Missioni Consolata - Aprile 2007

·- ,, a i == 2ueJ ~ J;, «!I~ IJl11a»... la tv di oggi sta cambiando, cerca di adattarsi alle attenzioni ed ai bisogni dei giovani in particolare. Nei canali televisivi, da diversi anni ormai,vengono trasmessi reality show; il primo trasmesso in Italia, che ha spianato la strada ad un grande successo ai reality show in televisione è stato il Grande fratello. Negli anni successivi sono stati trasmessi diversi al– tri reality show, quali: L'Isola dei famosi, La pupa e il secchione, La fattoria e molti altri ancora. A mio pa– rere, questi programmi sono stupidi,finalizzati uni– camente a raggiungere un alto livello di odiens la– sciando poco spazio ai programmi culturali sicura– mente più intelligenti e rivolti maggiormente ad un pubblico generalmente adulto, ma che però ri– scuotono un minore livello di odiens e per questo spesso sono costretti a slittare o in seconda serata o nelle ore mattutine. La televisione spazzatura {o tv trash) provoca nei telespettatori, in particolare nei giovani una perdita di valori, in particolare di quello culturale. Ne è un esempio il programma te– levisivo La pupa e il secchione, in cui le belle ra– gazze, le «pupe» vengono dipinte come «stupide» e i «secchioni» devono essere per forza «brutti»; cosa che insegna a molti giovani che si fanno tra– scinare da queste idee che essere secchioni è una brutta cosa e che se lo sei, non hai una vita sociale o sei lo «sfigato» di turno. Secondo me i reality showo comunque tutti i programmi non educativi o destinati ad una visione unicamente adulta, do– vrebbero essere spostati in seconda serata o co– munque dopo le undici di sera. Oltre ai reality show, possono essere considerati «televisione spazzatura» tutti i programmi prodotti al solo scopo di raggiungere un alto livello di odiens che tralasciano alcuni aspetti fondamentali di una buona trasmissione, anche i telegiornali possono rientrare in questa categoria, per esempio quando i giornalisti sono «di parte» e lo fanno vedere o quando si assume un giornalista più in base all'im– portanza del nome che alla bravura del soggetto: ne è un chiaro esempio Cristina Parodi, passata dal condurre varie trasmissioni come "Verissimo" al condurre il telegiornale di Canale Cinque oppure telegiornali che si preoccupano più di parlare di gossip e del mondo dello spetta- colo che trattare i vari problemi che afflig– gono l'Italia e il mondo nella vita quotidiana, come ad esempio il telegiornale di Italia Uno. MarcoQuerro Alba Parietti, ha condotto il reality «Wild West». ■ MISSIONI .&,~Je/.Q~dJ.~ È ormai appurato e consolidato: la febbre Grande Fratello travolge tutti, favorevoli o meno, nel suo impeto distruttivo continuamente interrotto dagli spot pubblicitari: è inutile cercare di sfuggire all'at– trazione irresistibile che questo programma della tv spazzatura esercita sul pubblico televisivo. Marina, Roberta, Francesca, Pietro, Rocco, Salvo, Maria Antonietta, Sergio, Cristina, Lorenzo, aleg– giano sopra di noi come i postumi di una sbornia, una sbornia architettata brillantemente da chi co– nosce bene l'indole umana, o più precisamente quella italiana: l'italiano guardone, pettegolo, mo– ralista nei confronti della donna (vedi Marina, la «gattamorta») ed al contempo emulatore del grande PietroTaricone, lo «sciupafemmine» che ha irretito la povera e indifesa Cristina, la quale pende dalle sue labbra, un italiano che s'illude di aver sco– perto qualcosa di nuovo, un «Truman Show» in cui può interagire limitandosi ad alzare la cornetta del telefono {al modico costo di 1 Euro al minuto più scatto alla risposta), mentre non si accorge di una cosa che invece dovrebbe sembrare owia: quello che la tv ci propina sono le frustrazioni, le paranoie, la staticità della nostra vita, su cui purtroppo non possiamo agire cosl semplicemente. Chi non si riconosce, o si vorrebbe riconoscere, in Pietro, il superpalestrato ma che è don Giovanni, o in Rocco, l'ambiguo e troppo sensibile, dalle argo– mentazioni deboli per le quali viene sempre preso in giro? Chi non vede se stessa in Cristina, cosl forte in apparenza ma in realtà vulnerabile e facile al pianto da una parola in su, oppure in Maria Antonietta, la docile Heidi della situazione, ma pronta a sfoderare una sensualità casalinga e poco credibile? Laddove non ci riconosciamo, poi, siamo pronti alla critica: giudichiamo il comportamento di Roberta, spregiudicata e sempre sincera, dalla lingua ta– gliente, o quello di Marina, accusata di raggirare gli uomini né più né meno di quanto lo faccia con le donne il «big Jim»Taricone, o la franchezza di Salvo che, ammette di aver bisogno dei 250 milioni delle vecchie lire per sua moglie e sua figlia. Non c'è che dire, chi ha creato il programma ha messo in piedi, con una notevole arguzia, un busi– ness incredibilmente redditizio: ha posto l'italiano davanti ai suoi peggiori difetti, ed ha ottenuto per– fino che ne ridesse con gusto. Una concorrente dell'ultima edizione del «Grande Fratello». DeboraManzo ·- .,, a i == -----------~----------------------------------~----- MC APRILE 2007 ■ 43

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