Missioni Consolata - Febbraio 2007

MISSIONI COhJSOl_ATA Una isangoma dello Zululand (Sudafrica) alle prese con una sua cliente. per proteggere la vittima dal male; si indossanoamuleti protettivi per con– trastare il potere degli spiriti maligni. La medicina per rinvigorire la forza vitaleè ricavata da parti del corpo u– mano, peli di animali selvatici, pelle di serpenti. Anche se malattia e cura riguarda– no il corpo umano,esse appartengo– no al regno spirituale.Corpo e spirito costituiscono una sola realtà.Per questo le izangoma, non si limitano a individuare le cause delle malattie e l'eventualemandante,a prescrivere rimedi e medicine,ma cercano di far scaturiredagli antenati un contro– potere che si oppone alle forze di– struttive o previenequelle dei demo– ni vagabondi che spargonomalanni. Scopodell' isangoma è sempre quello di ristabilire pacifiche relazioni tra gli esseri viventi,tra i vivi e il re– gno degli spiriti. li processo per tale pacificazione e i riti usati denotano in lei una discreta esperienza psicologi– ca e sociale. Essa conosce odi e amori interpersonali,conflitti ealleanze tra i gruppi familiari. È stato più volte pro– vato che proprio l'attenzione e inte– resse dell'isangoma verso i suoi pa– zienti, la suacapacità di dipanare la matassa delle relazioni familiari eco– munitarie sono alla base di certe sor– prendenti guarigioni. ■ ■ ■■ ■■ ■ Sopra, padre GiuseppeSesana in una «scuola» di apprendistato per isangoma. A sinistra, «farmacia» di un'isangoma erborista. Il coinvolgimentofisico e mentale del paziente e dei familiari è un'altra chiave di volta della guarigione, in vi– sta dello ristabilimento della pace e dell'armonia che devonoesistere nel paziente stesso,tra individuo,grup– po, ambiente, mondo degli antenati e degli spiriti. I riti stessi hanno una forte compo– nentedi suggestione simbolica e psi– cologica: l'isangoma danza e canta,fa danzare e cantare;va in trance per entrare in comunione con gli spiriti; pazienti e familiari vedono con i loro occhi la malattia che viene «vomita– ta» per la somministrazionedi emeti– c~fumigazioni e bagni nell'acqua lu- strale li proteggono dall'assaltodelle forze ostili; il capro espiatorio, acui viene addossato il castigo per il male, li libera dalla paura. DISAGIODEI CRISTIANI Il culto degli antenati è più di una semplice «ritualizzazione di pietà fi– liale»;è la «via africana» di affrontare e vivere il mistero del male e della sofferenza; il modo con cui gli africa– ni celebrano e comunicano con il mistero del sacro in cui sono immer– si. Si tratta di un rituale diretto a rivi– talizzare le forze naturali e celebrare la nuova vita o assorbire il dolore della dissoluzione della vita. Inoltre, è il riconoscimento rituale dell'esi– stenza di una realtà spirituale, una intensità di potere al di là della vita e delle cose naturali. I cristiani sudafricani non solo ca- MC FEBBRAIO 2007 ■ 11

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