Missioni Consolata - Maggio 2007

I giovani ostentano i telefonini, ma parlano a vuoto sen– za progetti per il futuro; anche i rapporti tra ragazzi e ragaz– ze sono improntati a fugaci incontri alla ricerca del piacere immediato, che si tramuta inevitabilmente in grande delu– sione. I bambini dallo sguardo attonito sono indottrinati con poesie e canti epici, evocativi di imprese e fasti della Cina. Ma questi effimeri splendori sono smentiti dalle tristi memorie di un anziano combattente che, dopo anni di rischi e conquiste per la patria, rievocati nella sala da tè con altri compagni, si ritrova a mani vuote e si sente come un peso morto sulla comunità. L'.operaio, dopo aver sorseggiato una tazza di brodo cal– do, percorre tutte le mattine un vicolo stretto racchiuso tra due muri altissimi. È l'impressione che ci rimane di questo film-documentario: un mondo angusto senza valori e spe– ranza. 1 1giovane Xia Pengparla solo cinese ed è coadiuvato nel– la traduzione da una brava interprete. Nei corridoi del cinema Ambrosio, dove è stato proiettato il suo film, alcuni spettatori si fermano per complimentarsi con il regi- sta. Qualcuno gli chiede se si è ispirato al nostro Ladri di biciclette. Xia Peng ha sempre gli occhi abbassati. Poiché il regista ha affermato di essere l'unico responsabile del film, ripetu– tamente chiedo se almeno qualche suo compagno lo ha aiutato. Prima esita e poi mi risponde che, vedendo il lavo– ro fatto, alcuni amici gli hanno dato una mano. Dico all'interprete, che traduce, di aver lavorato tanti anni in Africa come missionaria volontaria e mi congratulo con il giovane regista cinese per il suo coraggio. Finalmente alza lo sguardo e, fissandomi con occhi intelligenti e sinceri, mi dice: «t:ho fatto per aiutare la mia gente». Ci salutiamo con una lunga e calorosa stretta di mano. Auguri coraggioso Xia Pengl • Una scena del film diZhanabekZhetyruov. DAL KAZAKISTAN Meritato premio della giuria internazionale del 24°Torino Film Festival ad Appunti di un addetto al binari dal Kazakistan di Zhanabek Zhetyruov. I n Kazakistan sono l'unico operaio addetto « alla posa dei binari tra i registi, e l'unico regista tra gli operai addetti alla posa dei bina– ri. Ho girato questo film in bianco e nero perché a colori avrei potuto permettermi un film di soli 16 minuti e mi sono ispirato alla vita di mio padre, anche lui operaio nelle ferrovie, e degli zii che come tanti kazaki sono morti per costruire strade ferrate per la Russia» ha rac– contato prima della proiezione del suo film Zha– nabek Zhetyruov, nato nel 1958, laureato in Filologia, e regista del bellissimo e poetico Appunti di un addetto ai binari. Protagonisti di questo film sono la ferrovia, in una remota stazione del Kazakistan, e un anzia– no cieco, vigoroso e saggio. Il figlio addetto al controllo dei binari, lavoro già svolto dal padre, è attanagliato dal dilemma se seguire i consigli del padre, che, nonostante la sua cecità, riesce a sentire il rullio dei binari e segnalare le even– tuali anomalie riscontrate nel percorso; oppure fare affidamento sulla professionalità dei tecni– ci della città, con le loro apparecchiature sofi– sticate, ma meno sensibili dell'orecchio del padre. Un vero dramma, sapendo che la vita dei passeggeri in transito per quella zona dipende da tale decisione. Il paesaggio è sempre molto poetico: infatti il treno corre tra morbide distese erbose circon– date da dolci colline. L'anziano cieco non accompagna solo il figlio nei suoi tragitti, ma, mal– grado la cecità, si ostina a tagliare il fieno per foraggiare il gregge delle pecore di famiglia, facendosi legare con una lunga corda a un grande mas– so per mantenere la direzione e ammucchiare bene il raccolto. Rac– conta meravigliose favole all'adorato nipotino, sorride agli scherzi sciocchi dei giovani e salva il figlio dai guai con la moglie e persino con i gendar– mi, causati da galanterie fuori luogo fatte a una bella signora incontrata sul treno. La sua danza finale sui binari è il gioioso inno alla vita di chi ha vissuto bene e ha ancora tante cose da insegnare. MC MAGGIO 2007 ■ 53

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