Missioni Consolata - Marzo 2007

In alto:rifornimento in volo per un caccia F35 del progetto«JointStrikeFighter» (JSFJ. Sotto:unaltroesemplare dell'aereo da combattimento. Pagina precedente:basiUsa ebasi Nato in Italia. ■■■■■ alle paure che attanagliano i nostri stomaci».La scelta di stare accanto ai poveri ci sembra più aderente ai cri– teri evangelici che non aquelli detta– ti dalla «real politique». L acorsa agli armamenti èsem– prestata una iattura per i popoli della terra ed in particolare per i paesi del cosiddettoTerzoMondo: essa disperde enormi risorse che po– trebbero esseredestinatea risolvere i principali problemi dei paesi poveri. È urgente più che mai passare da una strategia di guerra ad una strate– gia di pace. La corsa agli armamenti in quantocontraria all'uomo ècon– traria aDio.Da un punto di vista pa– storale bisogna lavoraree impegnar– si per bandirequesta corsa folle per due ragioni principali: 1) non c'è nessuna proporzione tra i danni causati e i valori che si vorreb– bero salvaguardare; 2) armarsi per difendersi,quando le armi di difesa hanno un potenziale distruttivoenorme,come l'atomica, perdeogni sua ragione d'essere, giu– stificazione,e legittimità. Potremmo aggiungere che l'accu– mulo spropositatodi armi nellemani di pochi paesi, potrebbe spingere questi ad una politica di ricatto verso altre nazioni,mettendo a rischio il già precarioequilibrio dei diversi paesi della comunità internazionale. In più la corsa agli armamenti co– stituisce una profonda ingiustizia perchéafferma il primatodella for– zasulla ragione (questo èun leit– motiv cheaccomuna tutti i pontefici del secoloscorsofino a Benedetto XVl,nei loro incessanti appelli per la pace). La corsa agli armamenti è inoltre una vera pazzia perché spinge i rap– porti umani individuali e quelli poli– tici internazionali abasarsi sulla pau– ra dell'altrocreando attraverso il controllo dei massmedia, una specie di isterismocollettivo. La corsa agli armamenti diventa un mezzo per imporreallenazioni più deboli la propriavisionedel mondo. Tutto questo non è accettabile dalla co– scienza cristiana. La pace non è solo superamento del criterio di non belligeranza, è la riacquisizione di valori spirituali e i– deali che promanano dal vangelo, come la difesa della vita, la valorizza– zione della persona nella sua dignità ----------------------------------· MC MARZO 2007 ■ 49

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