Missioni Consolata - Marzo 2007
MISSIONI CONSOLATA determinante per la pace e il pro– gresso nella nostra regione». Gli stati dei Grandi laghi s'impe– gnano adar vita a un centro che promuova la democrazia nella re– gionee ristabilisca la leggedell'ordi– ne.Dovrà pure controllare che il pat– toapprovato dai capi di stato, sia e– seguitoda tutti gli stati e in tutti i suoi particolari. Dovrà preparare programmi di educazionealla de– mocrazia e alla partecipazione alla vita democratica dei loro paesi. Un'altra responsabilità del centro è quella di aiutare i governi a risolvere pacificamente le loro divergenze. Un fondo monetario di 225 milio– ni di dollari è stato approvato. Lo scopo è di promuovere lo sviluppo, l'integrazione economica e rico– struire le istituzioni distrutte da anni di guerre,specialmente nel Burundi, ■■ ■■ ■■■ Rwanda e Repubblica Democratica del Congo. Tutti gli stati presenti s'impegna– no adisarmare e ad espellere i grup– pi di ribelli che ancora si nascondo– no in certe zone, e operano contro altri stati limitrofi. li testo è molto forte e impegnativo.Dice: «Gli stati membri sono d'accordo che qualsia– si attacco contro uno o più di loro dovrebbe essereconsiderato come ' un attacco contro tutti loro.Se que– sto succede,ogni membro,nell'am– bito della difesa individuale e collet– tiva, assisterà gli stati attaccati». Gli stati del Kenya, Uganda e Su– dan s'impegnano a disarmare i gruppi di pastori e nomadi delle loro aree semi-deserte. Altri temi considerati anche se brevemente, sono stati la situazione delle donnee delle ingiustizie gene- Burundi: distribuzione di viveri agli sfollati interni. ralizzate e l'epidemia di Aids. I capi di stato sono determinati a rispondere in modo responsabile per proteggere le popolazioni da genocidi,crimini di guerra, la deci– mazione di etnie, crimini contro l'u– manità e severe violazioni dei diritti ' umani commessi da, o entro uno de– gli stati che hanno approvato l'ac– cordo. «La regione dei Grandi laghi ha problemi di sfollati,violenza sessua– le, aids,e altremalattie sociali» ha ri– cordato il presidente Kibaki. Un pro– tocollo del patto rende obbligatorio agli stati di proteggere,aiutare e cer– care soluzione per gli sfollati,stimati a 9,5 milioni nella regione. I rappresentanti della chiesa cat– tolica, presenti alla Conferenza,sono stati molto soddisfatti del pattoap– provato per la sicurezza, stabilità e sviluppo nella regione dei Grandi la– ghi.Secondo i vescovi presenti,l'ini– ziativa presa dai capi di Stato «offre una possibilità di iniziare un proces– so di riconciliazione che la chiesa pienamente approva». I vescovi han– noanche fatto appello alle popola– zioni che nel passato hanno speri– mentato guerre, ingiustizie, razzie,a «perdonare e riconciliarsi gli uni con gli altri, nell'interesse di una pacifica convivenza». DOPO LA FIRMA LA PARTE PIÙ DIFFICILE Al termine del summit, tutti i capi di stato si sono ritrovati unanimi nel– l'ammettere che il patto è stato un passo decisivo per la pace, il benes– sere e la cooperazione nella regione dei Grandi laghi.Tutto vero sulla car- • ta ma le sfide restano enormi.Quella della messa in opera del patto, il Kenya lo sta già violando, negando l'entrata dei rifugiati somali;la sfida del contributo delle nazioni ricche al fondo per le realizzazioni;la sfida della «moralità»nella gestione di quei fondi. «Penso sia possibile chiudere que– sto triste capitolo della storia della nostra regione - ha dichiarato il pre– sidente Kikwete - un capitolo carat– terizzato da conflitti, insicurezza, in– stabilità politica e perdita di oppor– tunità economiche».■ --------------------------------------------------------------------------------------------- MC MARZO 2007 ■ 45
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