Missioni Consolata - Febbraio 2007
MISSIONI CONSOLATA Lima:il panorama ela Plaza Mayor. di pioggia, la realtà parla di qualche disagio in più,insignificante nella vi– ta di stenti di questa gente ridotta in miseria. e ome altrove,anche nelle ba– racche di Lima povertà e ma– lattia vanno di pari passo. Sporcizia e malnutrizione rendono la vita difficile.Ma da qualche tempo c'è ben altro che si insinua da queste parti:si chiama aids, e sta proliferan– do,soprattutto fra i giovani. All'inizio la diffusione della malat– tia era rimasta un segreto che dove– va rimanere «custodito»nella barac– ca.Solo negli ultimi anni le cose so– nocambiate. Più assistenza e prevenzione hanno portato più con– trollo e qualche piccolo miracolo. Unodei più significativi di questi miracoli lo si trova immergendosi nel centro storico di Lima,in un quartiere popolare dal nome ingan– nevole di Barrios Altos (quartieri alti). Qui di turisti ne passano,ma è un mordi e fuggi; vedono le cose im– portanti: la chiesa di San Francesco, con le sueenormi catacombe, Plaza Mayor, la pi_azza principale in cui si trova il Parlamento. Proprio a due passi da Pfaza Mayor,dal 1995esiste un luogoco– nosciutocome HogarSan Comi/o, centro di accoglienza per le persone sieropositive. Qui pochi uomini,con il loro intenso lavoro, ridanno spe– ranza a decine di famiglie che con il «sida» (versione spagnola di aids) ■ ■■ ■■■ combattono una dura battaglia quotidiana. Questi uomini sono preti dell'ordi– ne di San Camiliode Lellis.La loro prima presenza nel cuore di Lima data metà secolo xv111, quando apri– rono una casa di formazione voca– zionale nella parte nord del Conven– to de la buenamuerte, ancora oggi attiguo all'HogarSan Comi/o. Nell'Hogar,camilliani italiani,peru– viani e di altre nazioni accolgono in particolare le madri che hanno con– tratto la malattia con l'obiettivoche i loro figli nascano sani.Un miraco– lo? Di certo un grande traguardo raggiunto,a livello scientifico e, quindi, umano.Un'innovazione che permette di salvare migliaia di vite. Lo sa bene padreZeffirinoMontin, l'anima fondatrice dell'Hogar, che, proprio per la sua attività missiona– ria,è stato nominato un paio di anni fa Cavaliere della Repubblica italia– na. «Siamo partiti con pochi mezzi, ma tanta speranza, unita alla voglia di fare - dice padre Zeffirino -.Oggi contiamo sempre di più; lo si capisce dal crescente numerodi persone che arrivano fin qui da tutte lezone disagiate di Lima». I numeri la dicono tutta sull'auto– revolezza che il Centro ha acquisito negli 11 anni di attività:400 persone ospitate, almeno6 mila beneficiari diretti delle cure contro lamalattia e 20 mila beneficiari indiretti.Alle me– dicine, i gestori dell'Hogar alternano il lattematernizzato, il vero antidoto che salva migliaia di bambini dall'in– fezione sicura.«Oltrea distribuirlo all'Hogar, con duegruppi di medici, operatori e volontari,andiamoa portarlo direttamente nelle case dei malati, soprattutto quelli più poveri» continua padre Zeffirino. MC FEBBRAIO 2007 ■ 21
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