Missioni Consolata - Maggio 2007

o \ I I \ '1 I , I \ . & di Silvano Bottlgnole L'ALTRO VOLTO DELLA CINA Un detto della Cina classica ricorda: «L'uccello vola via, ma una freccia potrà colpirlo; la lepre fugge e il cane che ne segue le tracce finirà a sua volta catturato. I nemici della nazione dichiarano guerra, ma anche il guerriero valoroso dovrà morire». Ciò che accadeva nei tempi antichi, continua ad accadere e, anche se sono trascorsi migliaia di anni, niente è davvero cambiato. Questo film non sarà mai proiettato in Cina. L'ho girato per aiutare la mia gente. 1 1capodanno cinese, contrassegnato da nomi di animali (maiale, cane, scimmia), ormai fa notizia anche in Italia. I cinesi in Italia lo festeggiano come i loro connazionali che vivono in Cina. Questi affrontano lunghi viaggi in treno per essere in famiglia. Ma che cosa troveranno quando saranno arrivati a casa? Ce lo ha raccontato il giovanissimo regista cinese, Xia Peng, nel film Buyi Zhi Le (I piaceri della gente comune), con il quale ha partecipato al 24° Torino Film Festival (novembre 2006), nella sezione del Concorso lun– gometraggi. Piccolo e mingherlino, di soli 23 anni (è nato nel 1983) e con un coraggio da leone, Xia Peng è vissuto per più di vent'anni nello Shanxi, una regione della Cina settentriona– le. Attualmente frequenta la scuola di cinema di Pechino. Quando gli insegnanti chiesero dei progetti per realizzare film e documentari, il giovane dello Shanxi propose di filma– re le storie e le sofferenze della sua gente. Ma i docenti boc– ciarono il progetto: è proibito raccontare certe cose. Xia Peng non si è scoraggiato e ha filmato la sua terra e le storie della gente, che conosce fin da piccolo. Con il mode– stissimo budget di circa 1.000 euro, ha filmato per circa 100 ore luoghi familiari e storie di persone conosciute. Con altre 1.000 ore di lavoro è riuscito a montare il film-docu– mento di circa due ore, che abbiamo visto a Torino, ma che non sarà mai proiettato in Cina, come confermato dallo stes– so regista. e he cosa Xia Peng racconta di tanto proibito? È il giorno del capodanno cinese 2006; la gente si pre– para a celebrarlo con imponenti rulli di tamburi, tan– ti nastri rossi, i famosi ravioli cinesi, qualche piatto di verdu– ra in più sulla tavola e due o tre bottiglie da condividere con gli amici. Ma quali ricordi hanno questi cinesi della loro vita e che cosa porterà l'anno nuovo? Il più loquace è il ladro di bici- 52 ■ MC MAGGIO 2007 Xia Peng, regista cinese (anni 23) elette che, trascorsi 20 anni nelle patrie galere, riesce anco– ra a rubare sigarette per fumarle come un pascià nella sua stanza tugurio. Le famiglie abitano in ambienti modestissimi: un grande stanzone con qualche letto appoggiato alle pareti ricoper– te di manifesti, un piccolo angolo cottura con lavandino e il tavolo sul quale la solerte massaia, che sorride più ai gatti che al marito, pulisce verdure e prepara gli spaghetti e i ravioli cinesi. I servizi igienici si trovano all'aperto, schermati da un bas– so muretto. li vestiario è inadeguato: malgrado l'inverno rigi– do e cumuli di neve per le strade, gli uomini si recano al lavo– ro - talvolta in pericolose fornaci a cielo aperto - coperti da una misera giacchetta, mentre le donne trovano il tempo per pregare e cantare in un tempio con il Budda dorato. Piccolaprotagonista del film di Xia Peng.

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