Missioni Consolata - Maggio 2007

rivista@missioniconsolataonlus.it trattando in futuro di si– tuazioni e temi riguar– danti l'Italia e l'Occidente in generale, porremo in maggioreevidenza come i loro problemi si riper– cuotano, nel bene e nel male, sui popoli del co– siddetto Sud del mondo. Eresie e sciocchezze? CaroDirettore, sul numerodi luglio-ago– sto2006c'è un articolo dell'Antonelli moltodiscu– tibile, tanto che un lettore le hascrittochiedendodel– le precisazioni. Dalla sua ri– sposta hoappresoche il li– brodi san JoséMaria E– scrivà, Cammino, èstato un suo nutrimento spiri– tualequando studiava teo– logia. E evidenteche da al– lora è passato tanto tem- po. Le ricordo inoltreche san Pio da Pietrelcina non è invocato come protettore soloda «attricette emafio– si», bensì da centinaia di migliaia di cattolici in Italia e nel mondo. Aparte que– sti motivi di profondo di– saccordo, è stato l'articolo del Farinella sul numerodi ottobre-novembre, «Euro– pa terra di missione?», che mi ha aperto gli occhi. Ho capito che pubblicare simili articoli èsegnodi grandi difficoltà con la religione cattolica. Non come la in– tendo io, che sono un sem– plicissimo fedele, ma come l'hannospiegata tutti i pa– pi che si sonosucceduti da san Pietroa Benedetto XVI. Ascanso di equivoci tutti, vuol dire proprio tutti, nes– sunoescluso, neanche uno. In attesa della salvezza della storia (Farinella dixit) e omplimenti per l'articolo dal titolo «Bruciare i rifiuti, u– na pessima idea» pubblicato su Missioni Consolata del mesedi marzo 2007.Desideromettermi in contatto con gli articolisti per ulteriori approfondimenti sul tema in que– stione. li sottoscritto è ambientalista della Pronatura di Ca– stellammare di Stabia e fortemente interessato al proble– ma,ancheper la graveemergenza rifiuti in Campania,dalla quale non si riesce a venire acapo. Catello (via e-mail) H o letto l'interessante articolo sugli inceneritori nel nu– merodi marzo. Mi sembraowioche debba essere spin– ta la raccolta differenziata dei rifiuti, anche se bisognereb– be segnalarecheha uncostoben superiorealla raccolta non differenziata. Alla fine però resteranno sempredei rifiuti non riciclabili anche se in quantità minori. Dopo aver giustamente evidenziato i punti deboli degli inceneritori, mi aspetto che vengano fatte proposte alter– native,escludendo owiamente di inviare i rifiuti in discari– ca per i noti problemi sulle falde freatiche. È giustostimola– re con le critiche,ma non bisogna fermarsi a questo punto, perché criticare è facile,fare è il difficile. Antonio Fiore (Milano) I sostenitori dell'incenerimento dei rifiuti richiamano l'at– tenzione sui rischi rappresentati dalle discariche incon– trollate, evocando scenari dove l'immondizia viene abban– donata per le strade e data alle fiamme, come è successo a Napoli.Sono immagini purtroppo già viste,ma che si riferi– sconoaunasituazione incui èvenutomeno il controllodel– l'amministrazione pubblicae non possonoessereconside- c'è da chiedersi, essendo la vostra una rivista di mis– sionari cattolici, che cosa annunziate a chi cattolico non è. Ame più che cattoli– cesimo sembra un cocktail di ecologismo, terzomondi– smo pauperianoemarxi– smo. Non credo che un si– mile beverone possa con– vertirequalcuno, più facilmente maneggiandolo si rischia di perdere la fede. Ho deciso pertantoche ognivoltacheleggendola perché le invierò una lette– ra con un breve passodelle sacre scritture, luogoe da– ta della celebrazione. Lei ne ha particolarmen– te bisogno, perché essendo il direttoredella rivista è re– sponsabiledelleeresie e sciocchezze scritte dai vari Antonelli, Farinella,Moiola, ecc., oltreowiamentequel– leche lei scrivedi persona. Antonio Pugliese Milano sua rivista lo riterrò oppor- Ringrazio di cuore per tuno mi recherò da un sa- le messe che farà cele- cerdote echiederò che ven- brare per me. La ricorderò ga celebrata una santa anch'io al Signore nelle messa per la salvezza del- mie celebrazioni. Come l'anima di un amico. Owia- discepoli di Cristo e come mente lei. Sarà una specie chiesa «semper renovan- di adozione a distanza e mi da», di conversione ne costerà moltomeno. Lei sa- abb!amo biso~no tutti, prà che questoè awenuto papi compresi. c. PRO ECONTRO GU INCENERITOR5 rate come l'inevitabiledestino dei rifiuti urbani. È vero,comediceAntonioFiore,che criticareè facilemen– tre fare è difficile, ma bisogna sempre tenere ben presente che, per prima cosa, non bisogna nuocere.Gli inceneritori sono macchine che, per ridurre i volumi di scarti non peri– colosi, producono rifiuti (solidi e aeriformi) pericolosi. In base a studi condotti su un modernissimo incenerito– re italiano,perogni tonnellata di rifiuto inceneritosi produ– cono 7.600 nanogrammi di diossine,che si ritrovano nelle ceneri pesanti, 2.700 nanogrammi nelle ceneri leggere e 170 nanogrammi nei fumi: in totale per ogni tonnellata di rifiuto inceneritosono 10.470 i nanogrammi di diossine im– messe nell'ambiente. Poiché in una tonnellata di attuali ri– fiuti urbani sitrovanomediamentesolo2.700 nanogrammi di diossine,si puòcorrettamenteaffermarecheanche il mi– glior inceneritore quadruplica la quantità di diossina che viene immessa nell'ambiente. La soluzione ottimale al problema dei rifiuti non è anco– ra stata trovata, ma nel frattempo, bisogna evitare di fare danni ancora maggiori. Il sig. Fioresegnalaanche l'elevatocostodella raccolta dif– ferenziata, che però rappresenta una parte di quello che si può fare per risolvere il problema dei rifiuti.In ogni caso bi– sogna tener presente che la salute non ha prezzo e non si vende, senza dimenticare che la raccolta differenziata può creare nuovi posti di lavoro. Rosanna Novarae RobertoTopino PS. Sulrargomentosonogiuntialtricontributi,tra cui unomoltoar– ticolato di PieroColetto (RivolO;per ragioni di spazio sarà pubbli· cato nel numerodi giugno,insiemealla risposta. MC MAGGIO 2007 ■ 1

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