I I ■ TOGO : Natale nella missione di Fiata • (Anfoin): da destra, Claudia Caramanti, autrice di questo articolo, le suore Luciana, Adolfa, Natalina e una visitatrice. Lasciamo la capitale attraversando un vasto mercato; poi superiamo il porto, con lunghe file di containers. Lo hanno venduto astranieri; di stranieri sono i capannoni industriali che stanno sorgendo lungo la strada costiera. Olandesi, francesi, anche italiani, ma i più ricchi sono i libanesi,da , sempre presenti in Africa occidentale.Pare siano anche molto arroganti; ma da sempre sono loro a prowedere agli approwigionamenti in questi paesi disastrati. La missione è immersa in un giardino bellissimo di fiori e frutta.Vengo accolta dalla superiora della pie- ' cola comunità,suor Natalina,che è infermiera e responsabile del dispensario. Con lei farò le prime visite e ascolterò i consigli utili per il viaggio che da qui mi porterà nel nord. VENTO L'harmattan è un vento carico di polvere,che sfuma i contorni delle cose e rende il sole pallido. Dopo tre mesi di siccità, questo vento sta prosciugando la terra.Solo la manioca resiste. Le folate dovrebbero portare sollievo dall'afa,ma mi rendo conto che il sudore continua a bagnare la camicia,anche se resto immobile. Il viaggio è duro, su strade polverose, attraverso villaggi dove la vita degli Suor Luciana esamina la carrozze/la di una ragazza disabile. 18 ■ MC SETTEMBRE 2006 ■■ ■ ■■ ■■■ abitanti è rimasta a livelli primordiali. Prima di partire sapevo che avrei visitato l'Africa dell'animismo e che la popolazione, pur aderendo ormai al cristianesimo o all'islam, non ha abbandonato il credo degli antenati. L'idea del sacro insito in ogni cosa, albero, roccia, fiume, mi affascina. Così percorro queste strade cercando di coglierne gli aspetti. Quassù nel nord non riesco a dormire; qualcosa di profondo mi turba: il paesaggio è arido, punteggiato da grandi alberi e denuncia uno sfruttamento antico delle foreste. La pastorizia è ancora praticata dai peul, gente fiera e bella, venuta da lontano, che vive spostandosi continuamente alla ricerca di nuovi pascoli. Poi i tatasumba, con i loro castelli d'argilla,che cercano di uscire dalla loro arretratezza. Ovunque sono presenti i feticci e i feticheurs, uomini dai poteri magici, che sovrintendono la vita delle comunità. Incontro anche alcuni giovani che vanno a scuola e, specialmente le ragazze, che desiderano un'altra vita. MISSIONE Ritorno nella missione di Anfoin e comincio a capire. «Noi suore abbiamo imparato molto da un'anziana donna,ora defunta - mi dice suor Natalina-. I suoi insegnamenti saggi, di grande rispetto per la vita, hanno influenzato e segnato la vita della famiglia e della comunità. Era animista, ma era una santa donna». Questi sono paesi di grandi,antiche civiltà, che a contatto con gli europei hanno subito lo scardinamento sociale.C'era una forma di governo che si fondava sulla scelta della persona più idonea, fatta dal consiglio dei saggi.Gli inglesi hanno imposto un loro uomo di fiducia,che facesse i loro interessi, inviso alla popolazione, ma scelto tra gli abitanti. I francesi, invece, hanno governato direttamente i territori, sfruttandoli senza scrupoli.Anche oggi lo fanno, tramite i corrotti capi di stato che sostengono, anche con le armi. La mattina padre Cornelio celebra la messa.Alto, pelle scurissima, le sue poche parole di commento al vangelo mi commuovono.Poi incomincia la giornata di lavoro. Suor Luciana è una marchigiana energica e positiva,arrivata in Benin tanti anni fa,dopo una lunga esperienza missionaria in Brasile.Suor
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