Missioni Consolata - Aprile 2007
·- ,, a E ! == La televisione, oggigiorno, è diventata un mezzo di comunicazione molto importante per tutti: attra– verso la tv si può essere al corrente delle ultime no– tizie attraverso i telegiornali; si possono imparare «cose» nuove seguendo i documentari; se ci si sta annoiando, si può passare del tempo guardando cartoni, per i bambini, e programmi trash per ra– gazzi e adulti. Ci si può quindi chiedere: a chi sono rivolte queste tre tipologìe di programmi? I telegiornali vengono seguiti da buona parte delle persone e sono idea– lizzati per mettere a conoscenza dell'uomo ciò che avviene quotidianamente all'interno e/o all'e– sterno della propria Nazione. È anche vero, però, che i fatti di cronaca mettonoalla luce avvenimenti terribili come attentati, omicidi, suicidi, guerre... possono quindi essere da ispirazione ai bambini, che ne traggono modelli da imitare. I documentari sono invece indirizzati a persone di qualsiasi età perché servono per l'istruzione e la cultura gene– rale di ognuno di noi. Sono purtroppo seguiti da pochi perché considerati noiosi e meno graditi, ad esempio, di film o telefilm.I programmi trash, come soap opere e reality sono seguiti da molte e molte persone: bambini, ragazzi, adulti. proprio perché in– trigano. Un esempio di programma trash è il reality «Grande Fratello», conosciuto in tutte le parti del mondo. li tema di un Grande Fratello che ci sorve– glia e ci condiziona in ogni nostro pensiero e in qualsiasi scelta personale è tornato alla ribalta: cia– scun telespettatore ha la possibilità di identificarsi in qualche modo nelle aspirazioni e nelle inevita– bili disillusioni di personaggi «normali», tratti dalla vita reale. Come spiegare il gradimento? La rispo– sta forse è che ciascuno di noi è sollecitato dal pe– netrare nelle vicende segrete delle persone e che certa televisione abbia elevato lo spettacolo stesso della vita della gente «della porta accanto». Un al– tro motivo per cui questi tipi di programmi ven– gono seguiti da molti, oltre che per il contenuto, è perché vengono trasmessi in una fascia oraria in cui sono tutti a casa: vengono appunto mandati in onda in prima serata, cioè alle 21.00, quando le fa– miglie hanno già finito di mangiare e sono sedute davanti alla televisione. È quindi giusto e istruttivo guardare questo genere di programmi? Non è pos– sibile cambiare le abitudini delle persone facendo in modo che i programmi trash vengano seguiti di meno e i documentari di più?Tutto ciò spetta solo a noi decidere, sperando in un cambiamento del pensiero «umano»... Vanessa Mortori Enrico Papi e Federica Panicucci, conduttori de «La pupa e il secchione». ■ MISSIONI , «~»aclu? I Vostri figli vanno male a scuola? Hanno atteggiamenti violenti? Vi sorprende che la maggior parte delle persone giovani non hanno un livello culturale elevato? È solo colpa della «tv spazzatura», o quasi. I ragazzi compresi dai 6 ai 18 anni adorano guar– dare reality show, ma la maggior parte di questi programmi vengono ritenuti dalla società «tv spaz– zatura». Almeno un ragazzo su due guarda questi reality, af– fermando che è consapevole della sua stupidità ma è fortemente attratto dall'odiens che produce! Se i vostri ragazzi non hanno un buon rendimento scolastico è perché occupano tutto il tempo che stanno a casa per guardare questi programmi che, caso strano, iniziano nel pomeriggio e finiscono la sera sul tardi. Se i vostri ragazzi sono violenti è perché guardano questi programmi che istigano fortemente alla vio– lenza. Ma non è questo il problema. Quello vero è che questi programmi vengono mandati in onda troppo presto in modo che anche i bambini che non riescono a distinguere completamente ciò che si deve fare da quello che non si deve, in quanto vengono seguiti poco dai genitori ma dai nonni e dalle bambinaie che si sa, li viziano o li lasciano fare ciò che vogliono. Ma allora come fare per evitare questi problemi? C'è chi dice. «Sono stupidi, bisogna eliminarli e so– stituirli con programmi più culturali», e altri che di– cono. «No, non eliminiamoli, spostiamo semplice; mente gli orari!». Beh, sicuramente in questi tempi è difficile dire a qualcuno di non fare o produrre qualcosa, in quantoabbiamo la libertà di pensiero, di stampa,di parola, ma è ancora più difficile mettersi contro i produttori in quanto sono già stati autorizzati dai vari programmi a mandarli in onda. Ma secondo voi è davvero colpa dei produttori? Cari signori, penso che spetti a noi decidere se es– sere stupidi o no, ma soprattutto miei cari genitori se volete dei figli più seri e intelligenti non abban– donateli davanti al televisore perché siete stanchi, ma dedicategli più tempo giocando con loro. Carla I ==
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