Missioni Consolata - Febbraio 2007

l'informazione tra Nord e Sud: a una crescente e dominante affer– mazione delle tecnologie, e quindi del potere informativo, si contrappone un impoverimento della capacità di «farsi ascoltare» da parte dei soggetti (paesi, po– poli, comunità) meno dotati di mezzi. Qualcuno ha parlato di una nuova forma di sfruttamento in cui, alle risorse naturali e alle materie prime, si sono sostituite le informazioni che provengono dai paesi più poveri. I più audaci si sono spinti perfino a parlare di «colonizzazione mediatica». I CIRCUITI INFORMATIVI E CiLI OLIGOPOLI Oggi le quattro maggiori agen– zie stampa del mondo gestiscono da sole 1'80% del flusso di notizie: si tratta delle statunitensi Associated Press e United Press lnternational, della britannica Reuters e della francese France Press. La quasi totalità delle infor– mazioni provenienti dal Sud del mondo passa attraverso queste grandi agenzie di stampa prima di raggiungere i nostri giornali e i nostri telegiornali. Lo spazio che esse dedicano ai paesi più poveri è stimato intorno al 1O - 30% delle notizie complessive. L'esclusione di larga parte del Sud dai circuiti informativi è sol– tanto una parte del problema. In realtà, l'aspetto più preoccupante è il crescente predominio e la fre– quente manipolazione, da parte dei paesi più ricchi, dell'informa– zione proveniente dal Sud. Il ge– nere di notizie di provenienza dal Sud che trovano ospitalità nei no– stri mass media sono general– mente quelle che le grandi cen– trali di comunicazione (le poche agenzie internazionali e i potenti network televisivi) decidono di trasmettere, secondo una scelta che rispecchia la cultura e gli in– teressi occidentali. Inoltre, la di– stribuzione delle informazioni che dal Sud riescono a raggiun– gere il Nord segue ancora criteri che rispecchiano gli antichi le– gami coloniali, di fatto ancora operanti: le notizie provenienti dall'Africa Orientale hanno ac– cesso prevalentemente ai media inglesi; quelle dell'Africa Occidentale ai media francesi, e così via. Gli Stati Uniti sono i primi esportatori di informazione e di programmi nel mondo; ma oc– corre ricordare che sono statuni– tensi anche i sistemi di controllo, il management, le norme di rego– lamentazione dei sistemi televi– sivi. Sono compagnie statunitensi quelle che hanno assistito, con la loro consulenza tecnico - organiz– zativa, la creazione dei sistemi e -------------------------------------------------------------------- MC FEBBRAIO 2007 ■ 39

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