MISSIONI CONSOLATA ■■ ■■ ■■ ■ -------------------------- ---------------------------------------------- ------------------------------------ 11-16AGOSTO Partenza per gli esercizi.Raggiungiamo un campo di gher, tipiche tende mongole. La sera siamo introdotti al tema del ritiro: la «Missione»; tema che nei giorni seguenti viene approfondito nei suoi vari aspetti bi - blici e teologici.Anche se il ritiro sembra quasi un corsodi rinnovamento eaggiornamento sulla missione, troviamo molti spunti spirituali per approfondire il nostro incontro con Dioe per riaffermare il nostro «si»a Lui ealla missione. In questo ci aiuta molto anche la contemplazione della meravigliosa natura circostante, tipica del paesaggiomongolo:grandi spazi vuoti di steppe erbose,animali in libertà (cavalli, pecore,mucche e i famosi yak), montagne, cielo azzurrissimo, tramonti dorati enotti stellate:tutte meraviglie che In Corea non siamo abituati avedere. Alla fine del ritiro,giochiamo una partita di calcio,Mongolia contro Corea:vince laMongolia per 3 a 2; ci consoliamo con una cavalcata per la prateria circostante. 17AGOSTO Ritorniamo nella capitale evisitiamo il vescovo filippino mons.WenceslaoPadilla,che ci accoglie molto familiarmente.Ci racconta la sua esperienza missionaria e quella della giovane chiesa mongola: 345 cattolici, più di 100 catecumeni, 3parrocchie, 5 cappelle etante attività di carattere sociale e caritativo. Nella visita al Museo di storia naturale, possiamo ammirare molti scheletri di dinosauri, provenienti dal deserto del Gobi,dove tali fossili sono ancora abbondanti ea cielo aperto. La sera assistiamo a uno spettacolo di musica edanze tradiziona- ' li, che sono molto più «vivaci»delle danze coreane.Un'altra sorpresa: nel teatro incontriamo tre bergamaschi, arrivati in Mongolia con laTransiberiana. 18AGOSTO Al mattino partiamo in direzione sudovest, per raggiungere Arvaikheer, una località dove i nostri padri e suore,verso la fine di settembre, apriranno la loro missione.Purtroppo le nostre consorelle non possono prendere parte aquestoviaggio. Appena usciti dalla capitale, ci troviamo immersi nelle grandi steppe disabitate.Pochissimi I centri abitati; quelli usati dai soldati russi ora sono totalmente abbandonati.Qua e là una gher, cavalli, pecore e caprea migliaia.Ci fermiamo a contemplare una zona dove l'aridità del clima ha creato una fascia di dune sabbiose. Proseguiamo.La nostra prima tappa è la città di Kharkhorim (Kharakhorum),antica capitale dell'imperomongolo per circa 40 anni, poi abbandonata equindi distrutta dai soldati mancesi. Dell'antica capitale rimangono solo il grande complesso di muraglie e tre templi del monastero Erdene Zuu (cento tesori), la cui costruzione ebbe inizio nel 1586efu completata solo 300 anni più tardì. La storia racconta cheanche questo monastero subl la stessa sorte della capitale:fu più volte sacchegglato,finchéfu distrutto dagli stalinisti, uccidendo un numero Imprecisato di monaci e risparmiando solo tre templi. La sera ci fermiamo adormire in un campo turistico di gher vicino l'antica capitale. 19AGOSTO Al mattino,visita al monumento dedicatoaChenggis Khaan.Quindi ---------------------------------------------------------------------------------------------- MC DICEMBRE 2006 ■ 11
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