Missioni Consolata - Febbraio 2007

vedere i raccolti e di migliorare l'utilizzo dei terreni nei paesi in via di sviluppo, magari antici– pando i segni premonitori di cata– clismi naturali. SE LA SALUTE Vl('\CiCilA SU INTERNET Econfortante sapere che le tec– nologie possano influire sui pro– cessi di inclusione sociale o fron– teggiare i guasti ecologici sempre in agguato. Lo sviluppo umano è però una realtà più vasta e com– plessa. Per cominciare, si po– trebbe obiettare che esistono bi– sogni ben più urgenti: la salute, per esempio. Per la maggior parte degli ope– ratori sanitari dei paesi del Sud l'accesso all'informazione è un problema: i testi per la forma– zione sono spesso antiquati e l'informazione sui farmaci più re– centi o sui trattamenti preventivi è limitata. I medici si sentono iso– lati perché non hanno la possibi– lità di chiedere un consulto nell'e– mettere la loro diagnosi. La rete satellitare Hea/thNet ( www.healthnet.org) , creata nel 1989, offre servizi e strumenti a circa 4.000 operatori sanitari in più di 30 paesi del mondo. Un esempio ci può aiutare a com– prendere di quali servizi si tratta. In un remoto villaggio dell'Africa equatoriale alcune in– fermiere adoperano una teleca– mera digitale per acquisire le im– magini di alcuni alimenti, scari– carle su un computer portatile e portarle da un medico affinché le esamini. Nel caso in cui questi debba valutarle ulteriormente, può spedirle via internet in Gran Bretagna, dove vengono sottopo– ste allo studio di specialisti di tutto il mondo. Oggi un software di compressione permette di ri– durre enormemente un'immagine a raggi X senza perdita di infor– mazione, e di spedirla senza diffi– coltà attraverso qualsiasi rete esi– stente di telecomunicazioni. Qualche interrogativo con:,incia timidamente ad affacciarsi. E sag– gio spendere tante risorse per una struttura vasta e imponente quale HealthNet? «L'Africa non ha bisogno di tecnologie sofisticate» sostiene Maria Musoke, esperta di informazione medica in un progetto ugandese. Maria ha ot– tenuto ottimi risultati, nella pre– venzione della mortalità infantile, grazie all'uso di semplici walkie– talkie. La telemedicina - sostiene Maria - è un'applicazione dal grande potenziale, ma i costi at– tuali ne fanno uno strumento ir– realistico. Per spezzare l'isola– mento dei medici africani, il vero problema di questo continente, basterebbe un semplice compu– ter, dotato di una connessione in– ternet e collocato nella maggior parte dei centri sanitari. LA «GRAMEEN PHONE»: PICCOLO È BELLO I progetti faraonici di grandi reti continentali, le immagini patinate di giovani africani intenti a navi– gare in internet compiacciono certamente i governi, i diploma– tici e gli editori di riviste di massa. Sono però di dubbia uti– lità per la popolazione locale. L'autentico successo arride più frequentemente ai progetti di pic– cole dimensioni, fondati su tecno– logie accessibili e facilmente re– plicabili. «Piccolo è bello», scri– veva Schumacher qualche decen– nio fa, ma la sua lezione è valida ancora oggi. Dopo l'assegnazione del pre– mio Nobel per la pace 2006 a Muhammed Yunus, inventore del microcredito, tutti conoscono la sua creatura: la Crameen Bank, la «banca dei poveri». Meno cono– sciuta, probabilmente, è la sorella Crameen Phone, la «compagnia telefonica dei poveri», che ha esteso il modello del microcredito alla telefonia rurale del Bangladesh. Beneficiario, in que- ■ MISSIONI sto caso, è un imprenditore lo– cale, solitamente una donna, cui viene prestato il denaro per ac– quistare un telefono cellulare, de– stinato ad essere utilizzato dai suoi compaesani. La domanda di questo servizio di comunicazione è dawero elevata. Sappiamo che, a causa della debolezza del mer– cato del lavoro locale, molti sono costretti a emigrare e i telefoni costituiscono un prezioso canale per mantenere legami sociali e fa– miliari, oltre che per garantire il flusso delle rimesse verso le fa– miglie. Non è tutto: per comprare e vendere i beni prodotti sono ne– cessari frequenti viaggi verso i mercati delle località centrali di una regione. Il servizio telefonico permette a molti di consultare i propri contatti nelle città e di ot– tenere da loro le informazioni re– lative ai prezzi di mercato, rom– pendo il monopolio dell'informa– zione che appartiene ai mediatori e riducendo i rischi di sfrutta– mento. Le chiamate telefoniche possono sostituire un viaggio in città, che ai contadini costerebbe dieci volte più di una chiamata, e li aiutano a ottenere prezzi più equi per i loro raccolti. L'esempio ci insegna che non sempre le tecnologie migliori sono le più avanzate o quelle di ultima generazione. Saper inte– grare antico e moderno, facendo coesistere vecchie e nuove tecno– logie, è uno degli ingredienti fon– damentali di una iniziativa di suc– cesso. -------------------------------------------------------------------- MC FEBBRAIO 2007 ■ 33

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