Missioni Consolata - Aprile 2007
-■ ITALIA ■■ ■■ ■■■■ ---------------------------------------------------------------------------------------------------------- da psichiatree psicologhe, il cui la– voro si basa su colloqui psichiatrici, psicoterapia individuale e di grup– po,corsi di rilassamento, valutazione della relazione madre-bambino in collaborazione con la neuropsichia– tria e lezioni ai corsi di preparazione al parto. In alcuni casidopo il partola donna provaun sensodi vergogna oaddirit– tura dirifiuto alpuntoda doversop– primere la propriacreatura? Può capitare che una neomamma non abbia fin da subitoquelloche viene detto «istintomaterno» e che non senta quella forte attrazione verso il neonato.Ma sappiamoche non è vero che fare la madre è un'at– titudine innata:si impara ad allevare un figlio giorno dopo giorno.Tutta– via,esistono casi estremi in cui la madre rifiuta totalmente il neonato o addirittura si vergogna di averlo generato,casi in cui si può arrivare all'abbandonooppureall'omicidio. Cos'èla maternityblues? È quella tristezza che accomuna il 70% delle neomamme, ed è caratte– rizzata da umore depresso (che non dura per tutto il giorno},ansia,crisi di pianto e senso di inadeguatezza che tendea risolversi nel giro di una o due settimanema che se non spa– risce rischia di trasformarsi in de– pressione post-partum. Il gruppo di lavoro de/Centro depressione donna all'ospedale Me/Ioni. La dottoressa Bramante è la prima a sinistra in basso. Sopra il logo del Progetto Panda onlus. In questedonneparticolarmentefra– gilie«a rischio», quanto incide la soli– tudineo lapocaattenzioneneisuoi ri– guardi primaedopo il parto? Ha una grande importanza per tutte le donne,soprattutto nel post– partum,avere l'appoggio non solo materialema anche psicologico del– le persone che gli stanno intorno, ancor di più ciò è importante per quelle donne più fragili e a rischio. Quantosonocoinvolti il maritoo i fa– migliaridella neomadreche ha com– messo il figlicidio? Studiando questo fenomeno ma anche occupandomi di depressione post-partum,mi sono resa contodi come si tratti di donne sole, incom- ' prese nella loro sofferenza che,se pur spessomanifestata,viene mini– mizzata e in certi casi anche negata dal partner e dai famigliari. Che ruolo ha un padrenell'equilibrio dimadre (moglie) durante la gravi– danza edopo il parto? Nei corsi di preparazione al parto insegniamo alle future mamme l'im– portanza di essere aiutate e di coin– volgere il futuro padre in tuttociò che riguarda la cura del bambino. Quello di un padre presente e accu– dente, non solo con il bambino ma anchecon la neomamma,è un ruolo di basilare importanza al fine di pre– venire la psicopatologia così come gesti estremi. In quali casi, eperché, la memoria dell'accaduto viene rimossa? Edopo quanto tempo lamadreche sièpri– vata delproprio figlio «ritorna» co– scientementealla realtà econ quali · reazioni? Capita a tutti noi nella vita di ac– cantonare quei pensieri o eventi che più ci spaventano e feriscono. Tale meccanismo di difesa si chia– ma rimozione ed è utilizzato dalla nostra mente per allontanare ciò che ci fa male.Ma nulla è dimenti– cato e il rimosso prima o poi riaffio– rerà. In questo senso è importante il lavoro psicoterapeutico per ac– compagnare queste donne nel cammino di elaborazione di ciò che hanno commesso, dal momento che la donna quando realizza di a– vere lei stessa tolto la vita alla pro– pria creatura, si trova a dover af– frontare un dolore lacerante. In questo momento il rischio di atti autolesivi è elevato e da lì in poi la donna dovrà affrontare la vita con dentro di sé una ferita che mai po– trà essere sanata ma con la quale dovrà imparare a convivere. Cosa fa oggila società perstareac– cantoalladonna chesiapprestaadi– ventaremadre? Purtroppo la società fatica ancora amuoversi in tal senso, anche se in quest'ultimo periodo c'è un po' di attenzione a tutto ciò che riguarda la maternità.Rimangono comunque da sfatarequei miti sulla maternità che la società ci propone sotto di– versi aspetti, come ad esempio il fat– to cheavere un bambino sia esclusi– vamente fonte di gioia,quando sap– piamo che non sempre è così e che esistono fattori che possono impe– dire alla donna di vivere serenamen– te la maternità. Imassmedianeldare notiziadi questi eventisono sempre responsabili tanto da creare quell'impattomediaticoche potrebbe, in alcuni casi, compromet– tere ilrispetto della privacy e della di– gnitàdellapersona? Troppo spesso accade che la pri– vacy venga violata dall'accanimento mediatico e che resti la grave infra– zione di essersi intromessi, non solo gli addetti ai lavori ma noi tutti spet– tatori,nella vita e nel dolore dei pro– tagonisti di queste tragedie fami– gliari.Se una madre è innocente la sua immagine sarà infangata e,al contrario secolpevole, il suo atto de– ve riguardare la giustizia e la medici– na, e senza ombra di dubbio sareb– be necessario spegnere i riflettori su di lei lasciando, a lei e alla famiglia, il tempo e lo spazio per elaborare il lo– ro dolore. ■ --------------------------------------------------------------------------------------------- 18 ■ MC APRILE 2007
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