Missioni Consolata - Marzo 2007
MISSIONI CONSOLATA Sopra, l'antica missione di Nabasanuka. A destra, Tucupita: padre Vi/son Jochem fa prowiste per la missione di Nabanasuka. della scuola secondaria, che qui chiamano liceo. Per di più, anche l'insegnamento nella scuola elementare non eccelle per serietà e rendimento,per la mancanza di insegnanti professio– nalmente qualificati.Ed è compren– sibile:quale insegnante o professore (edottore) èdispostoa vivere su una palafitta, isolato dal resto del mondo, in piccoli villaggi privi di o– gni comodità e in un ambiente total– mente estraneoalla propria cultura? Il vicariato apostolico di Tucupita ha datovita auna bella iniziativa, in collaborazione con l'Università pe– dagogica Libertador (Upel) di Mara– cay di Caracas:duevolte al mese,du– rante il fine settimana, alcuni profes– sori di questa università vengono a Nabasanuka per svolgere un pro– gramma di formazione professiona– le per insegnanti warao. Nel giro di tre anni essi dovrebbero essere pre– parati per assumere la responsabi– lità di tutti i settori della scuola. lntanto,a partire da ottobre 2006, con l'inizio dell'anno scolastico,an– che noi missionari siamo coinvolti nell'insegnamento nelle classi del li– ceodi Nabasanuka, l'unico in tutto il ■■ ■ ■■■■ territorio della missione, dove con– fluiscono st udenti provenienti da una quindicina di comunità. Ce lo ha chiesto la comunità eabbiamo ac– cettato volentieri.La presenza nella scuola secondaria, oltreall'opportu– nità di contribuirealla loro prepara– zione accademica,ci offre I'opportu– nità di entrare nel mondodei giova– ni warao edi accompagnare la loro crescita umana,culturalee religiosa. Tale formazione sta diventando un problema sempre più preoccu– pante. li bombardamento dei canali televisivi riversa sui giovani warao i nuovi modelli di vita dalla globaliz– zazione,erodendo i loro valori cult u– rali e provocando un senso di infe– riorità di fronte alla cultura domi– nante. Per noi è un compito in più,che si aggiunge aquello prettamentedi e– vangelizzazione,ma siamo convinti che anche questo contribuisce al Sopra: a sinistra, padre Lisandro Rivas, superiore dei missionari della Consolata in Venezuela, epadre Josiah K'okal, autore di questo articolo; a destra, chiesa della missione di Nabasanuka. processo di autoaffermazione edi sviluppo della popolazione warao. I giovani mostrano molto entusiasmo e vogliadi imparare; ma,anche in questoambito,mancano spessogli arnesi del mestiere: cioè i libri di te– sto. Per questo anno abbiamo biso– gno di 800 testi, e ci stiamo organiz– zando per raccattarli,sempre confi– dando nella Prowidenza. A Ila fine del 2006 sonoarrivate a Nabasanuka quattro suore della Consolata,completan- do cosl il quadro del personale pro– grammato per questa nuova awen– tura missionaria.Ma siamo in con– tatto anche con alcuni laici,che un giorno potrebbero venire a condivi– dere la nostra awentura. Oltre adare nuovo impulsoalle nostre attività di evangelizzazione e promozione umana,continuiamo a sognare nuovi progetti.Unodei quali riguarda la costruzionedi un salonemultiuso, per facilitare la for– mazione degli agenti di pastorale, il , cui numero continua ad aumentare, edare vita a nuove iniziative per ac– celerare il processo di recuperodella cultura della popolazione warao. Il progetto èambizioso e costoso; ma abbiamo pazienza. In queste ter– re del delta,terre di pura acqua,con– tinuiamo a coltivare il sognodi Dio: «Che tutti giunganoalla conoscenza dellaVerità» senza perdere i valori della propria cultura. ■ MC MARZO 2007 ■ 19
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