Missioni Consolata - Febbraio 2007
■ SUDAFRICA ■ ■■ ■ ■■ ■■ ventuali disgrazie e malattie è ne– cessario entrare in contatto con le forze primordiali che le causano. Il contatto con gli spiriti ancestrali awiene attraverso il guaritore o di– vinatore che nell'Africa australe si chiama isangoma (plurale izangoma), funzione esercitata in , maggioranza da donne,ma non di raro anche da uomini. Si dice che l'isangoma è chiamata dagli antenati del proprio gruppo cianico e sperimenta tale vocazione attraverso la malattia, autentico se– gnoche essa è posseduta (thwasa) dallo spirito ancestrale e ne diventa ìl ricettacolo. Riconosciuta e accettata tale chia– mata, l'isangoma deve sottoporsi a un lungo tirocinio presso un'altra i– sangoma, per apprendere l'arte del– la divinazione e della guarigione.Al tempo stesso,tale iniziazione intro- Mons. Louis Ndlovu, vescovo di Manzini (Swaziland), offre la libazione agli antenati: un esempio di inculturazione del vangelo nella cultura africana. duce la nuova isangoma a una co– noscenza esoterica, ne fa una perso- _ na separata e le conferisce uno-stato di «sacralità» che incute timore eri– spetto. In quanto unico interprete dei de– sideri degli antenati, l'isangoma ha il potere di fare scaturire da essi la for– za vitale che guarisce. Una volta dia– gnosticata la causa della malattia (quasi sempre attribuita allo scon– tento degli stessi spiriti ancestrali), procede alla prescrizione o cura me– dica, anch'essa suggerita dagli ante– nati. Tali cure includono offerte di sacrifici riparatori o propiziatori, ri– tuali di «fortificazione» contro stre- gonerie e sortilegi, riti di purificazio– ne (esposizione a fumi e vapori, ba– gni in acque lustrali,assunzione di sostante che provocano vomito, in– censature, lavaggi intestinali...) e as– sunzione di medicine vere e proprie. MALATTIA, MEDICINA EGUARIGIONE L'indovino è uno specialista nelle malattieafricane (ukufa kwabantu), che fanno parte della visione africa- na del mondo.La malattia è percepì- ' ta come uno spirito,che puòessere incarnato in una sostanza (come il sejeso/idliso, veleno africano) o rima– nere nella forma di spirito; può esse- re diretto contro altre persone. Sono tanti i mezzi con cui puòes– sere causata una malattia:diretta– mente dagli spiriti,da fattucchieri (gettando il malocchio su un ogget- to della vittima),da stregoni median– te le medicine, da odio e gelosia. In questo caso la persona gelosa può ri– chiedere i servizi del fattucchiere per , causare un malanno. La malattia quindi è nel cuore di un sistema di credenze che comprende da una parte antenati,maghe e stre– goni,e dall'altra sentimenti di odio e gelosia,emanati dal cuore umano.La malattia si dipana nel tessuto di rela– zioni frantumate tra gli stessi viventi o tra i vivi e gli antenati. La malattia a– fricana non è un awenimento acci– dentale, ma è sempre causata da a– genti malvagi,da qualche persona, viva o morta. In una società come quella africa– na,dove le relazioni umane sono for– temente sentite e ricercate, quando capitano eventi sfortunati e inespli– cabili,fioriscono i sospetti. Tale per– cezione della malattia è caratteristica e profondamente impressa nella psi– che africana. Di fronte alla malaria, per esempio, l'africano non si accon- -tenta di sapere che essa è causata dalla zanzara;egli si chiede:chi ha mandato la zanzara per pungermi? Anche la medicina,al pari della malattia,è intesa come un «potere misterioso». Per questo sono offerti sacrifici per placare l'ira degli spiriti ancestrali; si esorcizzano gli spiriti maligni picchiando le loro vittime, oppure vengono scacciati dal corpo con il vomito, bevendo acqua mesco– lata al sale o cenere; si inseriscono medicine sotto la pelle (ukugcoba) ------------------------------------------------------------- ------------------------------ 16 ■ MC FEBBRAIO 2007
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