Missioni Consolata - Marzo 2007

- ■ VENEZUELA ■■ ■ ■■ ■■ ■ rie località,ma anche per l'approwi– gionamento del carburante. In Ve– nezuela la benzina costa poco,ma il rifo'rnimento più vicino si trova aTu– cupita:ciò significa sette ore di cu– riara nell'andata e altrettante nel ri– torno. e onsiderando il numerodico– munità e le distanze da per– correre per raggiungerle,ci è impossibile visitarle con frequenza e svolgervi un lavoro in profondità. Per questo abbiamo scelto come priorità assoluta la preparazione di IL DELTA DELL'ORINOCO 1 1più grande del Venezuela e terzo dell'Amtirica del Sud, l'Orinoco è uno dei fiumi più ricchi d'acqua del mondo, con una porta media di 38 mila litri al secondo. Nasce vicino al confine con il Brasile nella parte meridionale del Venezuela e scorre per 2.150 km; attraver– ~ata Ciudad Guayana, si dirige verso l'Oceano Atlantico, trasfor– mandosi in una complessa rete idrografica, dividendosi in numerosi r_ami, canali, lagune, che s'intrecciano tra loro fino a raggiungere, dopo oltre 200 km, l'Oceano Atlantico, con una superficie appros– simativa di 22 mila kmq. Gli ecosistemi terrestri e acquatici sono caratterizzati da una gran– de diversità biologica. L'area terrestre è coperta da una fitta foresta tropicale che conta circa 2 mila specie di piante, poi: ricchezza di ue> celli (464 specie), rettili (76 specie), anfibi (39 specie), mammiferi (151 specie), pesci (410 specie). Una grande quantità di invertebrati. Le terre del Delta del Rio Orinoco sono abitate da tempi remoti da una etnia indigena, i warao, che significa «gente di curisrs» [canoa). Sono oltre 100 mila. Viwno in villaggi, formati da famit;Jlie unite fra loro da forti legami di solidarietà e mutuo aiuto. Le direzione e il con– trollo della comunità è affidato al più anziano, chiamato «sldsma». I warso sono esperti pescatori con varie tecniche e metodi di pe– sca, la quale costituisce la principale fonte della loro alimentazione. Sono po, cacciatori, esercitando una caccia di sussistenza. L'agricol– tura è esercitata in P-icco– le aree [conuch,] e si basa sulla coltivazione dell'«o– cumm>, una pianta erba– cea con tubercoli comme– stibili, che rappresentano attualmente il «pane» dei wsrso. 18 ■ MC MARZO 2007 Giuseppe Bono Padre Vi/son indica la posizione della missione di Nabasanuka alle foci dell'Orinoco. Ritratto di bimba warao. animatori e catechisti, i quali, in no– stra assenza,assicurino l'assistenza religiosa ai gruppi cristianamente già formati e promuovano l'annun– cio del vangelo in quelli ancora da e– vangelizzare. Tale priorità fa parte anche del programma pastorale del vicariato apostolico di Tucupita. Non ci resta che inserirci nel progetto.Anzi,ab– biamo già iniziato con la formazione di catechisti in tre comunità: Naba– sanuka, Bononia e Araguabasi.Ab– biamo circa 40 persone,uomini e donne, che frequentano il centro di Nabasanuka,che stiamo attrezzan- docon computer,fotocopiatrice e materiale didattico vario.Ma il pro– blema più grande rimane quello del , trasporto: abbiamo creato un picco– lo fondo perfare fronte ai viaggi dei catechisti,senza pesare sulle loro ta– sche vuote. Efino ad ora la Prowi– denza non vi ha fatto mancare nulla per coltivare i nostri sogni. Altri sogni nel cassetto riguardano la promozione umana.Alla povertà economica,infatti,si aggiunge quel– la scolastica e sanitaria:il governo venezuelano ha praticamente la– sciato gli abitanti del delta in uno statodi abbandono. Sotto l'aspetto sanitario il discorso è molto breve: in tutta la regione (15 mila kmq) c'è un solo dispensario, con un solo dottore residente, che si è offerto volontariamente di pren– dersi cura di questa gente. Per quanto riguarda l'istruzione,in tutto il territorio ci sono solodue scuole secondarie.Ciò significa che la stragrande maggioranza dei gio– vani si fermano alle elementari,sen– za la possibilità di completare il ciclo

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