Missioni Consolata - Giugno 2007

MISSIONI CONSOLATA ■■ ■■ ■■■ ------------------------------------------------------------------------------------------------------------ schiavi venduti in città.Delinquenti comuni,schiavi,schiavi liberati,schia– vi fuggitivi, zingari...tutto rappresen– tava unaminaccia agli occhi degli a– bitanti di Rio,soprattutto della com– ponente bianca. Infine,negli anni 'SO e '60 del seco– lo scorso,con la crescita rapida e di– sordinata della popolazione urbana, iniziarono a formarsi le fave/as,quar– tieri di insediamentospontaneo,tal– volta forzato,quasi sempre abusivo. In alcune di questearee le istituzioni dello stato non si sonomai rese pre– senti, facendo di conseguenza man– care all'immensa popolazionedi questi settori i servizi più elementari. JoséSerra (primo a destra), governatoredello Stato di San Paolo. A sinistra,manifestazioneperla pace contro la violenza nella fave/a di Heliopolis (San Paolo). Vista l'assenza dello stato sul terri– torio, con l'andare del tempo gruppi mafiosi,legati al traffico degli stupe– facenti, hanno occupato lo spazio la– sciato vacante dallo stato,istituendo un vero e proprio«governo-ombra» a basecriminale. Itrafficanti stessi si sonoda sempre incaricati di mante– nere l'ordineall'internodelle favelas, facendo di tutto per non attirare l'at– tenzione della polizia. Non sono peròmancatevere e proprieguerre fra gruppi rivali per il controllodelle aree strategicheco– me i morros, le cime delle colline, le parti più altedelle favelas, da cui è fa– cile tenere tuttoe tutti «sottomira». La poliziae l'esercito entrano pe– riodicamente in queste aree per ten– taredi non perdere completamente il controllo della situazione e «far ve– dere i muscoli».Queste guerre tra bande di narcos, la poliziàe in alcuni casi le miliziedi vigilanti,terminano quasi sempre con lamortedi qualcu– no: siano essi criminali, poliziotti o ci– vili innocenti. Il numero di giovani morti nelle fa– velas acausa della violenza urbana supera quello offertodai bollettini di moltezone di guerra.Secondo il B't– se/em, un gruppo israeliano impe– gnato nella difesa dei diritti umani, nel periodo compreso fra il 2002 e il 2006, sono morti 729 minorenni i– sraeliani e palestinesi a causa della violenza in Israele e nei territori occu- patì. Durante lostesso periodo, se– condo i dati forniti dall'Istituto di si– curezza pubblica brasiliano,nella so– la Rio deJaneiro sono stati assassinati ben 1.857 minorenni. Recentemente,il governatoredello stato di Rio deJaneiro,Sergio Cabrai, ha chiesto al presidente Lula «l'uso delle forze armate per il periodo di un anno,al fine di garantire la legge e l'ordine nello stato,nella regione me– tropolitana e nella città di Rio deJa– neiro». Nella dichiarazione pubblica resa dal governatore,si rileva come, «nonostante i ripetuti sforzi svolti in quest'area dal servizio pubblico, sia stato finora molto difficile,con le ri– sorsedisponibili,far fronte all'avan- ' zatadella criminalità che minaccia l'ordine pubblicoe l'incolumità delle persone e del loro patrimonio». L'appelloè più che mai urgente in questo periodo in cui Rio si prepara ad essere la sede dei giochi paname– ricani, che avranno luogo nella me– tropoli «carioca»dal 13 al 29 luglio prossimo.L'awenimento, che avrà per giunta un'attenzione speciale da parte dei media,esigirà un rinforzo significativo della pubblica sicurezza. Si puòdire che la Rio di oggi sia unamiscela paradossale.Se da un la– to fa sfoggio di bellissimi paesaggi e spiagge che portano in città milioni di turisti ogni anno,dall'altro assiste all'aumento esponenziale delle fave– las, ubicate soprattuttosullecolline che circondano la città. La più famo– sa di esseè la Fave/a deRocinha, la più grandee popolosa del paese. La gioia e il colore della samba, presenti ogni anno nella sfilata del carnevale, si armonizzanocon le storiche parti– te di calcio nello stadio del Mara– cana, con la statua del Cristo Reden– tore, ma si scontranocon le tragiche conseguenze prodotte dalle attività della criminalità organizzata. Soprannominata la «cittàmeravi– gliosa», Rio convive oggi con la sfron– tatezza di un'organizzazionemafiosa comandata da fazioni criminali come quella del« Terceiro comando» o del «Comando verme/ho», organizzazioni criminali responsabili di delitti effera– ti e dello statodi permanente insicu– rezza della popolazione. DALLE CARCERI DI SAN PAOLO In Brasile,il crimine organizzato si infiltra fra lemaglie della società civi– le, approfittando della poca intesa politica fra i governanti e della corru– zione diffusa,che ammorba e inde– bolisce le istituzioni che dovrebbero combattere il crimine.SeaRio sono attive le milizie criminali,a San Paolo agiscono pressoché indisturbati (e quasi sempre con la connivenza del– la polizia) gli squadroni della morte. Secondo l'awocato Ariel deCastro Alves,coordinatoredel Movimento nazionale dei dirittti umani, per capi– re meglio i conflitti aRio e la violenza quotidiana che colpisce oggi il pae– se, è importante ricordare quanto è capitatoa San Paolo negli ultimi anni con l'awento del gruppocriminale «Primeiro comandoda capitai» (Pcc), nato nel 1993 nei pressi della Casa circondariale diTaubaté. L'idea originaria dei fondatori del gruppoera quella di organizzare i detenuti attraverso un partito o mo– vimento politico,avente il fine di lot– tare controgli episodi di ingiustizia e violenza cheawenivanoquotidiana- , ---------------------------------------------------------- ----------------------------------- MC GIUGNO 2007 ■ 21

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