Missioni Consolata - Maggio 2007

MISSIONI CONSOLATA ■ ■■ ■■■■ ----------------------------------------------------------------------------------------------------------- Una cabina del treno completamentedemolita per bonifica da amianto (Trenltalia).. prendono cinque tipi di amianto: amosite, crocidolite,tremolite, anto– fillite eactinolite.Due di questi sono levarietà di maggior valore commer– ciale: l'amosite, o amiantomarrone, e la crocidolite,o amianto blu.Gli altri anfiboli sono di scarsa importanza commerciale.Indicazioni iniziali che il crisotilo potesse essere meno peri– coloso di altri tipi di amianto non sono state confermate (s). Attualmente la maggioranza dei la– vori scientifici dimostra che anche il crisotilocausa tumori, compresi il cancro polmonare e il mesotelioma (6). Anche il crisotilo canadese,privo di anfiboli, èassociatoamesoteliomi (7). Gli effetti sull'uomo sono cono– sciuti da quasi un secolo. Negli anni Venti del secolo scorso si cominciarono astudiare gli effetti dell'amianto sull'organismo, eviden– ziando le situazioni di accumulo nei polmoni (asbestosi); nei decenni suc– cessivi si cominciarono ad osservare gli effetti neoplastici di queste fibre, dal carcinoma polmonare al mesote– lioma pleurico e peritoneale,che possono colpire non soltanto i lavo– ratori,ma anche la restante popola– zione,a causa della presenza di amianto anche negli ambienti esterni alle industrie,ad esempio nelle città. Itemibili effetti sulla salute hanno determinato dapprima la messa al bando delle lavorazioni più inqui– nanti, per esempio la coibentazione aspruzzo, edell'utilizzo dell'amianto nell'industria alimentare,dove ser– viva per filtrare il vino o per la cottura dei biscotti.Da non dimenticare che l'amianto è stato utilizzatoanche nei filtri dellesigarette. Come già accennato prima, l'a– mianto è stato messo al bando,ma rappresenta ancora oggi un rischio non solo per i lavoratori,ma anche per i cittadini. In molti casi,quando si riscontra un tumore da amianto, non si riesce a individuare una causa di rischio le– gata al lavoro svolto. È ormai ben noto che anche l'ina– lazione delle fibre di amianto pre– senti negli ambienti urbani può es– sere fatale adistanza di tempo. Quante fibre di amianto respiriamo al giorno? Viene spontaneochiedersi:quanto amianto può essere pericoloso? Studi condotti su diverse città ita– liane (Milano,Casale Monferrato, Brescia, Ancona, Bologna, Firenze), hanno evidenziato concentrazioni aerodisperse di amianto crisotilo comprese tra O,1 e 2,6 fibre/litro. A Torino, per esempio, viene confer– mato da esperti del Politecnico e dell'lnail che la concentrazione me– dia di amianto è di 1 fibra/litro. Per legge, il primo livello di allarme indi– cativo di una situazione di inquina– mento è di 2 fibre/litro. li livello stabi– lito dallenormative mette al riparo dal rischio di ammalarsi di asbestosi, ma gli studiosi concordano sul fatto che non evita il rischio cancerogeno. Lo stato della California ha cercato di dare un valore soglia e ha stabilito, come livello di rischio non significa– tivo, il valoredi 100 fibre al giorno di amianto crisotilo, che per essere correttamentemisurato richiede– rebbe di avere adisposizione una tecnica strumentalee una procedura in gradodi raggiungere un limite di rilevabilità pari a 0,005 fibre/litro (a). Gli strumenti attualmente utilizzati non hanno una tale precisione,ma servono solo a misurare concentra– zioni molto più elevate. li limite di sensibilità degli apparecchi «a norma» si ferma a0,4 fibre/litro per cui anche superando fino a80 volte il livello stabilito dagli studiosi califor– niani, i nostri rilevatori continuereb– bero a segnare zero. Ma quanto amianto respiriamo? Con la presenza di una fibra/litro, ipotizzando un volume di aria respi– rata di 18 metri cubi al giorno, si può ritenere, con buona approssima– zione,che un uomo respiri in un giorno 18.000 (diciottomila) fibre di amianto; questo valore vienedefinito «concentrazione di riferimento am– bientale». Dalla Il Guerramondiale alle ricerche di oggi... Circa 1O anni fa, il compianto prof. G. Scansetti (Dipartimento di trauma– tologia, ortopediaemedicina del la– voro dell'Università di Torino) in un ar– t icolo scientifico dal titolo «L'amianto ieri ed oggi» scriveva:«L'ultimo ef– fetto largamente documentato, il più temibile anche per la restante popo– lazione, è stato il mesotelioma multi– plomaligno,della pleuraedel peri- i ---------------------------------------------------------------------------------------------- MC MAGGIO 2007 ■ 59

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