Missioni Consolata - Aprile 2007

sta scritto Paolo Farin&lla (LC 24,46) DALLA BIBBIA LE PAAOLE DELLA VITA (20) biblista LA PARABOLA DEL «FIGLIOL PRODIGO» (9) LA PATERNITÀ/MATERNITÀ È SCANDALOSA «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno» (Le 23,34) N el numero precedente di MC non avevamo esau– rito del tutto il v.12. Lo riprendiamo per ap– profondirne la portata alla luce della scrittura. Abbiamo visto che il versetto riporta la richiesta del figlio e il gesto del padre come risposta (12><: bPadre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. 'E il pa– dre divise tra loro le sostanze). Apparentemente tutto sembra pacifico e lineare, ma così non è perché ci troviamo di fronte a una tragedia. Solo il primogenito eredita La richiesta dell'eredità, infatti, da parte del figlio «più giovane», cioè non del primogenito, è contro il diritto e quindi illegale. Per la legislazione biblica il passaggio di eredità da padre in figlio avviene per testamento o per diritto naturale solo dopo la morte, pena l'invalidità (Eb 9, 16-17). Il diritto ereditario del primogenito supera qualsiasi altro legame, anche quello di amore tra marito e moglie: Se un uomo avrà due mogli, l'una amala e l'altra odiosa, e tan– to l'amata quanto l'odiosa gli avranno procreato figli, se il pri– mogenito è il figlio dell'odiosa, quando dividerà tra i suoi fi– gli i beni che possiede, non potrà dare il diritto di primoge– nito al figlio dell'amata, preferendolo al figlio dell'odiosa, che è il primogenito; ma riconoscerà come primogenito il figlio dell'odiosa, dandogli il doppio di quello che possiede; poiché egli è la primizia del suo vigore e a lui appartiene il diritto di primogenitura (Dt 21,15-17). L'eredità spirituale di Eliseo Si può pensare che la stessa idea soggiaccia al racconto di Eli– seo che insegue il suo maestro, il profeta Elia a cui, mentre è rapito in cielo da Dio, chiede in eredità due terzi del suo spirito per pro– seguire la sua stessa missione: Elia disse a Eliseo: «Domanda che cosa io debba fare per te prima che sia rapito lontano da te». Eliseo ri– spose: «Due terzi del tuo spirito di– ventino miei». Quegli soggiunse: «Sei stato esigente nel domandare. Tuttavia, se mi vedrai quando sarò rapito lontano da te, ciò ti sarà con– cesso; in caso contrario non ti sarà concesso» ... Vistolo da una certa di– stanza, i figli dei profeti di Gerico ---•-- dissero: «Lo.spjrito di Elia si è.E,O- salo su Eliseo•. Gli andarono incontro e si prostrarono a ter– ra davanti a lui (2Re 2,9-15). La Legge enumera dettagliatamente gli eventuali pas– saggi in base alla parentela, perché lo scopo dell'eredità è quello di non frammentare il bene, ma di consegnarlo alle generazioni indiviso, sotto la responsabilità di unga– rante che è il primogenito: Quando uno sarà morto senza lasciare un figlio maschio, fa– rete passare la sua eredità alla figlia. Se non ha neppure una figlia, darete la sua eredità ai suoi fratelli. Se non ha fratelJi, darete la sua eredità ai fratelli del padre. Se non ci sono fra– telli del padre, darete la sua eredità al parente più stretto nel– la sua famiglia e quegli la possiederà (Nm 27.8-ll; per le fi– glie cfNm 36,7-9). Salvaguardia del patrimonio familiare Al figlio primogenito dunque spettavano due terzi del– l'eredità, mentre al minore solo un terzo. Egli però non poteva vendere il proprio terzo prima della morte del pa– dre, che comunque mantiene il diritto dell'usufrutto. Il principio dell'unità del patrimonio è così forte che, an– che al tempo di Gesù, se un figlio voleva vendere la par– te del proprio patrimonio, vivo ancora il padre, il com– pratore ne sarebbe entrato in possesso solo dopo la mor– te del genitore del venditore. Il padre può fare una dona– zione in vita, ma è sconsigliata per le conseguenze nega– tive che possono sopravvenire: Al figlio e alla moglie, al fratello e all'a– mico non dare un potere su di te fin– ché sei in vita. Non dare ad altri le tue ricchezze, perché poi non ti penta e debba richiederle. Finché vivi e c'è re– spiro in te, non abbandonarti in pote– re di nessuno. È meglio che i figli ti t preghino che non rivolgerti tu alle lo- : romani (Sir 33,20-22). : I I Il primo dato che emerge dalla i parabola lucana è l'illegittimità i della richiesta del «figlio più giova- 1 ne» che diventa cosl una richiesta f di morte anticipata del padre per l potere godere del suo patrimonio. l Nello stesso tempo «il figlio più l giovane» viola la Toràh e le sue l I Storiedi Elia esua ascesa al cielo I (antica icona russa). I ------------------------· MC APRILE 2007 ■ 83

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