Missioni Consolata - Dicembre 2006

antidroga di Larache risulta però quantomeno ambigua, se si pensa che nella dirimpettaia regione di Chefchaouen, peraltro la zona di produzione del kif per antonomasia, si continua a coltivare cannabis senza troppe preoccupazioni. Secondo l'Unodc, Larache fornisce solo il 12% del kif marocchino, contro il 6296 di Chefchaouen. Inoltre, la qualità è quasi sempre nettamente inferiore e per questo il kif di Larache entra in scena solo quando i coltivatori di Chef· chaouen e del resto delle montagne del Rifnon riescono a far fronte da soli alle richieste del mercato interno e internazionale. Secondo le autorità marocchine, però, la hamla di Larache è una campagna preliminare, alla quale ne seguiranno molte altre. La scel - ta di cominciare da qui nascerebbe dal fatto che la coltivazione di cannabis è stata introdotta più recentemente e haavuto meno tempo per radicarsi, «anche se è noto a tutti - aggiunge un militante di un'associa:tlone anti-hamla -che in queste zone ci venivano i Rolling Stones negli anni '60, perché c'-erano grandi musicisti e erba avolontà». Il problema è che sono milioni le persone che vivono di questo tipo di coltivazioni e nes0sun paese al mondo può permettersi di togliere il ravoro a così tanti cittadinì. Qualunque sìa la fonte di reddito. A una manciata di chilometri da Larache, infatti , nella zona di Chefchaouen, il commercio del fumo continua fiorente e i clienti europei non mancano. «Ho pakistano, cioccolato e caramello · dice uno dei tanti che cercano di piazzare i loro prodotti in giro per la città di Ketama, vero e proprio cuore pulsànte del narcotraffico •. Se non fumi non è un problema; tanti italiani comprano un po' di hashish per rivenderlo una volta tornati a casa e rientrare delle spese della vacanza». Non bisogna aspettare molto perché qualche capetto della malavita locale si awicini per proporre un affare. «Questi - affermaJean, un francese che viene in vacanza nel Rif da una ventina d'anni - è uno di quellr che non coltivano. Vendono e basta, come si vede dalle macchine di lusso con cui vanno in giro. Non stanno certamente in campagna a zappare la terra». Quelli che stanno nei campi a curare le pianre di kif. i coltivatori veri e propri, sono lontani anni luce dai giochi di potere e dalle partnership tra lo staJo marocchìno e le Nazioni Unite. Lavorano la terra esattamente come se stessero coltivando patate, barbabietole o po· modori, come Youssef, che con il kif mantiene la sua famiglia. Non ha I fuoristrada di lusso dei trafficanti , ma una vecchia auto e, con i guadagni dello scorso raccolto, ha fatto piastrellare la sua veranda e montare i sanitari nel bagno. Youssef fa questo lavoro da 30 anni; suo padre lo faceva prima di lui e i suoì figli stanno imparando il mestiere. Quando parla di tossicodipendenza si riferi sce alla sua ossessione per il caffè, che ha im· parato ad apprezzate grazie ad alcuni amici italiani che gl i hanno regalato una moka. Non parla né di hashish né di marijuana. Qui fumano tutti nella pipa tradizionale, la sebsa. Sebbene la hamla non sia arri - vata fin qui, le cose stanno cambiando anche per i coltivatori come Youssef. La continua richiesta di droga da parte del giovani euSopra,dwerse qualitàd; hashish. Asinistra,piantedi marijuanamesse adessiccare. ropei ha fatto espandere il mercato e i trafficanti si sono fatti più aggressivi e meglio organizzati. In· somma, sempre più malavitosi con la macchina di lusso che hanno altre priorità e altri metodi rispetto ai contadini. Non solo. Da un palo di anni a questa parte i trafficanti usano gli stessi canali dell'hashish per distribuire la cocaina: nel porto di Agadir o inMauritania, infatti, i due prodotti si incontrano e viaggiano insieme attraverso laGalizia per invadere iJ mercato europeo. Ela polvere bianca ha fatto il suo ingresso anche in Marocco, dove ha cominciato a diffondersi tra i giovani che, stando alle analisi dei sociologi marocchihi, sono sempre meno inclini a rispettare il divieto coracflico di assumere alcol e droghe. ■ · -------------------~--------------------------------~-----------------J MC DICEMBRE 2006 ■ 45

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