Missioni Consolata - Aprile 2007
MISSIONI CONSOLATA ■■ ■■■ ■■ ----------------------------------------------------------------------------------------------------------- piccoli sgabelli accanto amamme occupatea dare l'ultima poppata al loro piccolo. Brhane non lavora più al bar Sa– voia,che trovogià chiuso.Ci incon– triamo al molo,dove ora fa il guardia– no, la notte.Fatica a riconoscermi, poi ci abbracciamo.Chiedo della figlia, allora era una ragazzina bella e gen– tile, unicasuperstite della famiglia. La moglie e i quattro figli di Brhane fu– rono uccisi dalle bombeetiopi. «Portala in Italia con te!» mi aveva supplicato allora, questo vecchio malconcio, i denti guasti e gli occhi malati. È magrissimo, sotto gli abiti logori da far paura.Ora ci sono quat– tro bimbi da crescere e il marito del– la figlia è scappato in America e non si fa più sentire. Situazione che pare essere comu– neoggi nelle giovani famiglie, dove gli uomini sono costretti afare il ser– vizio militare e appena possono scappano.Chi riesce a raggiungere il Sudan e successivamente la Libia,si dirige verso le coste italiane. Dispe– rati,ma decisi afuggire da un paese che non vuole ancora parlaredi pa– ce. La frontiera con l'Etiopia non è definita e la guerra incombe.Dove– vano esserci libere elezioni, dieci an– ni fa. li presidente è sempre lui,com– battente eroe di guerra,che ora si puòdefinire un dittatore. Taulud è l'isola degli edifici ele– ganti,dove gli italiani avevano leville più belle.Quella dei Melotti, proprie– tari della famosa fabbrica di birra,è stata rasa al suolosolo l'anno scorso. Un dispetto? Direi un gran peccato, era opera di un bravoarchitetto, in stile africano,sul mare,conmolo pri– vato e parco.Accanto c'è la villetta dove il presidente trascorre i fine set– timana e le vacanze,ma non mi pos– soawicinare, la polizia mi ferma. Il palazzodel sultano ha squarci nelle cupole e lo scalone va in rovi– na. li degrado pare irrimediabile, ma qualcuno ha autorizzato un'impresa coreana a costruire non lontano due orribili edifici a sei piani, in cemento armato grigio. Una piacevole sorpresa è stato il pronto soccorso dell'ospedale,dove ho trovato assistenza gratuita in un ambientemoderno e pulito per un Massawa:segni dei bombardamenti etiopici su un edificio del porto e l'antico palazzo del sultano. piccolo incidente avuto sulle isole. Sono stati costruiti ospedali nuovi di stato ancheali'Asmara, Ghinda eKe– ren. Bisogna riconoscere che per la sanità, come per i trasporti pubblici, c'è stato un grande sforzo da parte del governo. Le spese militari sono comunque molto pesanti e condi– zionano l'economia del paese. L'ISOLAVERDE «Il mio paese ha sempre fatto una politica imperialistica, di aggressio– ne:dalle Filippine al Sud America, poi il Vietnam e ora l'Iraq».Michel viene da Berkley,California, e ha le i– dee chiare in fatto di politica.Esper– to in energia alternativa, lavora per il governo eritreo nell'installazione di pannelli e collettori solari per porta– re l'elettricità nei villaggi più remoti. Ci siamo incontrati sull'Isola Verde, un lembo di sabbia che affiora nel mare di fronte aMassawa.Un luogo magico, dove numerose colonie di uccelli marini vivono e nidificano in– disturbate. Il rudere di un'anticamoschea è circondatoda densemangrovie e si • specchia sul mare che racchiude le meraviglie della barriera corallina. Siamo sbarcati qui dopo aver attra– versato in pochi minuti il canale che ci separa dalla città, ancora ingom– bro di relitti della guerra.Miche I e i suoi colleghi sono felici di essere in Eritrea, un paese cosl diverso dagli -------------------------------------------------------------------------------------------- MC APRILE 2007 ■ 21
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