Missioni Consolata - Marzo 2007

MISSIONI CONSOLATA con decine di famiglie in difficili con– dizioni economiche,che poi cercano di aiutare attraverso la condivisione dei loro problemi. Suor Lucia è risoluta nel tracciare una profonda analisi della società al– banese e non risparmia le critiche: «Violenza familiare, pregiudizi verso le persone con problemi di handi– cap,assenza quasi totale delle istitu– zioni,corruzione ancora molto viva: questi i maggiori problemi con cui abbiamo a che fare» enumera la suora,originaria di Tricase, paesino in provincia di Lecce. Suor Lucia,oltre ad abilecuoca,è anche infermiera;è lei agestire l'al– tra grossa attività del Qendra, l'am– bulatorio di neurologia pediatrica, dove ogni pomeriggio arrivano le famiglie i cui bambini hanno proble– mi legati alle terminazioni nervose. «Esaurimenti ed epilessia sono le malattie più frequenti,e si presenta– no già dai primi anni di vita» spiega la suora. Nell'area attorno aSaranda alme– no 5 mila persone hanno problemi di natura epilettica,dicono gli ultimi studi.Una delle percentuali più alte d'Europa, superioreanche alle zone dove è alta la concentrazione di ra– diazioni.«A questi problemi se ne aggiungonoaltri, di natura psicolo– gica, legati a quelloche è successo nel 1997» continua suor Lucia. Nell'ambulatorio,ad accogliere le centinaia di piccoli pazienti,lavora– no vari pediatri ed esperti di neuro– logia;alcuni arrivano direttamente da Tirana almeno una settimana al mese. L'ambulatorio è l'ambito in cui la fondazione Mariani ha dedicato i suoi sforzi maggiori nell'aiutoalle suore. Per un semplicemotivo:lo . ■■ ■■■ ■■ Bambino ricoverato nel dispensario delle Marcelline. La guida turistica Emirjeta Roboci tra le rovine di Butrinto. scopo principale della Mariani,da ol– tre 20 anni,è il sostegnoa chi si de– dica alla neurologia infantile, in Italia e nel mondo. Quello delle Marcelline è l'unico centro medico specializzatodel sud dell'Albania,anche perché l'ospeda– lecittadino è fatiscente e pocoat– trezzato,a cominciare dai medicinali. Suor Lucia questo lo sa bene.Ciò che pochi sanno è che la religiosa ha il suo segreto-miracolo: una stanzet– ta, chiusa ermeticamente,adibita a dispensario medicinale.Centinaia di medicine diverse, di vario tipo, non solo neurologico,arrivate da varie donazioni italianeed internazionali. «Questo piccolo tesoroè vitale per molti albanesi - confessa la suora - anche perché molti di loro non si fi– dano acomprare medicinali fabbri– cati nel proprio paese». La ragione? «Avolte quello che c'è scritto sulla confezione non corri– sponde alla realtà - spiega suor Lu– cia-. Le farmacie, forse approfittan– dosene un po' troppo,consigliano alla gente di comprarequelle inter– nazionali,che però costano dieci volte tanto».Molte famiglie non ce la fanno, per questo la suora ha il suo «forziere»,al quale attinge con molta cautela. IL COMPUTER DI MARICRUZ Anche suor Anna e ledue suore messicane sono infermiere e sono un validoaiutoa suor Lucia.Ma oltre all'asiloe all'ambulatorio, leMarcelli- neaSaranda si occupano di forma– zione e promozione umana:corsi di artigianato,tessitura,turismo e informatica riempiono i pomeriggi al Qendra. SuorMaricruz è la respon– sabile e, da come si muove sul com– puter, si può dedurre la sua abilità d'insegnamento informatico.«Cer– chiamo di dare ai giovani strumenti per trovare lavoro»dice la suora. I risultati dei primi anni di corsi fanno ben sperare.Ad esempio,gra– zie al corso di operatore turistico, la 25enne Emirjeta Roboci lavora oggi come guida alle vicine rovine roma– ne di Butrinto. La ragazza ha inoltre avviato la prima esperienza di turi– smo responsabile nella zona, rice– vendo alcuni turisti italiani e portan– doli nei luoghi che il turismo tradi– zionale non contempla. Tra questi vi è il piccolo villaggio di Shendelli, situato in un lembo di terra vergine, tra due enormi laghi naturali, una visualea 360gradi, dal– la quale si vedono le case di Corfù. La particolarità di Shendelli,però, è nella sua gente:almenocento fa– miglie rom,originarie del nord del– l'Albania, arrivate in queste terre nel 1996. Vittime di pregiudizi da parte dei locali,queste persone hannovis- ' suto per anni in baracche,fino a quando le suoreMarcelline,tramite aiuti internazionali, hanno dato loro quella dignità che era negata. Ora,con case in muratura, piccole attività commerciali legate all'agri– coltura e all'artigianato, riescono avi– vere senza patire la fame. «Ma ora bi– sogna insegnare ai loro bambini a leggeree a scrivere»,dice suor Da– niela.Un altro piccolomiracolo da compiere.Un'altra bella storia da rac– contare, un giorno non lontano. ■ MC MARZO 2007 ■ 23 ✓

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