Missioni Consolata - Aprile 2007

MISSIONI cmJSOLATA Il 1 ° gennaio 1917nasceva ufficial– mente la congregazione delle «Mis– sionarie di Maria Immacolata e santa Caterina da Siena» (poi note come «Laurite»),un'opera religiosa che rompeva con schemi e modelli tra– dizionali, lanciando ledonne come missionarie nell'avanguardia dell'e– vangelizzazione dell'America Latina. Quello stesso giorno Laura emise la professione religiosa e 13 compa– gne,compresa lamadreDolores, ini– ziarono il noviziato canonico. Grandemaestra spirituale,Madre Laura cosl descrive la formazione impartita fin dall'inizio: «Nell'anima delle suore ho cercato d'imprimere l'idea che Dio non poteva essereco– nosciuto dagli indios se non si mo– strava un riflesso di lui in noi e nel nostro modod'essere...Dovevamo avere verso di loro una bontà tale da poter solo dire:cosl è Dio e ancora di ., I pIu.». Stilee scopo della nuova e, per quei tempi, rivoluzionaria comunità religiosa,sono riassunti nel comuni– cato che Madre Laura inviòaRoma per chiedere Decretum laudis, cioè l'approvazionedefinitiva della con– gregazione:«Cercare gli indigeni nella selva e awicinarli con un me– todoautenticamentematerno; inse– gnare nei loro stessi villaggi; cercare in ogni aspetto il miglioramento della sorte degli indigeni;continuare l'opera dei missionari con l'insegna– mento, scuole, ospedali;alleviare i missionari in ciò che è possibile,assi– stendoli secondo le disposizioni dei vescovi; rivolgersi allo stesso modo agli indigeni acui non può giungere l'azione di altre congregazioni». Madre Laura era animata da zelo incontenibile e lo trasmetteva alle sue suore.Organizzava lunghe e– scursioni nella foresta, a dorso di mulo,sotto il solecanicolare,con po– co ciboe molto entusiasmo, alla ri– cerca degli indigeni.Nei villaggi più lontani stabiliva nuovi centri o am– bulancias, dove le suore, con la loro presenza,rassicuravano gli indios cheerano persone,avevano un'ani– ma ed erano figli di Dio, cose negate da certi leaders civili e religiosi. Facendosi strada verso lemonta– gne, navigano in canoa su fiumi dal- Suora Laurita, collaboratrice dei missionari della Consolata, tra donne guairo in Venezuela. ■ ■■■ ■■■ la ripida correnteo in zattere co– struite dagli indigeni o da loro stes– se, le giovani Laurite si spingevano sempre più lontano,fino al Golfodi Urabà, in cerca dei caribes-kuna. SUCCESSI ECROCI Nei primi 1 O anni Madre Laura vi– demoltiplicarsi i frutti della sua tra– volgenteopera apostolica: indigeni scolarizzati e awiati sul cammino dellavita cristiana,altregiovani era– noarrivatea rafforzare le file delle ' suemissionarie.Seguirono anni se– gnati da pregiudizi, incomprensioni e disprezzoda parte della società e dai prelati che non comprendevano quello stile di essere «religioseca– pre» (secondo la loro espressione). Con la morte di mons.Crespo, lesuo– re dovetteroabbandonare i primi centri costruiti con tantoeroismo. «La comunità sembrava una barca rotta in mezzoal mare».Madre Lau– ra affrontò le awersità con la solita giovialità efede in Dio, infondendo coraggio alle sue figlie e aprendo nuovi campi di lavoro.Dopo aver migrato in varie località,Madre Lau– ra ottenne di stabilire il noviziato e la casa centrale aMedellin, in un terre– nochiamato Belencito.Qui si fermò sempre più a lungo,a causa della crescente obesità,che rendeva sem– pre più difficili i suoi viaggi. Negli ultimi 1 O anni, laMadre fu costretta avivere su una sedia a ro– telle, da dove continua a vigilare sul cammino della congregazione e,se– duta davanti aun piccolo scrittoio, arrivava con le sue letterea tutte le sue figlie. Inviò alcune suore in Ecua– dor (1940) e inVenezuela (1948). 1121 maggio 1949 iniziarono terri– bili sofferenzealle gambe, che si riempirono di pustole dolorose.Dal mese di settembredovette rasse– gnarsi a rimanere a letto,finché spirò serenamente,il 21 ottobre 1949,dopo42 anni di vita secolare e 33 di vita religiosa. Fu sepolta nella cripta della chiesa del Belencito,dove già riposavano i resti di suor lsabelitaTejada e di sua madre:suor Maria del Sacro Cuore. Allora la congregazione delle Lau– rite contava 467 religiose e 93 novi– zie; erano state fondate 122 case, di cui erano aperte90, irradiando il la– voro tra 22 popoli indigeni,la mag– gior parte in Colombia,altre in Ecua– dor e inVenezuela. N el 1930,Madre Laura si era recata aRoma, per chiedere l'approvazione pontificia del– la sua congregazione. In una delle visite alle basiliche romane, un prete lemostrò la galleria dei santi fonda– tori, i cui ritratti erano posti in belle nicchie.«In una di queste nicchie sa– lirà anche lei Madre» ledisse il prete. «Credo che,con queste gambe cosl pesanti, non riuscirò ad arrivare così in alto», rispose essa sorridendo. lnvece,il 25 aprile 2004,Giovanni Paolo II la elevò alla gloria del Berni– ni,dichiarandola beata e realizzando la profezia dello sbrigativo prete che l'aveva battezzata. ■ MC APRILE 2007 ■ 15

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=