Missioni Consolata - Aprile 2007

MISSIONI CONSOLATA -------------------------------------------------------~ ---~ ---~ ---~ ---~ ----~ ---~ ---------- vanno radicate in una spiritualità e nutrite con un processo di informa– zione e formazione. Tutto ciò pren– de il nome di: animazione missio– naria. Essa tende a fare di ogni per– sona,famiglia, comunità e chiesa un punto luce e di irradiazione uni– versale. Tale compito educativo rientra nella specificità della mis– sione stessa. È il compito che i missionari e le missionarie della Consolata si sono assunti anche in relazione alla chie– sa che è inTanzania. La cosa non è nuova.Già ci sono espressioni mis– sionarie della chiesa locale - come pure in altri paesi d'Africa - che può vantare di avere inviato missio– nari, uomini e donne, in più nazioni. Ma sono necessarie una cultura e una spiritualità missionaria. Sono queste l'humus che garantiscono cattolicità e che permettono di es– sere una chiesa missionaria a se stessa e per il mondo, come si e– sprimeva Paolo VI in Uganda. La chiesa che è in Africa, con le sue ric– chezze di umanità,solidarietà, gioia, pazienza, né può, né deve mancare all'appuntamento del do– nare e ricevere,che riconosce ad o– gni chiesa pari dignità, vocazione e missione.Questo è pure l'imperati– vo che Giovanni Paolo Il rivolge alle chiese giovani nell'enciclica Re– demptoris Missio. P er favorire questo processo, vicino a Dar es Salaam sta na– scendo (inizierà le attività a partire dalla fine di quest'anno) il «Consolata Mission Centre»:faro di missionarietà. La costruzione di un centro di animazione missionaria inTanzania corona un sogno che i missionari operanti in questo gran– de paese dell'Africa Orientale han– no nutrito per molti anni e che ri– sponde anche alla «provocazione» lanciata dalla Conferenza Episcopa– le del Tanzania atutti gli agenti pa– storali di lavorare per un'evangeliz– zazione che scenda il più possibile in profondità. Per dirlo in swahili: Uinjilishaji wa kina. Una prima e– vangelizzazione che tenga soprat– tutto conto della promozione uma– na e che si definisca in base alla di– mensione delle opere di sviluppo e carità non può e non deve assolu– tamente tralasciare l'aspetto spiri- ENENDENI Gazeli la Kimisionari (ANDATE - Rivista Missionaria) «Andate... ammaestrate tutte le nazioni•. Queste parole, comando di Gesù prima di a– scendere al cielo, hanno ca– ratterizzato l'attività missiona– ria della chiesa fin dal suo principio e animano ancora oggi i missionari sparsi per il mondo a portare il suo an– nuncio di pace e di liberazio– ne ai popoli. Sono state an– che il motivo per cui i missio– nari della Consolata in Tanzania hanno dato vita ad una rivista missionaria, uno strumento che, assieme a tan– te altre opere missionarie, portasse a tutti l'annuncio del– la «Buona Notizia». La rivista Enendeni ha inizia– to ad essere pubblicata nel 2003 ed è la più giovane fra le riviste pubblicate dai missionari della Consolata. Ha scadenza bi– mensile ed una tiratura di circa tremila copie. Alla base della riflessio– ne che ha dato il via a questa rivista c'è sicuramente il fatto che le pub– blicazioni cattoliche in Tanzania sono pochissime, tanto che si posso– no contare sulle dita di una mano. Tra queste, però, Enendeni si distingue per il desiderio di animare missionariamente la chiesa locale tanzaniana. Impostata in modo molto semplice, la rivista si rivolge alla gente co– mune e ai giovani in modo particolare. Esperienze ed attività missio– narie compiute in Tanzania e nel resto del mondo, messaggi della chiesa locale ed universale per occasioni particolari, riflessioni di natu– ra biblico-missionaria, argomenti di vocazione missionaria costituisco– no l'ossatura della rivista e il contenuto della maggior parte dei suoi articoli. Di grande impatto sui lettori sono le testimonianze dell'ormai buon numero di giovani missionari tanzaniani sparsi per il mondo, i quali, raccontando la loro vita spesa "per la missione", contribuiscono al risveglio missionario e all'apertura di nuovi orizzonti. Enendeni, pur essendo fondata e diretta dai missionari della Consola– ta, ha voluto, sin dal suo inizio, coinvolgere anche le altre forze mis– sionarie del paese, altri istituti missionari, le diocesi, i laici. In questa linea, molto importante, e determinante per la sua divulgazione, è sta– ta la collaborazione creatasi tra la rivista e le Pontificie Opere Missio– narie del Tanzania. Ogni nuovo numero contiene un inserto gestito di– rettamente dal direttore delle Pontificie Opere Missionarie del Tanza– nia che spiega le attività svolte da questo ufficio nell'intero paese. Questa collaborazione ha fatto sì che la rivista raggiungesse tutte le diocesi del Tanzania e da tutti sembra essere molto apprezzata. Con l'apertura del nuovo Centro di animazione missionaria a Dar es Salaam, la sede della rivista avrà una nuova casa. Non è certo uno spostamento di ordine pratico! Centro e rivista lavoreranno in stretta collaborazione in modo che, «essendo la Chiesa per sua stessa natura missionaria», possano proporre e promuovere insieme una sensibilità alla missione al servizio della chiesa tanzaniana. -------------------------------------------------------------------------------------------- MC APRILE 2007 ■ 21

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