Missioni Consolata - Aprile 2007

■ TANZANIA ■■ ■ ■■■ ■■ . ---------------------------------------------------------------------------------------------------------- tuale se non vuole vedere vanificati i frutti della sua azione. Per rendersi conto del rischio causato da un'e– vangelizzazione che si fermi alla su– perficie e non tocchi in profondità il cuore delle persone basta fare un giro per le strade di Dar es Salaam e notare il grande numero di chiese appartenenti alle sètte più dispara– te presenti ormai in ogni angolo della città e alla loro capacità di ri– chiamare proseliti. Proprio Dar es Salaam è stata scelta come sede del nuovo centro di animazione missionaria,e que– sto non a caso. La città costiera, porto marittimo, da sempre impor– tante sede di scambi e commerci per tutta l'Africa Orientale è ormai una metropoli di circa 4 milioni di abitanti.Qui convergono genti di tutte le tribù, provenienti da ogni angolo del Tanzania, che fanno del– la città un luogo estremamente vi– vace e vario. L'ubicazione precisa sarà in una delle tante nuove peri– ferie della città, Bunju, e dovrà ser– vire anche come centro propulsore di attività e integrazione per il quartiere. La dotazione del centro prevede una cappella, cuore dell'edificio e , delle attività.Due spazi riservati al– l'ospitalità, con 48 camere a doppio letto, il refettorio, un salone confe– renze e salette più piccole per in– contri di gruppo. li centro ospiterà anche l'abitazione e gli uffici dei missionari addetti all'attività di ani– mazione missionaria. Accanto alla costruzione sorgerà anche la casa Padre Giuseppe lnverardi, direttore del Centro di animazione missionaria. delle suore della Consolata che col– laboreranno direttamente nella stesura dei programmi e nella con– duzione delle attività di animazio– ne e formazione. Il Centro pubblicherà l'unica rivi– sta missionaria in swahili di tutto il Tanzania: Enendeni (vedi box). Inol– tre, pubblicherà vari sussidi di ca– rattere pastorale-missionario. Q uesta nuova iniziativa desi– dera avere una finalità edu– cativa e formativa, orientata secondo una prospettiva squisita– mente missionaria.I programmi dovranno avere un raggio molto vasto, in modo da cogliere la perso- na nelle sue varie dimensioni: uma– na, spirituale, apostolica e missio– naria. Essi prenderanno in conside– razione i vari aspetti della chiesa, della società e del mondo: vocazio– ne missionaria di ogni persona e comunità, servizio, inculturazione, dialogo interreligioso, ecumeni– smo, giustizia, pace e armonia del creato, promozione della donna, giovani. Inoltre, si approfondiranno argomenti come la pandemia Hiv– Aids e altri temi di scottante attua– lità in contesto africano, che richie– dono risposte chiare da parte di a– nimatori e operatori missionari ben formati. Le attività del centro avranno co– me destinatari sacerdoti, religiosi, catechisti, leader comunitari, mem– bri di associazioni e gruppi eccle– siali, i giovani e le famiglie. I pro– grammi verranno preferibilmente condotti in modo partecipativo, «stile laboratorio»,cosl da ottenere un maggior coinvolgimento perso– nale di chi vi prende parte. Avranno inoltre una forte componente spiri– tuale, in modo da offrire ai parteci– panti le motivazioni e la forza per l'azione che deve seguire l'attività formativa. li desiderio è quello di offrire qualità e profondità, in mo– do che i partecipanti trovino nel centro una fonte spirituale a cui ab– beverarsi e contenuti solidi che ne appoggino l'azione pastorale e di testimonianza. Attingendo al loro carisma e al– l'esperienza maturata sul campo, i missionari e le missionarie della Consolata si propongono di rende– re questa iniziativa una scuola di u– niversalità e di missione. Sarà ne– cessaria la creatività degli artisti, la pazienza dei coltivatori, l'umiltà dei poveri e il coraggio dei profeti.Non sappiamo quale risonanza e rispo– sta attingeranno i programmi offer– ti e le attività svolte. Sappiamo però che questo è il nostro dovere: animare, perché la chiesa che è in Tanzania viva l'ardore della Pente– coste, evento di missione per tutti i popoli. ■ Padre Gianni Treglio (al centro I nella foto), responsabile della rivista Enendeni, intervista una partecipante al recente World Socia/ Forum di Nairobi. ·--------------------------------------------------------------------------------------------- 22 ■ MC APRILE 2007

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