Missioni Consolata - Aprile 2007

MISSIONI CONSOLATA dette e tutt'oggi si continua erroneamente a credere) una determinata religione indiana, bensì va visto come un no– me collettivo indicante un gruppo di religioni affini, ma tra loro diverse, che sono nate nell'Asia meridionale (India, Pakistan, Bangladesh). L'induismo non è opera di un fon• datore e non è costituito in chiesa. Esso ammette l'esi· stenza di un grande numero di divinità, molte con figura antropomorfa (ovvero con sembianze umane), altre con figura teriomorfa (ovvero con sembianze completamente o parzialmente animali). Ma • spiega il Dizionario delle religioni non cristiane - oltre alla fede in un mondo poli– teistico, l'induismo rivela anche tendenze inequivocabili verso il monoteismo, espresse dall'idea che molti déi so– no in sostanza soltanto le maschere di un unico dio, de– nominato spesso lshvara, cioè semplicemente «il Signo– re,,, un dio creatore a cui i buddhisti invece non credono. L'induismo non ha comunità monastiche come il buddhi– smo, ma prevede i brahmani, membri della casta sacer– dotale, gli unici autorizzati a recitare i mantra vedici du– rante i riti sacrificali. Inoltre, mostra grande considera· zione e rispetto verso coloro che hanno fama di vivere in santità e di possedere saperi segreti, come i guru (maestri spirituali, guide) e gli sadhu (asceti). I n Nepal, induismo e buddhismo convivono a tal punto che, soprattutto agli occhi degli occidentali, a volte ri· suita difficile distinguerle. E, d'altra parte, tra le due reti- ■■ ■■ ■■■ A lato: l'enorme stupa di Bodhnath, centro religioso dei tibetani del Nepal. Sotto: un monaco buddhista del Tibet, davanti aduna foto del Da/ai Lama, sempre a Bodhnath. In basso: offerte a Dakshinkali, centro hindù famoso per i sacrifici animali. Pagina accanto: il tempio a 5 piani in Taumadhi Tote, una delle più famose piazze di Bhaktapur. gioni esistono effettivi elementi di contatto. Entrambe par• lano del karma, l'atto, l'azione del singolo individuo. Nel– l'induismo tuttavia il concetto è più complesso perché il karma si prolunga su più esistenze, cioè sia prima della nascita che dopo la morte. Entrambe, inoltre, prevedono la metempsicosi, ovvero la rinascita, la reincarnazione. La differenza forse più gravida di conseguenze pratiche è la non accettazione, da parte del buddhismo, della suddi· visione in caste, che in Nepal (come in India) sopravvive nonostante sia stata ufficialmente abolita. FONTI: a cura di Paolo Moiola (continua) • Trilok Chandra Majupuria e Rohit Kumar, Retigions in Nepal, Kathmandu 2004 • Gunter Lanczkowski, Dizionario dette religioni non cri– stiane, Mondadori 1991 • Aa.Vv., Dizionario dette religioni, Jesus•San Paolo 2001 • M.Quéguigner, Introduzione all'induismo, Emi 1962 MC APRILE 2007 ■ 53

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