Missioni Consolata - Febbraio 2007
Gli inquinanti atmosferici assediano le città Benzene, polveri sottili, ozono. Si tratta di nomi ormai entrati nel linguaggio comune, ma senza che la loro conoscenza producesse effetti positivi. Sono soltanto aumentate le diatribe e lo scaricabarile delle responsabilità. Qual è il peso del traffico automobilistico nell'inquinamento? Le marmitte catalitiche servono? La benzina «verde» è efficace? Un'analisi competente che evidenzia la gravità di un problema la cui soluzione pare lontana. Enon soltanto per colpa delle istituzioni pubbliche... L a qualità dell'aria è certamente uno dei requisiti essenziali per la nostra salute e per il nostro be– nessere. Purtroppo gli inquinanti at– mosferici, soprattutto nei grandi cen– tri urbani, rappresentano una grave minaccia alla salute. Secondo una recente valutazione della «Organizzazione mondiale della sanità» (World Health Organization, Who), il peso delle pa– tologie correlate agli inquinanti at– mosferici è di circa di 2.000.000 di morti premature per anno, a livello mondiale. Questa valutazione tiene conto sia dell'inquinamento degli spazi aperti, che di quello degli ambienti confinati, dove ha un peso rilevante l'utilizzo di combustibili solidi, come il carbone ed il legname. L'Oms ha perciò predi– sposto delle linee guida, per ridurre l'impatto sulla salute da parte degli inqui– nanti atmosferici. Sulla base di queste indica– zioni, in Italia,il Decreto ministe– riale (Dm) n° 60 del 2 aprile 2002 ha TIRA PROP UNA BRUTTA ARIA MC FEBBRAIO 2007 ■ 53
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