MISSIONI CONSOLATA miglie e i loro capi tradizionali. Sono popoli nomadi,che ieri si spostavano con i cammelli e oggi vogliono continuare a farlo con le 4x4 e il telefono satellitare. Abituati a un ambiente estremo, spesso sono armati, e il loro stile di vita è molto diverso da quello dei neri, che utilizzano anche come servi. Nel nord del Mali le famiglie del1' Azawad iniziarono nel 1990 la ribellione armata che vide una tregua negoziata nel 1992, con la mediazione dell'Algeria. La vera fine della guerra fu sancita aTimbuctù, mitica città nel deserto, nel marzo 1996, dalla cerimonia della «fiamma della pace», quando l'arsenale ribelle fu bruciato. Integrazione delle milizie nell'esercito regolare, maggiore autonomia per le regioni del nord e, soprattutto, investimenti per lo sviluppo sono i principali contenuti dell'accordo. Ma nel 2000 il capo tuareg Ibrahim Ag Bahanga non è soddisfatto. Secondo lui gli impegni dello stato non sono stati onorati,diserta e si dà alla macchia.Attacca una postazione dell'esercito e fa ostaggi. L'ambasciatore d'Algeria media e ottiene soddisfazioni delle rivendicazioni del capo, anche molto personalistiche (come lo statuto di comune per il suo villaggio natale). MILITARE EDEMOCRATICO Amadou Toumani Touré, è presidente della repubblica dal maggio 2002, quando fu eletto democraticamente. Da allora, il suo governo non ha una vera opposizione, in quanto tutti i maggiori partiti lo hanno sostenuto. Att aveva già preso il potere con un colpo di stato militare nel 1991, per mettere fine alla dittatura di MoussaTraoré, durata, sotto forme diverse, dal 1968. Si apprestò a preparare una transizione civile,e un anno dopo fu eletto Alpha Oumar Konaré (attuale presidente della commissione dell'Unione africana), che ottenne poi un secondo mandato. Alpha appoggiò la candidatura di Att nel 2002. Un tale panorama politico vedrà una facile rielezione di Att a maggio 2007, anche se questi non si è ancora candidato ufficialmente. Il presidente, conosce bene la «questione» tuareg: nel '90 comandava A sinistra: tuareg a dorso di dromedario. Tuttavia i capi di oggi prediligono i fuoristrada 4x4. ■■ ■■ ■■■ Il rito del tè in Mali èun importante momento di socializzazione, che accomuna genti diverse. proprio le truppe nel nord. Ora Fagaga accusa il governo di non aver rispettato i patti. Soprattutto quelli sull'investimento allo sviluppo. «Di fatto il nord è considerato la zona più depressa del paese - ci racconta Marco Alban,rappresentante di una Ong italiana che da anni è presente in Mali - e il governo invita tutti i grandi finanziatori a intervenirvi. Le più grosse Ong, come Oxfam, Medici senza frontiere,e agenzie dell'Onu,come il Programma alimentaremondiale, hanno progetti in queste regioni». Ma,continua,«resta comunque difficile avere un buon impatto sulle condizioni di vita a causa della vastità del territorio e della dispersione della popolazione, e ancora più complicato è misurarlo se si volesse fare una valutazione. Sono, inoltre, in corso di elaborazione studi che probabilmente ridisegneranno la mappa della povertà nazionale e indicheranno altre zone come prioritarie per i progetti di lotta contro la povertà». MC SETTEMBRE 2006 ■ 23
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=