di migliorare il «Sistema nazio– naledi promozionesocio-educativa» (Sinase) edi procedereainvestimenti immediati eurgenti di politica pubblica. La violenza, in Brasile comealtrove,è un problema complesso,che presenta moltesfaccettatureedipendeda in– numerevoli cause. Una di questeè la proliferazionedellearmi dafuoco,che si possonoottenerecon esagerata fa– cilità nel paese. In Brasile,come in altre parti del mondo, regna una cultura della vio– lenza e contro questo fenomeno c'è l'assoluto bisogno di educare le per- ' sone. Nel mese di ottobre 2005, per esempio, non è stato approvato un referendum che puntava all'eserci– zio di un controllo più capillare ed efficace del commercio delle armi. Tuttavia il nuovo «statuto del di– sarmo», entrato in vigore nello stes– so anno,è considerato rigoroso e moderno.Secondo la nuova legge, oggi dovrebbe risultare più difficile acquistare o avere accesso a un'ar– ma. Peccato che alle buone inten– zioni non si accompagnino sempre fatti concreti. Infatti, si continua asa– pere di imprese che hanno aumen– tato la loro fabbricazione e vendita di armi sul mercato brasiliano.Ciò che rimane da stabilireè se queste armi vengono vendute legalmente... Toccherebbe allo stato fare i con– trolli del caso, eapplicare in modo severo una legge per altro già esi– stente. Ma si sà: i poteri sono molto deboli e la corruzione si tocca con mano in ambito giudiziario, legislati– vo, nelle forze dell'ordine e nelle isti– tuzioni in genere.Come conseguen– za si hanno indici molto bassi di controllo dei crimini e punizione dei colpevoli. La popolazione vive sfidu– ciata e insicura,cercando i mezzi di difendersi per conto proprio, con quello che trova. Si può anche capire lo stato di confusione in cui il Brasile, oggi, sta vivendo. Non esistono facili vie di uscita, ma recuperare l'autorità dello stato di diritto e aumentare le politiche sociali sono misure in– dispensabili. ■ --------------------------------------------------------------------------------------------- MC GIUGNO 2007 ■ 23

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