Missioni Consolata - Gennaio 2007

Il suono dello shofar annuncia lo yom kippur ealtre festività ebraiche. luto dare la bibbia solo a Israele, l'a– vrebbe iniziata con la sua storia e non con la creazione! Noè non era ebreo, eppure è scritto che un uo– mo giusto era nella sua generazio– ne. Non è necessario essere ebrei per essere giusti e degni di entrare in paradiso vicino a Dio benedetto, ma bisogna essere persone rette. l comandamenti che Dio ha dato all'umanità fondano la morale del mondo in cui ci riconosciamo. La morale ebraica viene dalla Torah, perciò èdivina e immutabile. Dio sa dove l'uomo sbaglia, perché l'ha fat– to lui, perciò gli ha posto degli ar– gini. Esiste però anche la morale del mondo contemporaneo che cambia con le esigenze delle generazioni e dei popoli. Se fossimo veramente religiosi, cioè capaci di percepire la santità di Dio in ogni azione e crea– tura vicino a noi, il nostro rapporto con Dio e col prossimo sarebbe to– talmente diverso. La pace sarebbe una conseguenza scontata. Si guardano spesso i punti in co– mune tra le varie religioni, ed è dawero importante. Ma bisogna anche guardare le differenze, co– noscendole si abbattono i pregiu– dizi. Sono la paura e la non cono– scenza che ci fanno fare cose non giuste; quindi bisogna ampliare la conoscenza: è fondamentale. A Milano abbiamo appena fon– dato il Forum delle religioni. Un tra– guardo enorme, con tutti i rappre– sentanti delle religioni: cristiani, ebrei, musulmani, buddisti, scin– toisti. Ma è solo l'inizio di una reci– proca conoscenza, da estendere al– la base e non limitare ai vertici. I l popolo di Israele è chiamato a essere popolo «eletto». Tradu– zione imprecisa. La radice della parola ebraica vuoi dire «capace»... di distinguersi dagli altri popoli per l'osservanza dei precetti divini del– la Torah ed essere d'esempio. Però siamo esseri umani e sba– gliamo. In Israele si dice: la vita non è un pic-nic! Sarebbe bello se lo fosse, invece è spesso soffe– renza. Che fa crescere e capire certe cose. Ci rendiamo conto dell'importanza di un bene o di una persona solo quando le per– diamo. È così anche per la pace: do– vremmo apprezzarla di più quan– do l'abbiamo, quando viviamo in un momento di pace. La pace bi– blica è una pace «completa». In ebraico le parole saluto, essere completi e Gerusalemme hanno la stessa radice, quindi c'è un legame fra di esse. Quando si incontra qualcuno in Israele il saluto, sha– lom, èaugurio di poter essere com- PAOLO FARINELLA, biblista, giornalista escrittore, ben noto ai lettori di Missioni Consolata per la rubrica bi– blica «(osi sta scritto» da lui curata eper altri articoli di attualità, ha grande esperienza dei rapporti fra le tre grandi religioni monoteiste edella realtà socio po– litica nella quale sono inserite per aver vissuto a Gerusalemme dal1998 al2003. • MISSIONI Dio è unico, le religioni sono tan– te, cosa sono ed a cosa servono? La diversità fa anche la qualità, esistono tante vie per anivare a Dio quante sono le persone. < Le religioni sono aspetti della i realtà umana, tradizioni che Dio ha dato. Un racconto descrive le relazioni fra gli uomini, significati- O vo anche per le religioni: «Se tutti stanno sulla tolda della nave non c'è problema; non è cosi se qual- ,.. cuno viene lasciato senz'acqua da ... bere nella stiva. Per liberarsi non si preoccuperà di forare lo scafo, facendo affondare anche chi, sul ponte, si sente sicuro e wole pro– teggere i propri privilegi». ~ScluNrMctt pleto, di non avere nessuna man– canza. Tra gli esseri umani, quando due persone fanno pace, uno dei due ci rimette sempre. Nella bibbia non è così: nello shalom biblico en– trambe sono complete e soddi– sfatte. Quindi l'augurio che biso– gna farsi è quello di arrivare vera– mente a questo. Riuscirei dipende da noi. Dio ha creato il mondo e poi ce l'ha dato, con le qualità per fare o distrugge– re. Il problema è che siamo sulla terra solo di passaggio, ma spesso ce ne dimentichiamo, pensando di essere eterni. Anche per chi vive a lungo la vita vola in un batter d'oc– chio. Non sta a noi finire il lavoro, sta a noi iniziarlo! Il Talmud dice che chi salva una vita salva un mondo intero. È im– portante il contributo individuale: se accendiamo una luce, ciascuno ne accenderà altre e più vicini a Dio saremo, più luce ci sarà! RABBINO DAVID SciUNNACH RABBINO DAVJD SciUNNAOI, nato aRoma si è trasfe– rito in Israele, dove ha frequentato la scuofa rabbinica. Nel 2000 è arrivato aMilano dove opera presso l'Ufficio rabbinico. Attualmente è assistente per il Tribunale rabbinico e per l'Assemblea Rabbinica Italiana. Ha pubblicato articoli etesti di preghiere ed è assistente dell'attuale rabbino capo di Milano, Arbib. ---------------------------------------------------------------------- MC GENNAIO 2007 • 37

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=