Missioni Consolata - Gennaio 2007

HAITI testo e foto di Marco Bello Senza legge: come nelFar West IL PAESE «SUICIDA» Storia di ingerenze straniere e falsi messia. li paese più povero delle Americhe è tornato nell'oblio. Un governo che tarda ad affermarsi e lo strapotere delle bande armate rendono la vita impossibile. Riforme radicali di polizia, sistema giudiziario e rinnovo della classe politica sono necessari. Così come veri programmi di sviluppo. Mentre un popolo tradito da tutti continua la sua lenta discesa nel baratro. H aiti: un paese «suicida».Così gli esperti di cooperazione in– ternazionale classificano il pic– colo stato caraibico.«Quello che si può tentare, con gli aiuti, è frenarne la lenta inesorabile discesa» confida un esperto.Uno «stato in fallimento» secondo altri osservatori stranieri, forse perché mancanoalcuni degli elementi stessi costitutivi di uno sta– to. Piccolo (poco più grande del Pie– monte),ma sovraffollato (quasi 300 abitanti al km quadrato) e con una storia particolarmente stravagante. È qui che Cristoforo Colombo appro– da nel suo primo viaggio verso le In– die evi crea l'avamposto europeo nelle Americhe. L'intera isola diventa spagnola e i conquistatori ne massa– crano gli indigeni nativi. Nel1697 la parte occidentale è ceduta alla Francia,che vi instaura il suo sistema coloniale di sfruttamento.Vi importa • centinaia di migliaia di africani, in ca– tene. Haiti diventa il più importante produttore di zucchero per il mondo «civilizzato» di allora. In una notte di agosto del1791, con una cerimonia segreta sulle monta– gne, il sacerdote vudù Boukman sca– tena l'impressionante rivolta degli schiavi, che sarà guidata dal capo carismaticoToussaint Louverture. Cité Soleil, la più grande e pericolosa bidonville della capitale Port-au-Prince.

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=