Missioni Consolata - Aprile 2007
MISSIONI CONSOLATA ■■ ■■ ■■■ ------------------------·---------------------------------------------------------------------------------- DottoressaBramantequal è la diffe– renza tra infanticidio e figlicidio? Infanticidio è un termine giuridico e si riferisce all'articolo 578 del no– stro codice penale che prevede una pena diminuita per la madreche ca– giona la morte del figlio durante il parto o subito dopo la nascita,in condizioni di abbandono materiale e morale.Quando si parla dell'ucci– sione di un bambino appena nato è quindi preferibile utilizzare il termi– ne criminologico neonaticidio, che non ha valenza giuridica come il ter– mine figlicidio,con il quale si inten– de l'uccisione di un figlio dal giorno di vita in poi. In ognicasosi tratta di una realtà dal notevoleimpatto sociale.Qualile ori– gini? Sicuramente la notizia che una madre ha tolto la vita al proprio bambino suscita sgomento e profonda ansia collettiva, sia perché la vittima è un bambino sia perché viene ucciso nel luogo in cui do– vrebbe essere protetto (la casa), e da chi più di ogni altro dovrebbe pren– dersi cura di lui.Ma le origini del fe– nomenosono lontane: è un reato «vecchio come il mondo», sempre esistito e addirittura in qualche pe– riodo accettato o incentivato. Cosa spingeunamammaa compiere un gestocosi contro natura? Sono molteplici lemotivazioni che portano una madrea commet– tere figlicidio.Le più frequenti sono la presenza di una grave patologia psichiatrica,il neonaticidio,che ha motivazioni tutte sue, il troppo amo– re (sindrome di Munchausen per procura) e la sindrome di Medea. Cos'è la sindromedi Medea? La sindrome è un complesso di sintomi che caratterizzano uno stato morboso. In questo caso è riferito a quelle madri che uccidono il figlio per punire il vero oggetto d'odioe cioè il partner, proprio come fece Medea con Giasone. Tale sindrome, è nata per definire la madre figlicida, e oggi sembra essere più frequente nei padri che, incapaci di sopportare il dolore della separazione, uccidono il figlio per punire chi li ha abbando– nati. Il maggiornumerodifiglicidi riguarda più lemadri o i padri? Si tratta più o menodello stesso numero di casi ma ben sappiamo che colpisce molto di più la notizia di una madre che uccide la propria creatura. In primo luogo perché le mamme uccidono bambini piccoli al contrario dei padri che uccidono giovani adulti.In secondo luogo perché spessoquando i padri ucci– dono non si parla di figlicidio ma di stragi famigliari, in quanto nel reato vengono coinvolti più membri della famiglia. Tra le cause di figlicidio nonmeno im– portantesembra essere la depressio– nepost-partum.In cosa consiste que– stapatologia?Ein quanticasisima- ' nifesta? È una forma di depressione che colpisce il 1Oper cento delle neo– mamme, ed è caratterizzata da sin– tomi ben precisi e riconoscibili quali: disturbi del sonno (non solo legati al pianto notturno del bambino),tri– stezza, perdita di interesse, isola– mento sociale,senso di inadegua– tezza,disturbi dell'alimentazione e trascuratezza di sé. Perché la depressionepost-partum è considerata il «latooscuro»dellama– ternità? Perché è difficilmente riconosciu– ta dalle donne, in quanto è un aspet– to negativodell'essere mamma: piange, non dorme la notte,si sente insicura e crede che non sarà mai una buona madre per il suo bambi– no. La depressione post-partum è un «ladro che ruba la maternità»,un qualcosa che fa paura.Ma se si pren– de coscienza del fatto che anche la mente si può ammalare senza ver– gogna,e si accetta di essere aiutati,è possibile uscirne e godere appieno 1 della propria maternità. t una patologiaprevenibileecurabi– le? È una malattia troppo spesso non riconosciuta e sovente è sottovalu– tata,ma che se individuata in tempo è curabile. Ecco allora l'importanza di intervenire preventivamente so– prattutto perché vi sono fattori di ri– schio già presenti durante la gravi– danza come la familiarità psichiatri– ca, una gravidanza non desiderata, , la vicinanza tra due gravidanze, la presenza della sindrome preme– struale,oppure un rapporto di cop– pia conflittuale. Nel nostro paesecisono struttureso– cio-sanitariepreposteall'assistenza diquestedonne considerate«ari– schio»? A Milano è sorto il Centro (primo in Italia) dedicato allo studio e al trattamento della psicopatologia della gravidanza e del post-partum. La struttura, denominata CentroDe– pressioneDonna, ha compiuto due anni il 21 dicembre scorso,si trova all'interno dell'ospedale Macedonio Melloni e fa capo al Fatebenefratelli. L'équipe,guidata dal professor Clau– dioMencacci e dalla dottoressa Ro– berta Anniverno, responsabile del centro. È uno staff in «rosa» formato --------------------------------------------------------------------------------------------- MC APRILE2007 ■ 17
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