Missioni Consolata - Gennaio 2007

DOSSIER IL DIALOGO TRA ESPERTI NON BASTA A ll'islam fanno riferimento 1 miliardo e 200 milioni di per– sone: un quinto della popo– lazione mondiale. lslam deriva da una radice lin– guistica araba che indica sottomis– sione all'unico Dio (in arabo Allah): è il messaggio annunciato da tutti i profeti, da Abramo a Maometto. Al suo tempo (v1 sec. d. C.), la peni– sola arabica era pagana e politeista e la Mecca ne era la capitale. Il Corano, voce di Dio, raccoglie, non cronologicamente, i 24 anni della predicazione di Maometto. Per toni e contenuti, riferendos i a tempi e realtà diverse, le sure mec– cane sono decisamente contrap– poste rispetto alle sure medinesi. Nel primo periodo, predicando la giustizia sociale, Maometto forza– tamente si scontra con la borghe– sia della Mecca, che lo perseguita. Quindi cerca alleati fra la «gente del libro», ebrei e cristiani, che lusinga con versetti del Corano pacifici e tolleranti sulla libertà religiosa. Dopo l'Egira, la migrazione a Me– dina, città del Profeta, da perse– guitato Maometto diventa potente guida politica e militare. Versetti a carattere giuridico e contradditori rispetto ai precedenti rispecchiano la nuova situazione di guerra ed espansione politica. 34 • MC GENNAIO 2007 Poiché per un musulmano è pec– cato non citarlo alla lettera, qual è dunque il vero Corano? Quello spi– rituale o quello che è legge, sharia, e codifica tutte le sfere della vita? Problema di rilievo per gli stretti le– gami fra religione, stato e società nel mondo islamico: realtà ben di– versa da quella del «date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio». P oliticamente, fino al 1924, quando fu abrogato dal turco Kemal Ataturk, l'islam aveva il califfato (il califfo era il successore di Maometto), istituzione corri– spondente al papato per i cattolici. Così oggi, in ogni stato, sono il ISLAM grande mufti o l'ayatollah a ema– nare fatwa giuridiche sulle que– stioni poste dalla modernità: ad esempio, per chiarire se i kamika– ze siano martiri o suicidi (l'islam vie– ta il suicidio). Mancando un'autorità centrale, la loro autorevolezza di– pende dal seguito che raccolgono. Negli ultimi 50 anni, i musulma– ni in Europa sono cresciuti da 800 mila a 19 milioni e pongono nuovi problemi. Se in Occidente un mu– sulmano vede solo i vizi della so– cietà, pretende di imporvi l'islam, nato proprio per riportare l'umanità sulla retta via, dalla quale ebrei e cristiani si erano allontanati. Ecco perché la pace è possibile solo quando le identità sono chiare. Le differenze dottrinali sembra– no sottigliezze, ma non si può sot– tovalutarle. Teologicamente mai Maometto potrà essere un profeta per i cristiani. Lo è invece Gesù per i musulmani, che però non lo cre– dono Figlio di Dio. Recedere da questa posizione sarebbe un tra– dimento, un'apostasia. Poiché un musulmano fa parte della umma, la comunità islamica, il tradimento non riguarda un solo individuo, ma il gruppo e di con– seguenza viene contrastato in mo– do molto forte. Dunque l'Europa è un campo di addestramento alla convivenza. Il dialogo tra esperti, però, non por- Musulmani in preghiera a La Mecca edavanti al duomo di Milano.

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=