Missioni Consolata - Febbraio 2007
■ RWANDA riane: invito alla preghiera,alla con– versione e alla penitenza salvifica. Ma ciò che fa di Kibeho un evento particolarmente impressionante è che, il 19 agosto 1982, i tre veggenti ebbero la visionedei massacri che ci sarebberostati di Il apochi anni in Rwanda. «Abbiamo vistogente che si uccideva, corpi decapitati,fiumi di sangue lungo le strade»raccontava– no i veggenti. Inizialmente le apparizioni furono Elisa aiuta una mamma a pestare il granoturco. 52 ■ MC FEBBRAIO 2007 ■■ ■■ ■■■■ accoltecon sospettoe scetticismo; i più benevoli pensavano che gli or– rori annunciati riguardassero il Bu– rundi. Poi,dopo 7 anni di indagini e il lavoro di una commissione medica internazionale, il vescovoapprovò il cultodellaVergine e la costruzione di una chiesa dedicata alla Madonna dei dolori. Eproprio in quella chiesa,il 7 apri– le 1994, si rifugiarono circa 20 mila tutsi e hutu moderati.I tutsi che si trovavano in chiesa vennero fatti u– scire emassacrati ad uno ad unoa colpi di machete.Quelli che non u– scirono vennero uccisi con le grana– te in chiesa.Tra levittime ci furono anche duedelle tre veggenti. Quando il Fronte patriottico rwan– dese giunse al potere,a Kibeho si ri– fugiarono decine di migliaia di hutu, per sfuggirealla vendetta dei tutsi, formando un enormecampo profu– ghi, sotto l'assistenza di organizza– zioni internazionali.Ma il 18 aprile 1995 l'Esercito patriottico rwandese cinsed'assedio il campo,con losco– po di controllare i rifugiati,arrestan– do i sospetti di genocidio e riman– dando il resto alle proprie case. La gente, presa dal panico,cercò di rompere il cordone militare e scappare aperdifiato,sotto i colpi dei soldati. Le strade furono cospar– se di sangue, come nella visione proposta ai veggenti 14 anni prima. Si parla di oltre 8 mila vittime, colpi– te alle spalle; 4 mila secondo leauto– rità rwandesi. Ma per Kibeho non era ancora fini- Tre reggiani con studenti della scuola elementare di Munyaga. ta. Le autorità rwandesi,in maggio– ranza tutsi, volevano confiscare il santuario e trasformarlo in mauso– leo del genocidiodel 1994.11 vesco– vo locale,mons.Augustin Misago si oppose, cosl pure la Santa Sede, spiegando che la chiesa non poteva diventare simbolo della memoria so– lo per una parte del popolo,ma do– veva essere luogo di riconciliazione. Proprio da Kibeho, il presidente del Rwanda lanciòcontro mons.Mi– sago l'accusa di genocidio nel 1999. Arrestatoe condannatoa morte, do– po un processo farsa durato tutto l'anno del giubileo,il vescovo fu poi assolto da un giudice di buon senso. Oggi il santuariodi Kibeho,con le Teresa, una delle maestre della scuola di Munyaga. sue travi e capriate di legno affumi– cate, rimane un monito contro ogni ideologia razzista di purezza etnica e continua ad accoglieremigliaia di pellegrini di ogni etnia desiderosi di pace e riconciliazione. A Munyaga,luogodella nostra esperienza, 700 ragazzi di tut– te leetnie hannogiocato e cantato e ballato spensieratamente. Abbiamogettato un piccolissimo seme di speranza, nell'attesa che cresca e maturi con frutti di pacifica convivenza, cancellando il velo di tri– stezza che ancora awolge lemille colline del Rwanda martoriato. ■
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