Missioni Consolata - Febbraio 2007
Come sta Fatou? IN VIAGGIO TRA MALATTIE E Malattie dimenticate (6): parassitosi e nuove strategie .••....................••.••..•.. ...........................•... .... ........... •...•••......... ... .... .... .....•.•• •. . GIOCARE D'ANTICIPO I ntervenire prima che sia troppo tar– di, giocare d'anticipo le carte che si hanno a disposizione contro una serie di malattie intestinali diffuse nei paesi poveri. Questa la nuova strategia che intende seguire l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) contro le patologie che interessano oltre un miliardo di persone nel mondo. I FARMACI COMEI VACCINI Oltre il 70% dei paesi a basso e medio reddito fa i conti con la presen– za sul territorio di malattie tropicali dimenticate, che uccidono o rendono invalidi, lasciando segni permanenti , sulla vita delle persone e delle loro , famiglie, oltre che sulla società e sull'e– conomia. Secondo i riportati dell'Oms, tutti i paesi a basso reddito si confron- ' tano con almeno 5 fra le malattie dimenticate, e spesso gli abitanti ne hanno più di una. Sono condizioni dif– fuse soprattutto fra le popolazioni povere, che vivono in regioni con clima tropicale e subtropicale; i bambini sono quelli più a rischio e la diffusione delle infezioni è collegata all'utilizzo di acqua non sicura e condizioni di vita e igieniche scadenti. le malattie su cui in particolare dovrebbe concentrarsi la nuova strate– gia annunciata dall'Oms sono: cecità del fiume (oncocerchiasi), elefantiasi (filariasi linfatica), schistosomiasi e le elmintiasi collegate a condizioni igieni– che scadenti. Accanto a queste, viene sottolineata la possibilità di uno sfor– zo integrato per la prevenzione e il controllo di una quinta malattia, il tra– coma (vedi riquadro). A fine ottobre l'Oms ha reso nota la scelta di adottare una nuova strategia, insieme con oltre 25 organizzazioni, nei confronti di queste infezioni che, se prese troppo tardi, portano invalidità e complicanze gravi. «la terapia farmaco– logica preventiva non impedisce necessariamente il verificarsi dell'infe– zione - chiarisce Lorenzo Savioli, diret- 6B ■ MC FEBBRAIO 2007 Sono in partenza programmi integrati per curare le malattie parassitarie, bloccando sul nascere l'infezione e le sue complicanze. di Valeria Confalonieri medico e giornalista PeaceReporter ( www.peacereporter.net) tore del Dipartimento per il controllo delle malattie tropicali dimenticate dell'Oms -. la prevenzione con farma– ci migliora immediatamente la salute e previene malattie irreversibili nell'adul– to. Come con le vaccinazioni proteg– giamo le persone per tutta la vita da diverse malattie prevenibili, l'utilizzo regolare e coordinato di pochi farmaci può proteggerle da quelle parassitarie, migliorare il rendimento scolastico dei bambini e la produttività economica degli adulti•. UNITI PER LO STESSO OBIETTIVO I passi da compiere sono raccolti in un manuale: Preventive Chemothe– rapy in Human Helmintiasis. Il primo passaggio importante prevede lo sfruttamento ottimale delle risorse disponibili. In pratica, viene sottolinea– ta l'utilità di pensare in modo globale a queste malattie, anche se richiedono terapie differenti, per utilizzare al meglio mezzi e strategie comuni di controllo ed eliminazione. Un secondo passaggio prevede il coordinamento del lavoro dei diversi attori in campo (una dozzina di agen– zie, organiz.zazioni non governative, aziende farmaceutiche, ecc.), per met– tere a frutto le diverse esperienze e arrivare al raggiungimento del risultato comune. Spiega Francesco Rio, del Dipartimento per il controllo delle malattie tropicali dimenticate del– l'Oms: «Si sta parlando di paesi dove queste malattie sono diffuse e dove quindi, spesso, sono già presenti e in funzione programmi specifici, ma ognuno va un po' per conto suo. 1..'.o– biettivo che ci si prefigge è integrare i diversi programmi e farli funzionare insieme, secondo le indicazioni fornite dal manuale sull'utilizzo dei farmaci a disposizione. Il tutto tenendo sempre in considerazione la prospettiva della zona in cui si opera». Il passaggio dalla teoria alla pratica farà i conti quindi con i diversi conte– sti, possibilità e rischi locali: «In genere possono essere portati avanti pro– grammi nazionali, ma in alcuni paesi il lavoro è organizzato a livello di distret– to, per differenze locali legate all'e– stensione geografica ampia o alla pre– senza di ecosistemi variabili, con zone caratterizzate da gran secco e zone con foreste». IL DOTTOR CARLO URBANI Su una base comune, ogni paese inserirà le sue specificità e, con gli stru– menti già a disposizione, si comincerà ad affrontare le malattie parassitarie in un nuovo modo, coordinato, ovunque sia possibile. «Naturalmente alcuni paesi cominceranno prima, perché maggiormente sensibilizzati, o con un sistema sanitario più ricettivo, o anco– ra perché più piccoli e con meno diffi– coltà operative locali»dice Rio, e sot– tolinea: «Il programma andrà avanti per tappe successive. la novità è soprat– tutto nella filosofia con cui verranno dati i farmaci: non solo per curare, ma soprattutto per prevenire, fino a porta– re questi interventi al pari delle vacci– nazioni, che fanno parte del sistema sanitario». Una novità nell'approccio alle malat– tie tropicali che fa pensare all'epide– miologo italiano Carlo Urbani e al suo lavoro, in Cambogia come in Vietnam. ----- -------------- ------------------- -----------------·-
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