Missioni Consolata - Settembre 2006

di Silvana Bottignole CALCIO: METAFORA DELLA VITA Il nostro portiere cercava di trattenere i bianchi che volevano sbranare l'arbitro, e quel Sancocho ebbe la pessima idea di citare Frantz Fanon, il pensatore anticolonialista che a quell'epoca spopolava... Avete sentito, signori, uno spudorato ha osato citare Fanon... E chi avrebbe citato se avessi dato un rigore alla razza bianca? Althusser? Mao? Lo stesso Marx? La guerra imperiale si porta avanti con modi da cavaliere e colpi da animale... 11calcio è soltanto un gioco? Certamente è un gioco e un gran bel gioco di squadra, quando i retroscena non l'offuscano con intrighi e imbrogli. Un attento osservatore può, però, scorgere in una o più partite di calcio le avventure della vita. Lo dimostra molto bene lo scrittore argentino Osvaldo Soriano, nato a Mar del Plata nel 1943 e prematuramente scomparso a Buenos Aires nel 199Z «Mi ricordo i tempi in cui abbiamo cominciato a rotolare insieme, la palla e io. È stato su un prato a Rfo Cuarto de C6rdoba che ho scoperto la mia vocazione da attaccante» scrive Soriano, maglia numero 9 , soprannominato e/ gordo (il grasso). Purtroppo, però, «mi sono rotto il ginocchio contro il Centenario, a Neuquén»prosegue lo scrittore argentino, promettente centroavanti e costretto a divenire un cronista sportivo dai tratti originali. Nel 1971 è redattore del quotidiano La Opini6n, ma, nel 1976 a causa del colpo di stato, è costretto ad abbandonare l'Argentina, per vivere prima in Belgio e poi a Parigi . Rientrerà in Argentina nel 1984, ormai giornalista affermato e conosciuto anche in Italia per i suoi romanzi tradotti in 12 lingue come: « Triste, solitario y finab, (1973), «Mai più pene, né oblio» (1979 , soggetto di un film del regista Héctor Olivera, vince l'Orso d 'argento al Festival di Berlino), «Quartieri d'inverno» (1981 ). Con l'ironia condita da humour, che caratterizza tutti i suoi scritti, Soriano si descrive così: «Non amo lavorare troppo, né correre per i corridoi di uno stadio, né forse capisco di sport quanto l' incarico richiederebbe. Ma so inventare storie bellissime». Le sue storie sono, infatti, così belle che hanno entusiasmato tutto il mondo. Lo scrittore argentino riesce con leggerezza e realismo a produrre una rara miscela di esperienze realmente vissute, condite con massime di scrittori amati o a mala pena digeriti, e inserite in eventi storici dai risvol62 ■ MC SETTEMBRE 2006 Osvaldo Soriano, FUTBOL, storie di calcio ti drammatici e farseschi del xx secolo, senza scordare di citare scene e citazioni dei suoi amatissimi film. Insomma, leggendo e ridendo per strabilianti acrobazie, molto spesso inserite in fantasmagoriche partite di calcio, si scoprono realtà sconosciute o fatti notissimi si rivelano in una nuova prospettiva di luci e di ombre.

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