Missioni Consolata - Febbraio 2007
MISSIONI CONSOLATA ■■ ■■ ■■■ Mons. Buti Tlhagale, arcivescovo di Johannesburg, esamina l'impatto del vangelo nella religione tradizionale nell'Africa Australe. Egli spiega come la conversione al cristianesimo produce un cambiamento di mentalità:Dio è la sorgente ultima della forza vitale e non gli antenati. Ma stregoni e indovini hanno ancora un ruolo guida nella società, per cui poco è cambiato nella vita quotidiana della gente.La trasformazione portata dal cristianesimo non è ancora completa edeve essere portata avanti nel rispetto della cultura della popolazione. N el mondo il cristianesimo è proclamato da quasi 2mila anni;ma in Africa conta poco più di 150anni.Benché l'incontro tra la popolazione indigena e i missio– nari sia stato difficile,anchegli afri– cani hanno recepito il vangelo come messaggiodestinato a «tutto il mondoe a ogni creatura» (Mc 16,15); hanno partecipato all'effu– sionedello Spirito e sperimentato il fuoco della pentecoste. I loro cuori sono stati infiammati dalla parola di Dio,inculcata loro «in tempo e fuori tempo» (1 Tim 4,2);Gesù Cristo è stato proclamato «via,verità e vita», la «vera luce che illumina ogni per– sona» (Gv 1,9),compreso il popolo africano. VERITA LIBERANTE L'annuncio cristiano ha prodotto negli africani un impatto «sowersi- ' vo»:ha sconvolto le nozioni tradizio– nali riguardanti l'origine e il destino umano; soprattutto,ha inciso profondamente sul ruolo chegli an– tenati esercitano nella vita della gente. Il messaggioevangelico, infatti, ri– sponde alleaspirazioni più profon– de del cuore umano, che coincidono con il progettodi Dio,origine e meta finale degli esseri umani.«Conosce– rai la verità e la verità ti farà libero» dice il vangelo (Gv 8,32).Nella rivela– zione cristiana Dio è padre dei vivi e dei morti, per cui gli antenati e gli esseri umani sono tutte suecreatu– re.Di conseguenza Dio solo diventa Ritratto di isangoma con tutti gli ornamenti tipici della sua professione (da un disegno di Barbara Tyrrel). il definitivo punto di riferimento,lui solodeve essere l'oggetto di fedeltà e adorazione, non più gli antenati. Tale verità libera la mente super– stiziosa dalle paure o dalle sugge– stioni provocatedagli «spiriti vaga– bondi».Nel contesto della fede cri– stiana, i vivi non aspirano più a essere puramente incorporati,dopo la morte, nella comunità degli ante– nati,ma vivono fin d'ora nella spe– ranza di essere riuniti con Dio,dal quale hanno ricevuto lo spirito di vi- ta. Inoltre, nasce una nuova consa– pevolezza: cioè,che gli antenati non sono imprigionati in un mondova– gamente definito degli spiriti,ma cheancheessi sono in attesa di es– sere definitivamente redenti. La verità su Dio ha la forza di rifon– dare le relazioni di potere tra i viven– ti e gli antenati.Questi ultimi sono i– nevitabilmente declassati dallosta– to di «quasi idoli».Ai viventi viene offerta la libertà dei figli di Dio:liberi dalla paura del mondo degli antena– ti e degli spiriti maligni, che vaga– bondano per città evillaggi. Tutte queste verità vengono ac– cettate in teoria. La conversione a Cristo produce un cambiamento di mentalità e di percezione della na– tura degli antenati: la loro colloca– zione nell'ordine delle cose non può più essere la stessa. Nella pratica, però, l'accettazione di tali verità sembra aver scalfito superficialmen– te il ruolo, l'influenza e l'impatto de– gli antenati nella vita della gente. li cambiamento non·è stato cosl radi– cale come ci si sarebbe aspettato. Nonostante lachiarezza del mes– saggiocristiano e l'impegno dei missionari,gli «spiriti vagabondi» non sono stati «sfrattati»dal loro piedistallo di «semi-dei» e continua– no ad essere consultati, invocati,te– muti. ANTENATI EIZANGOMA Nella religione tradizionale africa– na, il ruolo degli antenati è legato in generale all'esperienza umana del bene e del male, del benessere e della disgrazia,della salute e della malattia,della vita e della morte.In particolare,tale ruolo riguarda il de– stino dei membri di ciascun gruppo cianico. Gli spiriti ancestrali sono descritti come esseri generalmente ben di– sposti verso i membri del proprio clan; al tempo stesso, però, sonori– tenuti capaci di infliggere sofferen– ze ai vivi: o per puro capriccio,o per punire determinate colpe, o per vendicarsi di essere stati dimentica– ti,essi mandano sui loro discendenti ogni specie di male. Nella visione cosmica africana gli antenati sono la sorgente ultima ·delle forze primordiali:un potere misteriosoche dà la vita o la posso– no distruggere.Per liberarsi da e- -------------------------------------------------------------------------------------------- MC FEBBRAIO 2007 ■ 15
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