Missioni Consolata - Gennaio 2007

MISSIONI CONSOLATA surare se stessi e le proprie capacità, per maturare conferme alla propria identità, comprendere chi si è e cosa si è in grado di fare. Per una condi– zione giovanile, che vive un proces– so di socializzazione molto aperto, ha continuamente bisogno di ridefi– nire se stessa e ottenere rassicura– zioni e certezze. Il pendolo della loro vita oscilla tra rivendicazione della soggettività e desiderio di libertà; in una cultura debole e complessa come la nostra, la soggettività spesso diventa sog– gettivismo,mentre la libertà dege– nera in arbitrio. La capacità dei giovani di proget– tare il futuro è vista in un'ottica limi– tata alle proprie vedute, in funzione di interessi strettamente personali, di autorealizzazione, in una logica che riduce il futuro alla scelta di una professione,alla sistemazione eco– nomica o all'appagamento senti– mentale-emotivo:orizzonti che di : fatto riducono la voglia di libertà e le 1111 11 11 111111 Volontariato: l'altra faccia dei giovani europei. possibilità del soggetto a progetti li– mitati, con l'illusione di essere liberi. Per lo più sono scelte spesso sen– za apertura al mistero e al trascen– dente, con scarsa responsabilità nei confronti della vita propria e altrui, della vita ricevuta in dono e da tra– smettere ad altri.Tali sensibilità e mentalità rischiano di delineare una sorta di «cultura antivocazionale». Nell'Europa culturalmente comples– sa e priva di punti di riferimento, il modello antropologico prevalente sembra essere quello dell'«uomo senza vocazione». FRAMMENTI DI UNRITRATTO Una cultura pluralista e complessa tende a generare nei giovani un'i– dentità incompiuta e debole, con la conseguente indecisione cronica di fronte alla scelta vocazionale. Preca- rietà della vita e futuro occupazio– nale incerto inculcano nei giovani paura per il loro awenire e ansia da– vanti a impegni definitivi. Se da una parte cercano autono– mia e indipendenza ad ogni costo, dall'altra, come rifugio, tendono a essere molto dipendenti dall'am– biente socioculturale.Vivono una «rassegnazione contenuta», descrit– ta come «tipologia dell'abbastanza»: si va abbastanza d'accordo con i lo– ro genitori che concedono loro ab– bastanza libertà; si ha abbastanza voglia di diventare adulti, ma non troppo in fretta. Qualcuno ha definito i giovani una «generazione mongolfiera»,che • galleggia nel tempo senza fretta di atterrare: si assiste a un'estensione smisurata dell'età adolescenziale,al punto che si parla di «società adole– scentrica». Altra caratteristica della condizio– ne giovanile attuale è la frammenta– rietà: l'esperienza di vissuto perso- ---------------------------------------------------------------------------------------------· MC GENNAIO 2007 • 45

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