Missioni Consolata - Febbraio 2007
■ SUDAFRICA .■■ ■■ ■■■■ ---------------------------------------------------------------------------------------------------------- piscono perfettamente questa visio– ne del mondo,ma la condividono: ne fanno parte. Essi appartengono a due mondi,quello tradizionale e quello cristiano,che non si sono an– cora armonizzati. Equesto crea non poco disagio tra i cristiani:alcuni giungono perfi– no a stigmatizzare il mondo tradi– zionale e i suoi metodi di guarigio– ne, ma poi sono felici di farvi ricorso, quando sperimentano disgrazie e sofferenze.È ormai di dominio co– mune l'osservazione di G.C.0o– sthuizen, professore di Scienza delle religioni all'Università di Durban: «Durante il giorno e nelle conversa– zioni molti fedeli delle chiese stori– che si dissociano dalle chiese indi– gene, ma sono presenti nei raduni notturni di guarigione» (0osthuizen 1992).Edurante tali riunioni non si Alcunimembri del coro, durante una celebrazione liturgica, agitano un simbolo del poteresacro dell'isangoma. fa altro di diverso da ciò che fanno le izangoma nelle cerimonie di gua– rigione. Tale disagio deriva dal fatto che i cristiani continuano afar parte della visione cosmica africana e credono nella presenza degli spiriti ancestra– li, ma sono incerti su come concilia– re la credenza nella mediazione de– gli spiriti con il nuovo contesto cri– stiano.Tale inquietudine è sentita soprattutto in molti cattolici, quan– do vedono che alcune izangoma frequentano la chiesa e desiderano ricevere l'eucaristia. «Possono le i– zangoma ricevere la comunione?» si domandano, dal momento che esse pretendono di ricevere conoscenza esoterica, chiaroveggenza e poteri di guarigione dagli antenati e non da Gesù Cristo.Anzi,tale potere è percepito in opposizione o in com– petizione con quello di Cristo.Cristo e gli antenati sono visti come due autorità spirituali differenti.Per que– sto alcuni cattolici sostengono che non si può essere fedeli a tutti e due. CHIESE INDIPENDENTI Se alla luce della fede cristiana gli antenati non hanno quel potere straordinario accordato lorodalla tradizione africana, nedovrebbe de– rivare una riduzione radicale del loro ruolo tra gli esseri viventi.Invece l'ab– bondante presenza di indovini e i– zangoma,quali interpreti emediatori degli spiriti ancestrali,dimostra che è ancora molto forte la credenza nel poteresovrumanodegli antenati e l'esistenza di demoni e spiriti maligni in giro per il mondo. Tale sistema di credenze tradizio– nali è stato adottatoda varie chiese indipendenti africane, nelle quali vengono miscelate lecredenze tradi– zionali africane e alcuni elementi provenienti dal cristianesimo. Esempio significativo di tale sincre– tismo è rappresentato dalla chiesa zionista, i cui «profeti»sono la versio– nemoderna degli indovini tradizio– nali:si dicono chiamati da un antena– to e dallo Spirito Santo; in alcuni casi lo Spirito Santo rimpiazza lo spirito ancestrale. / Le due tradizioni norrsfanno co– modamente assieme:è un caso di vi– novecchio inotri nuovi.I riti di guari– gionecelebrati nellechiese indipen– denti sono gli stessi compiuti dalle izangoma.Se da una parte il contesto sociale offertoda tali chiese sembre– rebbe liberare i cristiani dallo stigma legato alle credenze africane nella stregoneria enegli spiriti maligni, dall'altra sonoconsiderate come un «movimento moderno fabbricatore di streghe». Eppure alle chiese indipendenti bi– sogna riconoscere alcuni meriti.In– nanzitutto, adifferenza delle chiese cristiane storiche (cattoliche e rifor– mate), esse hanno preso sul serio la visione cosmica tradizionale africana e hanno tentato il dia!ogo con la reli– gione cristiana. In secondo luogo, -------------------------------------------------------------------------------------------- 18 ■ MC FEBBRAIO 2007
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