Missioni Consolata - Aprile 2007
DOSSIER l'era della televisione che non ci la– scerà più tempo per fare altro, sa– remo talmente persi in quella sca– tola parlante da non poterne più fare a meno. (. ..) La televisione è lo spettacolo delle vite altrui e gli spettatori persi nella loro insoddi– sfazione cercano di colmare il vuo– to che c'è in loro». «Se i vostri ragazzi non hanno un buon rendimento scolastico - tuo– na Carla rivolgendosi direttamen– te ai genitori - è perché occupano tutto il tempo che stanno a casa per guardare questi program- mi che, caso strano, inizia- no nel pomeriggio e fini– scono la sera sul tardi. Se i vostri ragazzi so– no violenti è perché guardano questi programmi che isti– gano fortemente alla violenza». Denis non usamezzi Una concorrente di «Amici». Pagina accanto: Elisabetta Gregoraci. termini: «La cosa curiosa è che si– curamente questi programmi fan– no schifo, ma la stragrande mag– gioranza della popolazione li guar– da con una frequenza record. Sembra che la violenza e la voglia di trash, il carattere e i modi di fa– re dei concorrenti sia più forte del– la ragionevolezza». CONSAPEVOLI E RASSEGNATI? O SOLTANTO REALISTI? Chi in un modo chi nell'altro, molti degli studenti delle tre clas– si lii con cui abbiamo lavorato hanno espresso giudizi negativi nei confronti dei programmi tv più di «tendenza» e più seguiti dal pubblico. Ed è proprio su questo punto che la questione si complica: pur considerati «tra- sh», spazzatura, questi spettacoli riscuotono successo. Fanno «au– dience», anche tra chi li critica. Quindi, anche tra i ragazzi. «La domanda da porsi - sbotta Eleonora - è perché nonostante le critiche, che noi stessi facciamo al– la televisione, continuiamo aguar– darla? Una delle cose più indecen– ti, è che, chi produce questa tv "spazzatura" ci guadagna incan– tando milioni di spettatori con pro– grammi che non valgono nulla per– ché non trasmettono niente». Per Roberta «il problema è che la maggior parte degli italiani non ne– ga a se stesso il piacere di farsi tra– sportare in una tv demenziale o ba– nale, pur essendone in parte con– sapevoli». Denise e Simona sembrano stu– pite del fatto che i programmi– spazzatura come i reality «hanno portato a un incremento dei tele– spettatori, specialmente fra i gio– vani». Eancora Denise: «Nella mia classe queste trasmissioni ven– gono molto seguite, e spesso discusse. Mi è capitato di sentire parlare alcune mie compagne scambiandosi informazioni sul– l'accaduto delle puntate preceden– ti del programma». Stefano sembra quasi divertito dall'interesse che certi programmi suscitano: «Uomini e donne (di Ma– ria De Filippi, ndr): Un ragazzo va a cercare la donna della sua vita. Ma... scusate, per cercare la don– na della sua vita deve per for– za cercarla in uno studio? Ma sai quante donne ci sono nella vita? C'è posta per te, ma ditemi voi cos'è questo "C'e posta per te". lo non capisco come questi reality riescono ad appassionare milioni di questi telespettato– ri che vedono, sentono e guar– dano attentamente cosa combi– nano gli altri. Sono tutti pazzi». In un'intervista Linna chiede a Barbara se si ritiene una «spetta– trice assidua» e la compagna le ri– sponde: «Sì, assolutamente, credo che se non ci fosse la televisione sarei persa. È diventata realmente un elemento fondamentale della vita quotidiana». Econclude: «Per me è come una droga, ma non penso di essere l'unica a pensarla così». Molto interessante è questo bot– ta-risposta tra Giulia C. e Marghe– rita: G.: Cosa intendi per tv «trash»? -------------------------------------------------------------------- 3& ■ MC APRILE 2007
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