: REMOLINO (COLOMBIA) I ' ' SPERANZA NUOVA S ono a Remolino, nel cuore della foresta amazzonica, a 4 1 ore di motoscafo da Cartage- : na del Chaira, dove ho lavorato fino : a maggio 2006, Sono parroco per : la prima volta e condivido questa : esperienza con il fondatore della t parrocchia: padre Giacinto Franzoi. : Il paese è stato fondato nel 1977 e : fa parte del comune di Cartagena : del Chaira. Negli anni 1983-84 ebbe una grande espansione~ gli : abitanti della regione passarono da ! 5 mila a 10 mila. Aquel tempo, in , tutta la Colombia dire «Remolino». : significava evocare un mito di ric1 chezza e potere. La foresta era un laboratorio per la produzione della ' coca. Benzina, cemento, soda caustica e altri adcli per il tra1tamento : dell'alcaloide viaggiavano a tonne!- : late sul fiume Caguan, con la com- : piacenza dei militari, che intascava- : no una parte di guadagno. I soldi arrivavano a palate. Le case della foresta si riempivano di tutti i comfort della società moderna. Ogni fine settimana arrivava l'aereo , del compratore di coca e la festa , iniziava per tutti: prostituzione, gio- ' chi d'azzardo, alcool... e birra che scorreva a fiumi, dilapidando in una notte buona parte del guadagno. Tutto questo non poteva durare. ! Sotto le pressioni internazionali del1 la lotta al narcotraffico e dopo la ; cattura delle teste di serie del famoso «cartello.di Medellin», nel luglio 1988 l'esercite colombiano sferro unà g~nde operazione per defo, terra e acqua: in due giorni occuparono itre paesi chiave, tra cui Remolino, lungo il fiume Caguan, per controllare il territorio ormai diventi,fto <l.erra di nessuno». Akune granate lanciate dagli elicotteri fecero saltare accampamenti e-laboratori con i rispettivr campi di coca. Nessuno saprà mai il bilancio di questa operazione di «riscatto nazionale». Il silenzio della foresta, l'acqua melmosa deì fiumi, le fosse comuni non tasciano tracce. Gli abitanti degli angoli di felicità proibiti consumarono le ultirne risorse del precedente mercato, quindi cominciò la fame e to spopolamento della regrone, La gente rimasta ha ripreso la vera colonizzazione del territorio, adattandosi a vivere sotto due padroni: guerriglieri e forze militari govel'flative. I n quest"? contesto, nel ~987, vi~- rte nominato parroco dt Remohno padre Giacinto Franzoi, che avvia vari progetti, di cui ìl più conosciuto è «No alla coca·sì al cacao.». Le coltivazioni alternative di cacao e caucciù prendono piede; la gente si entusiasma; ma quando ritorna il boòm della co.ea, molti ricominciano a coltivarla. Nel 1996 riprende un'altra ondata di repressione, mediante le «fumigazioni~: le coltivazioni di coca vengono irrorate con pesticidi !andati dagfi aerei. Bruciano pure le coltivazioni alternativè e di sussistenza. Arriviamo al 2002. Il neo-eletto presidente Uribe ·lancia il ~Piano Colombia»: per farla fìnita con guerriglia e coca, occupa con l'esercito i territori dove si annidano i guerriglieri e si coltiva la coca. Remolino e altri paesini sul fiume Caguan si spopolano dì nuovo. Molti finiscono a Cartagena del Chaira, akuni tornano da dove sono venuti, altri vanno in altre zone della Colombia o in luoghi dove è possibile coltivare la coca. Oggi Remolino è ridotto a 1.000 abitanti, quelli che vogliono vivere ·onestamente.; così i vari progetti della parrocchia decollano e prendono forza. Il primo grande progf;ttO «No alla coca sì al cacao» sta dando buoni risultati. Icontadini che hanno mantenuto le piante, oggi raccolgono i frutti «legali»: una piccola fabbrica trasforma- il cacao in cioccolato per il mercato nazionale. Grazie a coloro che lo banno seguito, padre Giacinto ha vinto il d>remio per l:a pace»a livello nazionale e questo gli dà la possibilità di far conoscere il prodotto e allargare il mercato, a tutto vantaggio della gente, che sta ancora soffrendo. Inoltre, in questi 20 anni padre Giacinto ha dato alla parrocchia una bella chiesa, casa canonica, centro pastorale per la formazione di animatorì e ha portato avanti altri progetti di aiuto economico, çome microcrediti in soldi e bestiame. 1 119 agosto scorso è stata inaugurata !',A/dea juveni/ EmauS11, un collegio-fattoria per alloggiare i giovani dei villaggi lontani che desiderano frequentare le scuole superiori del paese. la nuova struttura sorge a due chilometri dal paese (una distanza non eccessiva per i figli di ca_mpesinos) ed è.destinata ad essere sfruttata in molti campi: allevamento del bestiame, piscicoltura, coltivazione di alberi da frutta amazzonica e di legno pregiato e, naturalmente di cacao e caucciù. In questo modo i giovani impara.no un lavoro nell'area agroproduttiva e si pagano gli studi. Angelo Casadei A/dea juvenllEmaus. --•-- --- ----~-- ___ .,. __ -••--w__., .. _.., -~ __ ..,. _____ .,..,._., -- _., _____ .,..,_,.. _____, 70 ■ MC DICEMBRE ...C06
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=