Missioni Consolata - Settembre 2006

torno ad esse milioni di contadini lottano per la sopravvivenza; posso capire che l'imposizione del burqa sia, di fatto, coercitiva solo per le donne di Kabul e posso anche condividere la censura televisiva in una società tradizionalista come la vostra. Ma non credete che tutto questo leda la vostra posizione agli occhi del mondo proprio nel momento in cui avete bisogno del suo sostegno? Noi abbiamo i nostri principi e intendiamo rispettarli. Se questo è un peccato agli occhi del mondo, ebbene, siamo pronti a subirne le conseguenze qui in terra per raccogliere i frutti nel paradiso di Allah. Voi occidentali ci considerate pazzi, lo sappiamo bene; ma noi seguiamo solo ciò che dice il Corano. Noi consideriamo decadente il vostro sistema di vita, eppure non interferiamo sulle vostre decisioni. Solo perché non ne avete la possibilità. Probabilmente ha ragione. Nel mondo condividete la fede con un miliardo di musulmani, eppure solo tre stati, per un totale di 140150 milioni di islamici riconosce il vostro governo. Le chiedo: gli altri 800-900 milioni di correligionari sono tutti corrotti? Lei mischia la fede con il governo di pochi uomini. Non tiene conto degli interessi economici, delle strategie geografiche, delle alleanze militari e politiche. Un altro punto a vostro sfavore è l'ospitalità che concedete a Osama bin Laden. Osama è già stato processato da una corte islamica che non ha trovato alcuna prova a suo carico. Nel caso trovassimo prove convincenti che lo condannino, siamo pronti a consegnare Osama bin Laden a un tribunale che comprenda membri graditi anche all'Occidente. Perché non accettate di formare un governo di coalizione con l'Alleanza del Nord? Non è vero che non accettiamo. Vogliamo solo sapere quali sono le loro condizioni e su quali parametri si basa la discussione. A queste semplici domande Massud e Rabbani non hanno mai risposto. Nel mondo siete conosciuti più per le vostre leggi contro le donne che per la vostra reale politica interna. Non abbiamo mai emanato leggi contro le donne. Beh, il divieto di lavorare, studiare, circolare liberamente per le strade. Come le chiama queste? Tradizioni. Deve capire che l'Afghanistan è un paese che cammina molto lentamente. Cambiare radicalmente le tradizioni significa sconvolgere completamente la società e perderne il controllo. Quindi non esiste libertà di scelta per la donna afghana. Volente o nolente deve rimanere dietro quel burqa che la estranea dalla società? Vede, voi siete abituati a utilizzare le donne come bei fronzoli che allietano la vostra vita. Per noi invece la donna deve essere parte integrante della società e cuore della famiglia. Inoltre non è vero che la donna afghana è emarginata: chieda allo Sca (Swedish Committee for Afghanistan) quanta è la percentuale di donne che frequenta le scuole nel paese. Non voglio dirglielo io, lo chieda allo Sca. Vada all'Università di Kabul. In alcune facoltà, come quella di medici - na, la percentuale di donne iscritte supera quella dei maschi. Quale soluzione quindi per l'Afghanistan? Jihad. COSÌ PARLÒ MASSUD Comandante Massud, 20 anni di conflitti hanno dimostrato che non può esserci una soluzione militare al problema afghano. Cosa propone la sua coalizione? Un governo ad interim che, in un lasso di tempo tra i 6 e i 18 mesi, disegni una nuova Costituzione che garantisca una rappresentanza di tutti i gruppi etnici afghani nel governo e elezioni generali democratiche con la formazione di partiti politici. C'è una personalità afghana che potrebbe divenire un leader del paese accettato da tutte le fazioni in lotta? Non vedo una specifica persona che possa godere della fiducia del popolo afghano. E credo che sia molto più importante avere dei principi che una persona. Più che un leader, all'Afghanistan servono ■ MISSIONI idee, principi su cui basare il futuro stato. I taleban hanno recentemente annunciato che conquisteranno tutto l'Afghanistan entro la fine dell'anno. Quale è la sua previsione? Non credo che ciò corrisponda alla verità che sta sul campo. Abbiamo già detto in passato e lo ri - badisco ora che non c'è soluzione militare per l'Afghanistan. U na delle caratteristiche che stupiscono riguardo i talebsn è la giovanissima età dei suoi leaders e la scarsa reperibilità di biografie. Del capo supremo del movimento, il mullah Muhammad Omar, non è sicura neppure la provincia natale: alcune fonti riconducono la nascita da una povera famiglia di contadini nella provincia di Uruzgan nel 1962, mentre altre affermano che sia venuto alla luce nella provincia di Kandahar. Di lui non esistono fotografie ufficiali. Avrebbe iniziato la carriera religiosa nelle madrase di Guetta, in Pakistan per poi unirsi all' Hsrskst-i-lnqilsb-i-lslsmi di Mohammad Nabi Mohammadi per combattere i sovietici. Durante questa fase Muhammad • Omar avrebbe raggiunto il grado ~ di vice comandante militare, gua- Q degnandosi la stima dei suoi commilitoni, perdendo un occhio du- :;!i rante un combattimento e rima- i nendo ferito altre quattro volte. Secondo le fonti ufficiali sarebbe " stato lo stesso profeta Muhammad a investirlo del compito di ri- O portare la pace in Afghanistan, combattendo la triade govemati- = vadiRabbantMassud-Hekmatya~ • Più prosaicamente i ts/ebsn sarebbero nati grazie agli aiuti dei Servizi segreti pakistani e degli Stati Uniti, ai quali ben presto sarebbe sfuggito il controllo del movimento. L'investitura ufficiale di Omar come leader supremo religioso e politico avvenne con l'apposizione dell'appellativo smiN.Jl-momineen (comandante della fede), da parte di un convegno a cui parteciparono 1.500 mullah. Molti teologi islamici negano, però, la validità stessa del termine mullah nei confronti di Omar. Secondo la tradizione islamica, infatti, solo chi ha compiuto un ciclo di studi di 12 anni presso le scuole islamiche può fregiarsi di tale titolo. ---------------------------------------------------------------------- MC SETTEMBRE 2006 ■ 39

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