Missioni Consolata - Gennaio 2007
Al LETTO~I 1 o gennaio 2007: 40" Giornata Mondiale della Pace LA PERSONA UMANA: CUORE DELLA PACE F u Paolo VI, 40 anni fa, a «lanciare l'idea)) di una «Giornata della pace)), da «celebrarsi alle calende di ogni nuovo anno)) (l o gennaio). Con un messaggio chiamava cristiani e «mondo civile)) a riflettere e impegnarsi nella costruzione di una «pace vera, giusta ed equilibrata, nel riconoscimento sincero dei diritti della persona umana)); una pace che «non è pacifismo, non nasconde una concezione vile e pigra della vita, ma proclama i più alti e universali valori della vita: la verità, la giustizia, la libertà, l'amoren. Anno dopo anno, siamogiunti aIla 40• GiornataMondiale della Pace, che ha come tema: PERSONA UMANA, cuoRE DELLA PACE. «Sono convinto- afferma papa Benedetto xv1 nel suo messaggio per tale celebrazione- che rispettando la persona si promuove la pace, ecostruendo la pace si pongono le premesse per un autenti– co umanesimo integrale. E così che si prepara un futuro sereno per le nuove generazioni)), Tale dignità, continua il papa, è dono di Dio, che ha creato l'uomo a sua immagine e somiglianza {Gen l, 26-27), ed è compito al tempo stesso, che chiama «l'essere umano amaturare se stesso nella capacità d'amore efar progredire il mondo, rinnovandolo nella giustizia enella pace. Con un'efficace sintesi sant~gostino insegna: "Dio, che ci ha creati senza di noi, non ha voluto salvarci senza di noi"n. Dalla consape– volezza di tale trascendenza deriva che «anche la pace è insieme un dono e un compito. La pace, infatti, è una caratteristica dell'agire divino, che si manifesta sia nella creazione di un universo ordinato e armo– nioso come pure nella redenzione dell'umanità bisognosa di essere recuperata dal disordine del peccato... La pace è anche un compito che impegna ciascuno a una risposta personale coerente col piano divinon, poiché nella coscienza della persona umana sono scritte «l'insieme di regole dell'agire individuale e del reciproco rapportarsi delle persone secondo giustizia e solidarietà)), Molti i temi toccati nel documento, in cui si evidenzia la stretta relazione tra la persona umana e la pro– mozione della pace; temi seguiti da relativi richiami edenunce. Prima di tutto il diritto alla vita, in cui vie– ne denunciato «lo scempio che di essa si fa nella nostra società: accanto alle vittime dei conflitti armati, terrorismo e svariate forme di violenza, ci sono le morti silenziose provocate da fame, aborto, sperimen– tazione sugli embrioni ed eutanasia)), A riguardo della libertà religiosa viene lamentato come in molte parti del mondo i cristiani siano perseguitati o dileggiati. Un seconto tema riguarda l'affermazione «dell'uguaglianza di natura di tutte le persone)), denuncian– do «da una parte le disuguaglianze nell'accesso a beni essenziali, come cibo, acqua, casa, salute; dall'al– tra, le persistenti disuguaglianze tra uomo edonna nell'esercizio dei diritti umani fondamentali n. La seconda parte introduce un concetto innovativo: !'«ecologia della pace)), «Chi ha acuore la pace de– ve tenere sempre più presenti le connessioni tra l'ecologia naturale, ossia il rispetto della natura, e l'eco– logia umana su cui organizzare la società)), afferma il papa, facendo riferimento anche al problema del– l'energia edei rifornimenti energetici, con uno sguardo speciale ai paesi in via di sviluppo osottosviluppo. N el2007 ricorre pure il40° anniversario dell'enciclica Populorum progressio, un documento di Paolo VI più attuale che mai. Per questo, lo abbiamo scelto come guida del nostro calendario: <<365 gior– ni con l'enciclica Populorum progressio)), Ogni mese troveremo una delle affermazioni più signifi– cative, che ci stimolano a camminare sulla via della promozione dello <<sviluppo integrale di ogni perso- na, di tutta la persona edi tutti i popoli)), poiché, come afferma un'espressione finale della stessa encicli– ca, con un motto che ha valore: <<Lo sviluppo è il nuovo nome della pacen. <<Se in questi 40 anni l'insegnamento della Populorum progressio, tanto profetico, fosse stato ascoltato, non saremmo nella situazione attuale del mondo)) afferma il cardinal Poupard. Non perdiamo altro tempo. 8ENEDETIO BELLESI MC GENNAIO 2007 • 3
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